Un amico si è fatto il COVID ma adesso è tornato negativo. Scambio di messaggi con WhatsApp con inevitabili osservazioni da parte mia, tipo “allora la terapia GVC Grosso Vibratore Caldissimo funziona davvero“oppure “entro pochi mesi il pene ti diventa nero e poi cade“. E’ una persona molto riservata e credo sia stato abbastanza male, ma non me lo ha detto perchè è fatto così. Lui mi ha mandato una sua foto in piena malattia dove a parte la sua inconfondibile espressione sardonica con un velo di ironia molto inglese, sembra davvero malpreso. Io gli ho mandato una mia foto dove con molta fantasia potrei sembrare un contadino dell’Alabama, “a real redneck from Genova“.
Alle mie spalle un Acero Platanoide che sta assumendoo la propria livrea autunnale.
Il Cons. Bio, durante le sue escursioni mattutine sopra casa, ogni tanto scatta foto che distribuisce su una chat di petomani alla quale sono iscritto anch’io. Forse questo è un dettaglio che non dovrei raccontare ma, ehi, siamo tutti fatti di carne ossa e fagioli. Questa magnifica foto è sua e non vanto alcun diritto di autore che resta del Cons. Bio.
“I fully understand that some of you want a nominee who is more progressive. For others the idea of voting for a Democrat of any kind may be a hurdle. Now I have another confession to make. Biden wasn’t my first choice when the primaries started. But I know what is at stake, and Joe Biden will be everyone’s president if elected. If you are planning to cast a symbolic vote or abstain from voting altogether, please reconsider. It is more important than ever to avoid complacency. This election is far from over, and if 2020 has taught us anything, it’s that anything can happen.”
Questo è un breve estratto di una intervista rilasciata il 15 Ottobre 2020 da Caroline Rose Giuliani al giornale Vanity Fair. Suo padre, ex sindaco di new York, è diventato consigliere di Trump. Le righe sopra sono espressamente riferite alle primarie americane dello scorso Giugno e le elezioni del 3 Novembre. Sono abbastanza universali, bisogna votare e basta.
“… corruption starts with “yes-men” and women, the cronies who create an echo chamber of lies and subservience to maintain their proximity to power.”
Questa frase, riferita a Trump, si applica invece davvero ovunque, anche in Italia, anche a Genova dove la pratica di baciare rumorosamente il culo delle nostre mediocri amministrazioni è stata ragion di vita di intellettuali, imprenditori, nobilotti della “genova-bene”, gente di spettacolo. Per mantenere la propria vicinanza al potere.
Quattro giorni di fila a Genova. Perchè bene o male si deve rientrare ed il programma prevede di limitarsi a passare a Basaluzzo solo dei fine settimana che includono parte del Venerdì. Dopo oltre 4 mesi di sfollamento, mi sono improvvisamente mancati gli alberi, la Pozzanghera, poterci camminare intorno senza mascherina. Il silenzio, l’aria pulita. Non pensavo, ma il rientro a Genova è stato tutto fuorchè piacevole. Mi sono sentito svuotato, terminato. Si daccordo, non mi devo assolutamente lamentare. Dico così per dire.
Non è tanto Genova, e non direi neppure i genovesi (oddio… almeno in parte), piuttosto penso sia la “gente” in senso lato oltre che concreto. Cerco di non vederla ma poi vengo anche assalito dalla puzza del traffico e dal fastidio che mi provoca una larga fetta degli auto-motociclisti. Ho già espresso perplessità sulla crescita emotiva di quelli che in moto per moda o chissà quale altra ragione tengono uno o due piedi fuori dalle pedane come se fossero Valentino Rossi o un crossista in circuito. Non riesco a non irritarmi quando ne vedo uno e ce ne sono innumeravoli. Si va bene, ma perchè dovrebbe tangermi se uno guida la moto così ? Nulla, eppure non riesco a non vederli e provare il desiderio di affiancarmi e dir loro le peggio cose. Ieri uno scooterista mi ha superato schivandomi ad una velocità che sembrava fosse inseguito da un Velociraptor. Ma dove cazzo andavi così di fretta ? Ed i pedoni senza mascherina che incroci sui marciapiedi ? Ma siete stupidi o vi sentite migliori di me che la indosso sempre ?
