E’ troppo attendersi un temporale ?

Diversi alberi tra cui querce e tigli che ho messo a dimora gli scorsi anni diventano quasi completamente gialli nel giro di 24 ore nonostante le innaffiature. Per non parlare della Pozzanghera, spero arrivi l’approvvigionamento con cisterna entro una decina di giorni, altrimenti la situazione potrebbe precipitare.

Ho capito che non sono in Cornovaglia o in Irlanda, e so bene che Basaluzzo si trova in una nota zona di ombra pluviometrica (AKA “buco”), ma adesso un temporalino farebbe davvero bene. Le mappe vedono qualcosa tra 3-4 giorni, ma il buco è sempre in agguato. Non scambierei la siccità con qualcosa di violento e distruttivo, ormai il rischio di fenomeni estremizzati è diventato molto concreto, ma la terra bagnata sarebbe anche un’ottima panacea contro il caldo eccessivo.

E siccome queste sono chiacchiere inutili e vane, vaniloqui alimentati dal seccume imperante, mi taccio, mi imbottisco di Xanax e vado a dormire.

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Dopo Belin, Belino, ora Belina.

Evidentemente in alcuni dei paesi in Europa il vocabolo piace, ci sono i Croissant Belino, la linea di biscotti Belin, ora questo Belina.

Ho imposto a Miriam di scattare numerose foto. Poi sono andato su Internet; è una ditta ungherese che fa un po’ di tutto. Anche presidi COVID.

Non conosco assolutamente la lingua che si parla in Ungheria, ma apparentemente declinano i vocaboli come l’antico romano.

Dal sito web www.belina.com

“Posao u belini” pare voglia dire “Carriera in Belina”, che io senza saperlo ho fatto per anni con risultati modesti, perchè sono appunto una belina.

E per finire un meme, pratica molto diffusa. L’ho mandato alla pagina “Il mugugno genovese” di Facebook ma me l’hanno cagata zero. Perchè sono liguri.

Dalla Bretella autostradale all’altezza di Novi Ligure è tutto.

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L’inversione di flusso della temperatura ambiente interna.

In questo istante bisogna scattare e spalancare tutte le finestre

Il rito tecnico serale in questi giorni di caldo estivo consiste nell’attendere che la temperatura esterna scenda ad un livello inferiore a quella interna per aprire le finestre dotate di zanzariera.

Oggi si è arrivati a 34°, di norma io predico “non aprite le finestre per alcuna ragione fino a nuovo ordine“. In realtà le mie disposizioni vengono sistematicamente disattese, le finestre spesso di giorno sono spalancate, il caldo entra ed il fresco si dilegua.

Di sera la temperatura esterna fortunatamente si abbassa, il mio compito è quello di monitorare l’escursione termica ed il differenziale tra interno/esterno. Quando il termometro a doppia sonda segnala che la temperatura esterna è minore di quella interna, io scatto come un maniaco e spalanco le finestre che hanno la zanzariera. Il patto però è che io non devo in realtà spalancarle, ma le metto a sbalzo, meglio noto con il termine “vasistas” altrimenti in casa non ci si sente sicuri.

Sono abbastanza certo di aver scritto qualcosa di identico una o più volte nel corso delle precedenti estati. Ma questo è un rito pagano che caratterizza il mio soggiorno basaluzzese estivo. Concludo dicendo che la mattina di questi tempi la temperatura esterna scende fino a 21-22 gradi, io mi sveglio che sta albeggiando ed aspetto il sorgere del sole, allorquando chiudo le finestre. In casa la temperatura mattutina arriva intorno ai 25 gradi, di sera non supera i 27. Questa procedura e la storia di questo ciclo si ripete fino a Settembre inoltrato, in media.

Sempre più secca, sempre meno acqua. Non so se il livello è al minimo da quando esiste la Pozzanghera, per saperlo basterebbe verificare nell’archivio fotografico, ma sticazzi. Un po’ come sta facendo il lago Mead in USA, al minimo storico. E’ stato così basso solo quando la costruzione della diga fu ultimata nel 1935 ed iniziarono a riempire il bacino che si era formato a monte. Almeno io non devo chiudere la centrale idroelettrica per carenza di acqua.

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Oggi caldo vero.

Prima o poi doveva arrivare; fino ad oggi siamo stati fortunati, o meglio io ho potuto beneficiare di un Giugno e quasi due decadi di Luglio piacevolmente freschi. E’ mancata la pioggia quasi completamente e si vede guardando lo stato dei campi, ma la temperatura serale soprattutto era – per i miei gusti – molto gradevole.

Oggi infine sono arrivati i 34 gradi che non mi consentono di stare all’aperto, neppure all’ombra, neppure sotto la manichetta dell’acqua.

Adesso, sono le 10 e mezza di notte, ci sono circa 26 gradi qui fuori, non è infernale ma in casa fa ancora fresco e si sta decisamente meglio.

