Gente da vaccino.

Oggi puntata veloce a Genova per accompagnare una persona a fare il vaccino, oggi alla Fiera si poteva andare senza prenotazione, era un “pfizer day”.

Arrivati con un’ora di anticipo sulla apertura, in coda circondati da persone molto eterogenee. Prima di noi un rumeno con la tessera sanitaria scaduta, “obbligato” dal datore di lavoro a fare il vaccino, però si era accorto che la seconda dose cadeva nel mezzo delle sue ferie e dunque doveva aspettare prima di andare in Romania. Poi ha rifatto il calcolo e probabilmente partirà lo stesso giorno dopo la seconda dose perdendo solo un giorno. Una coppia di sudamericani, lei già fatta la prima dose di Astra Zeneca accompagnava il marito, hanno imprestato le penne a tutti quelli che non avevano il modulo anamnesi già precompilato. Padre e figlia di Genova, padre plurivaccinato e figlia ventenne che non vedeva l’ora di essere vaccinata. Giovine e gnocca, va detto per dovere di cronaca. Chiacchierando tra di noi direi che il sentimento di tutti i vaccinandi era ottimismo, sollievo, gioia per poter finalmente fare questo cazzo di vaccino. Solo un velo di ansia per gli effetti collaterali, ma senza alcun affanno.

E poi c’era una signora più vecchia di me, ha visto che stavamo chiacchierando e si è infiltrata nel gruppo raccontando che ad Aprile aveva rifiutato il vaccino Moderna perchè secondo lei era pericoloso. Sembrava che andasse al patibolo, tanto che uno dei presenti le ha chiesto perchè faceva il vaccino. Insomma alla fine ha tirato fuori la storia che Raffaella Carrà non sarebbe morta per un cancro ai polmoni ma per colpa del vaccino “perchè noi siamo le cavie, ve lo dico io che ho lavorato in ospedale, non ci vogliono dire come è morta per coprire le case farmaceutiche”.

Allora le ho detto che “ha ragione, infatti Raffaella Carrà è una Rettiliana che ha finito il suo periodo sulla Terra, è tornata ad essere un serpente piumato, ora torna sul pianeta Ortix”. La tipa mi ha guardato offesa e mi ha detto “ma lei crede a tutto quello che le raccontano i giornali ?” Ho risposto “assolutamente no, ma soprattutto non credo a quello che mi sta raccontando lei”. Se n’è andata stizzita ed è rimasta a distanza fino a quando non ci hanno fatto entrare nel padiglione. Dopo l’iniezione, ci siamo ritrovati tutti nella sezione “osservazione” dove in effetti venivamo osservati da due infermieri seduti a fianco di una barella. Abbiamo chiacchierato e, trascorsi i 15 minuti prescritti, siamo andati ciascuno per la propria strada. La complottista non c’era, forse ha cambiato idea all’ultimo momento.

Le poche volte che ho incontrato per sbaglio persone che sostengono tesi complottiste, ho notato che hanno un atteggiamento che li accomuna. Loro non hanno opinioni, loro hanno le verità nelle mani, quando te le raccontano mostrano la certezza degli illuminati, mentre ti fanno capire che saresti uno stupidotto che si fida dei media corrotti e corruttori, se non addirittura un aderente alla casta dei potenti manipolatori. Quando, anche in buone maniere, manifesti il sospetto che stiano dicendo delle sonore puttanate, in genere si inalberano e se non se ne vanno come la signora, si mettono a sbraitare dicendoti apertamente che sei un idiota. Secondo me il suggerimento migliore, direi amichevole, quasi fraterno che si può dare a queste persone è di andare soavemente a prenderselo nel culo senza lubrificante.

Da notare e ricordare che tutto, ma proprio tutto il personale che circola intorno all’hub è cordiale, di aiuto, efficiente. Ho visto Ex Carabinieri, Associazione Alpini, servizi di vigilanza, Croce Bianca, più medici attempati e giovani praticanti. Tutti sorridenti, gentili, simpatici. Toh, per una volta un po’ di buona umanità concentrata.

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