Insomma, dopo essere stato per mesi in isolamento salta fuori il lato più autolesionista di me, ossia io da solo sto sostanzialmente bene. Autlesionista perchè uno più invecchia e più dovrebbe trovare conforto dalla presenza di amici, che poi sono indispensabili proprio negli anni che precedono la morte, in più non abbiamo figli e non credo si possa pretendere più di qualche saltuaria presenza dei nipoti. Miriam invece vuole eccome gli amici ed è lei che gestisce l’agenda. Almeno in tempi normali; oggi chiunque può essere portatore asintomatico o in incubazione, infatti la impossibilità di frequentare gli amici la sta opprimento non poco. Io invece sono al traino della sua vita sociale ed il fatto che negli ultimi mesi abbiamo visto davvero poche volte pochi amici, non mi colpisce più di tanto, anzi ne ho fatto di necessità virtù e sono abbastanza in equilibrio. E mi si seccasse la lingua se ne chiamo uno al telefono. E’ peggio di quanto pensassi, Miriam me lo fa notare talvolta anche senza brandire un coltello. Non so cosa farci, non lo ritengo un pregio e men che mai una virtù, io non credo di essere utile ai miei amici e non ritengo che loro siano contenti di sentire la mia voce, dunque non li chiamo, sto bene anche senza. Però tra i miei alberi, non in un appartamento a Genova.
Comunque mentre scrivo questa cazzate sono a Basaluzzo, è tutto molto verde ed ho programmato domani di tagliare il pratone in modo da uniformare la ricrescita dell’erba. Queste si che sono cose importanti.
Tramonto nel boschetto sotto casa. Un sequenza di foto tra loro molto simili, alcune non sono bene a fuoco, di tutte se ne potrebbe fare a meno, ma così per un po’ ho esaurito l’argomento dei tramonti autunnali.
E già che ci sono, una considerazione per il futuro presidente del mondo. Ieri sera c’era una festicciola di compleanno da amici che gentilmente ci hanno chiesto se volevamo partecipare. Tra adulti e bembini arrivava a contare una cinquantina di persone. La scorsa settimana amici e conoscenti un altro compleanno, 20 persone a tavola. E poi amici che vanno costantemente al ristorante, si vedono in gruppi numerosi, a volte hanno le mascherine, a volte no, vivono la loro vita tranquillamente come se nulla fosse, vanno in palestra, al cinema, aperitivi. Noi siamo al margine di tutto questo; decliniamo inviti con molto dispiacere ma se le condizioni non permettono di essere disinvolti e tranquilli, non ci sentiamo di rischiare. Da quando è finito il lockdown a Maggio, le persone che abbiamo visto si contano sulle dita delle mani, sempre rigorosamente all’aperto fino a quando le condizioni meteo lo hanno concesso. Adesso stiamo ripiombando nella solitudine. Sento un amico, pneumologo, che ci suggerisce prudenza perchè la situazione rischia di precipitare. Ne sento un altro, medico, che invece fa più o meno la vita di un anno fa.
Ma allora viviamo in due universi paralleli ? O per meglio dire, chi vive nell’universo reale e chi in uno inventato, perchè o noi vediamo rischi inesistenti, o tutti gli altri sanno qualcosa che noi non sappiamo, tipo “il COVID è una patacca, di che rischi stiamo parlando ?” E non siamo nemmeno in quella fascia di età che ci permette di sperare in una asintomatologia o in una sintomatologia lieve. Se ce lo prendiamo, potrebbero essere cazzi.