E vabbè, è estate, cazzo di stagione di merda ma non si può far nulla e fin’ora è andata anche bene, il giorno ha perso quasi 26 minuti di sole dal solstizio, ci vorrebbe un bel temporale ma per qualche giorno è da escludere, poi ricominceranno i lisci da buco malefico.

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Meno vento e una volpe.

Ecco dove forse sono finiti i coniglietti che saltavano allegramente davanti a casa fino allo scorso anno ma che attualmente sembrano scomparsi nel nulla.

Forse sono finiti nella pancia di questa volpe rossa che questa mattina si aggirava nel pratone dietro casa.

Oggi siamo anche stati lisciati da una quantità innumerevole di temporali, l’effetto buco funziona egregiamente, salvo farli venire tutti insieme.

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Oggi tanto vento.

Dopo la spruzzata di pioggia è arrivato un Ostro abbastanza sostenuto, una raffica a 58 Km/h non è da sottovalutare. Ha ovviamente asciugato quella poca umidità nel terreno ed ha strapazzato per bene gli alberi. Domani faccio un giro di ispezione per verificare se ci sono danni. Una linea di incrocio si è stabilita sulle Alpi Marittime e forma continue cellule che si fondono in un grosso temporale che in queste ore scorre ad ovest, non escludo che durante la notte possa arrivare qualcosa anche qui, ma per il momento nessun cambio di direzione del vento, che per fortuna è cessato completamente come nella tradizione di questo vento abbastanza locale

Ed ora una pillola di didattica raffazzonata, fatta in casa con molta colla di fantasia.

L’ostro di oggi. Sostenuto da un libeccio sul mare. Si inizia ad intravvedere sulla sinistra, a ridosso della Alpi, una striscia senza vento che corrisponde alla zona di incontro tra la risalita di vento da sud e l’ingresso dell’aria fredda e secca da nord ovest.
Ore 3 di questa prossima mattina. Il libeccio si ritrae verso est spinto dall’ingresso della tramontana. Il punto di incontro è segnato da quella striscia notabile per il colore scuro della scala del vento, L’aria più fresca e pesante si insinua sutto l’aria calda e umida ed è così che si innescano i temporali autorigeneranti che provocano le alluvioni in Liguria e nel basso Piemonte. Non ci sono le condizioni per un autorigenerante serio ma qualche cellula potrebbe formarsi ed estendersi verso nord e dunque anche teoricamente su Basaluzzo.
Il temporale di cui scrivevo poco sopra. Vedendo la mappa in movimento si vede che sta venendo verso est, probabilmente entrerà anche sul mar Ligure, ma non è detto che ce la faccia ad arrivare fino a noi. Quella specie di virgola arancione mostra una pioggia molto intensa, La forma ad uncino imita le formazioni temporalesche ben note in USA chè racchiudono rotazioni che facilmente generano tornado.
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I fiori gialli.

Due gocce di pioggia ma almeno i fiori gialli fanno un certo effetto. Che in questa foto proprio non si nota, ho già aumentato la saturazione della foto, se aumentassi ancora di più diventerebbe un minestrone psichedelico. Questa è la classica foto che potrei mettere su Instagram ed ottenere qualche consenso di amici e conoscenti che lo fanno spinti da umana comprensione.

Anche questa potrebbe partecipare al premio per la foto più insignificante a tema floreale. Giuro che dal vivo invece era proprio un bel dettaglio.

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Quasi metà Luglio.

Questo giochetto richiede pochi minuti di lavoro ed il risultato è assolutamente trascurabile. Credo che potrebbe diventare un tormentone. Quest’anno il livello dell’acqua è decisamente più basso rispetto a quello dei 3 anni precedenti.

Questa è una delle acacie che circondano la Pozzanghera che si specchia nelle acque limacciose. Si nota la crescita, non eccezionale per una acacia, ma la terra è dura come il marmo e le radici più di tanto non possono fare.

Questa non è una foto primaverile, è di oggi e mostra un rametto di una grossa quercia messa a dimora lo scorso anno. Nel giro di 3 settimane aveva perso tutte le foglie. Abbiamo somministrato un prodotto antifungino e lo abbiamo annegato nell’acqua. Adesso sono rispuntate le foglioline. Sono ancora moderatamente in ansia e spero che il processo di ripresa continui, spero davvero che questa quercia ce la faccia.

Basaluzzo; oggi è il 12 luglio 2021.
Il sole dura 15 h. 19 min. 3 sec.
1 min. 26 sec. in meno rispetto a ieri.
Dall’ultimo solstizio, il sole dura 16 min. 6 sec. in meno.
Rispetto al prossimo solstizio, il sole dura 6 h. 31 min. 20 sec. in più.
Disagio 89,13%

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Questa mattina si va di arancione.