Google ha aggiornato le immagini ed ecco che il Cerchio Inutile diventa parte della memoria globale elettronica del pianeta. Ad eterno ricordo di qualcosa che in effetti non vuol dire assolutamente nulla. Mi domando solo quando, casualmente, qualcuno del Comune di Basaluzzo vedrà questa immagine cosa potrà pensare. Un abuso edilizio consistente in una piattaforma per lanciare missili.
Aprile 7, 2020 all’americana.
Secondo le indicazioni di Google, la data nella quale è stata scattata la foto sembrerebbe indicare 4 Luglio 2020. Non credo però sia il 4 Luglio perchè gli alberi sono ancora spogli, dunque la data deve essere da leggere nella dizione americana, Aprile 7, 2020. Con questa inquadratura il punto di vista è a 8.300 metri di altezza dal suolo. Il Cerchio Inutile si riesce a distinguere.
Eppure mi sembrava di averli cercati bene. Probabilmente erano nascosti sotto le ninfee, oppure in una macchia di piante acquatiche. Credo siano nati la scorsa primavera, fossero del 2019 sarebbero più grossi. Ero convinto fossero stati mangiati da Gastone ed i suoi amici, o da serpenti d’acqua, coccodrilli. Mangiati dai genitori ? Mi mancava qualche tassello, ma non vedendo neppure l’ombra di un pescetto, immaginavo qualche estinzione di massa dovuta ad una serie di concause.
Ne ho stimati una quarantina, ma ho ampi margini di errore. Non si sono neppure spaventati più di tanto, ho potuto fotografarli senza nascondermi. Ma durante tutta l’estate perchè se ne sono stati nascosti per sbucare dal nulla oggi ?
Quei puntini neri che si vedono distribuiti in modo abbastanza omogeneo sull’acqua sono insetti. Piccoli, neri che vivono anche ammassati in gruppi numerosi. Forse le piccole carpe li mangiano, ma sto inventando, non ne ho idea.
Questo esemplare alla borsa delle carpe può valere migliaia di euro, centinaia di migliaia di euro, forse milioni. Ha la testa rossa, una fascia arancione, il corpo bianco ed il dorso punteggiato di macchie nere. Il ventre è a strisce verdi e blu, ci sono le luci di posizione lampeggianti ed ha gli interni in alcantara. Diesel e benzina con ecobonus perchè è un Euro5.
Nel frattempo mi giungono dalla televisione gli echi della diretta con Trump che parla dal balcone della casa bianca. E’ veramente un pagliaccio, un venditore di fumo, un bugiardo monumentale. Chissà cosa gli hanno iniettato per farlo guarire dal COVID in una settimana. E poi naturalmente ecco puntuali gli aggiornamenti sull’epidemia. “La situazione desta preoccupazione” è ormai la frase di default. Che palle.
Questa foto, ieri sul far della sera, mostra un campo vicino a casa. L’agricoltore che lo stava compattando mi ha visto, ha girato il trattore ed è venuto di gran carriera a salutarmi. In realtà ha cercato di investirmi, mi ha inseguito con il compattatore ma io sono salito su un albero e dunque ha desistito. Avrà si e no una settantina di anni, persona cordiale ed onestissima, famiglia di lavoratori della terra da molte generazioni. Ha un cancro, di quelli rari e difficili da estirpare, forse deve essere operato di nuovo, ne parla come se dovesse andare a farsi togliere un dente, tanto, dice, prima o poi comunque si deve morire. E mentre mi diceva queste cose, io ero li ai bordi del suo campo che aveva fresato seminato e compattato con cura e devozione. Mi sentivo l’aria ebete di chi non sa come rispondere e si sente inutile e vuoto, ho abbozzato un sorriso che voleva essere pieno di comprensione, ma credo sia venuta fuori solo una espressione ebete.
Immagine dal New York Times del 8-10-20. Per gentile concessione un cazzo, l’ho scaricata e basta.
Ovviamente New York mi manca. Ma altrettanto ovviamente io vivo in questo vivace paese europeo che si affaccia sul Mediterraneo, i problemi qui sono innumerevoli e mi preoccupano ben di più di quanto non mi proccupino quelli d’oltre Oceano. Mi pare che i grattacapi generati dal COVID a New York siano molto simili a quelli che abbiamo, per dire, a Genova. Non fanno abbastanza tamponi, il tracciamento dei contagi è difficile, i dati sono contrastanti, le scuole sono a rischio, non si trova la quadra su ristoranti e palestre, si parla di nuovo lockdown, di nuove restrizioni. Ci sono aree dove i residenti per motivi religiosi e culturali fanno enorme fatica a mettere in pratica le norme per evitare il contagio.
La foto che ho rubato dal New York Times mi sembra magnifica. E’ New York, non può essere in nessuna altra parte del mondo. Il marciapiede mi dice che è New York, le persone mi dicono che è New York. E’ stata scattata nel quartiere a cavallo tra Brooklyn e Queens abitato esclusivamente da Ebrei Ortodossi. Qualche anno fa l’ho attraversato a piedi; per la strada camminavamo Miriam ed io ed eravamo gli unici non-di-loro. Ci sono solo Ebrei Ortodossi, le scritte sono in ebraico, non c’è una persona che sia vestita senza l’abbigliamento tradizionale, anche chi guida gli autobus, chi pulisce le strade, donne e bambini, negozianti, pedoni (pochi) Ho letto che pare che neppure a Israele ci sia una concentrazione così assoluta di Ebrei Ortodossi, immersi esclusivamente nella loro cultura e tradizioni.
Per un po’ il sindaco ha fatto finta di non vedere che l’uso delle mascherine era inesistente, il distanziamento sociale neppure per sbaglio, feste, luoghi di culto affollati. Adesso però ha dovuto calcare la mano perchè i contagi hanno iniziato a salire di nuovo. Non senza qualche screzio, hanno iniziato a rispettare le indicazioni. Non perchè gli scorsi mesi ne sono morti tanti (tanti davvero), ma perchè la polizia ha iniziato a pattugliare le strade. Nella foto si vede un gruppetto di maschi, credo di grado religioso basso, ad eccezione del tipo il cui cappello a torta si intravede appena spuntare da dietro i ragazzi, quello dev’essere un rabbino importante. E poi tre della polizia di New York.
Ripeto, questa fotografia per me è eccezionale. Ma se quelli del NYT vengono a sapere che ho pubblicato su Internet una loro foto, si incazzano ?
Inizio con il Monviso. La foto è, naturalmente, meno che mediocre. Il panorama invece era bello, peccato che la macchina ed il fotografo siano molto meno che mediocri. Se comprassi una macchina più aggiornata resterebbe il fotografo scarso, pertanto posso concludere affermando che cambiar macchina fotografica sarebbe una spesa inutile.
Questo è un Noce. Nato da una noce nella mini aiuola delle acidofile. C’era la noce attaccata alle piccole radici, altrimenti per me potrebbe essere qualsiasi vegetale esistente, anche un licheno. L’ho trapiantato in un posto dove potrebbe crescere senza rompere le palle ai rododentri. Ha fatto fatica, le foglioline esistenti sono seccate, ma poi ha messo un microgetto ed in due settimane s’è rinverdita. Nella stessa aiuolina delle acidofile ci sono anche due baby querce che per il momento restano li.Stica.
Oggi il tramonto è stato bello un po’ ovunque nel NW italiano, Ovviamente questa affermazione non vale un cazzo di nulla; cosa ne posso sapere dov’è stato un bel tramonto. A Genova è stato bello.Anche a Basaluzzo il tramonto non è stato male. Sono ricomparse le scie chimiche con le quali il Grande Complotto sta uccidendoci lentamente, insieme al COVID generato dal 5G.