I colori naturali dell’alba con la Mobotix cinese diventano particolarmente accesi. Orange is the new green. Sono sempre tentato di scrivergli ma poi perchè ? Ho il sospetto che la mia mail resterebbe senza risposta, oppure mi risponderebbero che la garanzia è scaduta e che se proprio voglio, posso spedir loro la webcam ma che la garanzia è scaduta e poi

去狗屎保修已经过时了。Qù gǒu shǐ bǎoxiū yǐjīng guòshíliǎo.

che vuol dire “vai a cagare che la garanzia è scaduta” in cinese semplificato.

Anche la webcam sulla Pozzanghera era di una curiosa tonalità arancione, chissà quale meccanismo ha innescato queste due visioni marziane.

Questa invece era la foto della terza basacam contemporanea alle altre due, questo era il colore che a me è sembrato ci fosse in quei minuti. Siamo due a due, mi rimetto alla clemenza della Corte.

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Gente da vaccino.

Oggi puntata veloce a Genova per accompagnare una persona a fare il vaccino, oggi alla Fiera si poteva andare senza prenotazione, era un “pfizer day”.

Arrivati con un’ora di anticipo sulla apertura, in coda circondati da persone molto eterogenee. Prima di noi un rumeno con la tessera sanitaria scaduta, “obbligato” dal datore di lavoro a fare il vaccino, però si era accorto che la seconda dose cadeva nel mezzo delle sue ferie e dunque doveva aspettare prima di andare in Romania. Poi ha rifatto il calcolo e probabilmente partirà lo stesso giorno dopo la seconda dose perdendo solo un giorno. Una coppia di sudamericani, lei già fatta la prima dose di Astra Zeneca accompagnava il marito, hanno imprestato le penne a tutti quelli che non avevano il modulo anamnesi già precompilato. Padre e figlia di Genova, padre plurivaccinato e figlia ventenne che non vedeva l’ora di essere vaccinata. Giovine e gnocca, va detto per dovere di cronaca. Chiacchierando tra di noi direi che il sentimento di tutti i vaccinandi era ottimismo, sollievo, gioia per poter finalmente fare questo cazzo di vaccino. Solo un velo di ansia per gli effetti collaterali, ma senza alcun affanno.

E poi c’era una signora più vecchia di me, ha visto che stavamo chiacchierando e si è infiltrata nel gruppo raccontando che ad Aprile aveva rifiutato il vaccino Moderna perchè secondo lei era pericoloso. Sembrava che andasse al patibolo, tanto che uno dei presenti le ha chiesto perchè faceva il vaccino. Insomma alla fine ha tirato fuori la storia che Raffaella Carrà non sarebbe morta per un cancro ai polmoni ma per colpa del vaccino “perchè noi siamo le cavie, ve lo dico io che ho lavorato in ospedale, non ci vogliono dire come è morta per coprire le case farmaceutiche”.

Allora le ho detto che “ha ragione, infatti Raffaella Carrà è una Rettiliana che ha finito il suo periodo sulla Terra, è tornata ad essere un serpente piumato, ora torna sul pianeta Ortix”. La tipa mi ha guardato offesa e mi ha detto “ma lei crede a tutto quello che le raccontano i giornali ?” Ho risposto “assolutamente no, ma soprattutto non credo a quello che mi sta raccontando lei”. Se n’è andata stizzita ed è rimasta a distanza fino a quando non ci hanno fatto entrare nel padiglione. Dopo l’iniezione, ci siamo ritrovati tutti nella sezione “osservazione” dove in effetti venivamo osservati da due infermieri seduti a fianco di una barella. Abbiamo chiacchierato e, trascorsi i 15 minuti prescritti, siamo andati ciascuno per la propria strada. La complottista non c’era, forse ha cambiato idea all’ultimo momento.

Le poche volte che ho incontrato per sbaglio persone che sostengono tesi complottiste, ho notato che hanno un atteggiamento che li accomuna. Loro non hanno opinioni, loro hanno le verità nelle mani, quando te le raccontano mostrano la certezza degli illuminati, mentre ti fanno capire che saresti uno stupidotto che si fida dei media corrotti e corruttori, se non addirittura un aderente alla casta dei potenti manipolatori. Quando, anche in buone maniere, manifesti il sospetto che stiano dicendo delle sonore puttanate, in genere si inalberano e se non se ne vanno come la signora, si mettono a sbraitare dicendoti apertamente che sei un idiota. Secondo me il suggerimento migliore, direi amichevole, quasi fraterno che si può dare a queste persone è di andare soavemente a prenderselo nel culo senza lubrificante.

Da notare e ricordare che tutto, ma proprio tutto il personale che circola intorno all’hub è cordiale, di aiuto, efficiente. Ho visto Ex Carabinieri, Associazione Alpini, servizi di vigilanza, Croce Bianca, più medici attempati e giovani praticanti. Tutti sorridenti, gentili, simpatici. Toh, per una volta un po’ di buona umanità concentrata.

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