Il bosco che dalla casa arriva fino alla provinciale. I colori erano belli. Nella foto scattata con il cellulare i colori sono spariti, poi con un editor ho pompato i parametri ed ora la foto assomiglia vagamente all’esistente.
Questa è l’alba dell’8 Ottobre. Foto ritoccata male, volevo si vedesse un po’ il verde del prato ed invece sembra un minestrone con prevalenza di spinaci passati male.
Anche questa è ritoccata ma il minestrone è meno aggressivo.
Qualche termine è stivato in un mio cercuito neuronale, perchè un neurone a caso mi dice che il termine mi è famigliare. A parte saccarosio ed altri zuccheri studiati a scuola, alcuni concetti devono aver già attraversato i miei bulbi oculari, più o meno compresi ed abbandonati in uno scaffale o banco di memoria pieno di polvere. Per il resto, questa sezione del libro di Arboricoltura che sto leggendo è una formidabile superscazzora brematurata. Tuttavia sto imparando molte cose, per esempio che il legno generalmente è duro e se la temperatura sale oltre i 200°, probabilmente l’albero muore. Se ti cade un ramo in testa potrebbe essere molto doloroso, se inciampi in una radice e ti fai male alla caviglia, si innesta un percorso che dal segmento mnemonico delle imprecazioni a sfondo religioso arriva fino alla bocca.
Visto che la cisterna di accumulo della pioggia ha superato i due metri di capacità, e stante che la richiesta di acqua del praticello e degli alberi è prossima allo zero, avvistata la possibilità di alzare un po’ il livello della Pozzanghera, ho travasato un po’ di acqua. Mi ero messo la sveglia sul telefono per spegnerla dopo 3 ore ma non l’ho sentita, dunque non ho idea di quanta acqua sia andata nella Pozzanghera. Domani mattina verifico. Nel frattempo mi sono perso per calcolare di quanto si alza il livello della pozzanghera per un metro di acqua della cisterna. Avrei dovuto misurare esattamente quanta acqua c’era nella cisterna, qual’era il livello della Pozzanghera prima e dopo il travaso. Non l’ho fatto per manifesta indolenza.
Il problema si pone in questi termini; se io verso 36 metri cubi o 36.000 litri di acqua che su una superficie di 36 metri quadrati occupano un metro di altezza, su una superficie di circa 460 metri quadri, di quanto si alza il livello nella Pozzanghera ?
Posto così è da bastardi come alle medie. In realtà la correlazione tra litri della cisterna e della Pozzanghera è secondaria. Se per alzare di 1 millimetro il livello della Pozzanghera occorrono 460 litri di acqua, se ne verso 36.000 il livello si alzerà di 36000/460 ovvero 78,26086956521739 millimetri. Rotolando nella forma maniacale, per ogni centimetro di acqua nella cisterna versata nella Pozzanghera, il livello di quest’ultima di alzerà di 0,78 millimetri.
Qui a fianco, non senza essermi litigato abbondantemente con l’incolonnamento, a sinistra la tabella, a destra queste righe stupiderrime, ecco come funziona (salvo errori, omissioni, stordimento ed intossicazione da sostanze psicotrope)
Un centimetro di acqua nella cisterna, pari a 360 litri, alzerà il livello della pozzanghera di 0, 78 millimetri (poco meno di 8 decimi di millimetro). Per alzarla di un millimetro servono almeno 2 centimetri di acqua della cisterna. Per alzare il livello della Pozzanghera di circa un centimetro, ne servono 13 della cisterna. Infatti la superficie della Pozzanghera è 12,77 volte maggiore della superficie della cisterna. Poi ci sono arrotondamenti.
Infine se io tolgo dalla cisterna 2 metri di acqua, alzo il livello della Pozzanghera di 15 centimetri e mezzo circa, mentre – per concludere questa raffazzonata esposizione – se la svuoto completamente aggiungo poco meno di 22 centimetri.