Devo ammettere.

Comunque sia, comunque sarà il futuro, New York oggi ha un fascino indescrivibile e la mia modesta webcam ne mostra un minuscolo angolo.

Nell’incrocio in basso a sinistra, si intravedono come delle placche sull’asfalto. Sono lastre di ferro che coprono dei lavori che riguardano la metropolitana che scorre proprio li sotto, infatti la stazione era chiusa in direzione uptown, mentre quella downtown oggi è aperta.

Hanno iniziato ad usare il martello pneumatico alle 8, anzi di martelli ne usavano una decina, ad orecchio. Fanno questi lavori il sabato e la domenica perchè il traffico è già abbastanza incasinato, se mettono anche un cantiere i giorni lavorativi la coda si forma ad Albany.

Nota. Le annotazioni che ho scritto sopra sono un classico esempio di snobberia geografica. Ossia io qui so come funzionano le cose e lo espongo scrivendo dettagli che solo i residenti possono conoscere.

Suck it.

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Halloween

Siamo andati per pranzo nel Village in un locale stile vecchio bar di mare dove i camerieri erano vestiti tutti da pirati.

Il nostro era mingherlino, alto due metri, lunghi capelli rossi e poi biondi a finire, truccato in volto e probabilmente trans o qualcosa del genere, simpatico e gentile. O simpatica e gentile, whatever. E poi c’era l’inevitabile passaggio di ragazze attraenti vestite in modo da non nascondere forme e colori della pelle.

(gnocche in abiti succinti)

Questa sera c’è la parata sulla west side, quella dove un gigantesco omone vestito da donna qualche anno fa riempì le mani della mamma di Miriam con quelli che alla Carla sembrarono dolcetti ma in realtà erano monodosi di lubrificante intimo. Anche dalle mie parti le strade sono affollate ed invase da umani di ogni età vestiti in maschera. Ho letto che in Italia un prete avrebbe detto che in fin dei conti festeggiare Halloween è come anticipare carnevale e dunque non è peccato. Se andiamo avanti così, tra un centinaio di anni anche il sesso pre-matrimoniale non sarà più il viale per l’inferno. Anche i detrattori politici forse si calmeranno tra qualche anno. (festa inutile perchè di matrice capitalist-americana)

Miriam era con una sua amica in giro per le strade quando sono iniziati i fuochi artificiali (di artificio come li chiamava mio padre). Si sono fermati in un punto dove si vedevano tra le case. Miriam sarebbe dovuta andare a fare la spesa come tutte le buone massaie soggiogate dal maschio alfa come sono io. Invece, complice la sia amica, si sono fermate da un (ultranoto) ristorante italiano ed hanno comperato, per se stesse e per i rispettivi mariti, minestra di carote e carpaccio di vitello. Io tendo a non essere particolarmente campanilista. Ci si abitua al cibo locale che, per carità, è estremamente diversificato e spesso non è affatto male. Ma poi ci sono ristoranti italiani che fanno da mangiare come si mangia in un buon ristorante in Liguria o Piemonte e la differenza si sente.

Passando in taxi sulla Park Avenue ho notato che tutti i ciliegi hanno sul terreno intorno al proprio tronco un anello di terriccio scuro, largo circa un metro e spesso quattro dita. Conferiscono alla pianta un aspetto curato ed ordinato, abbastanza tecnico anche se sui libri leggi che le radici di un albero grandicello assorbono solo dagli apici che possono essere a qualche metro di distanza dal tronco. Parrebbe pertanto che mettere fertilizzante vicino al tronco sia utile da poco ad un picocazzo.

Probabilmente è compost, magari mischiato con stallatico secco. Meno plausibile è che tutto serva per proteggere le radici più superficiali in vista dell’inverno. Ora, qualsiasi possa essere la ragione per cui lo fanno, se lo fanno nella sofisticata Park Avenue, lo posso fare io nella più rustica Pozzanghera Fangosa. Per velocizzare l’operazione al mio rientro, potrei ordinare su Amazon una decina di sacchi come questo, me li faccio recapitare in ufficio, il portiere sarà contento. Cosi appena rientro non passo neppure da casa a Genova, passo dall’ufficio e carico la macchina.

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Oggi riposo.

Approfittando della giornata uggiosa, oggi riposo e lavaggio dei copriletti.

A seguire; in un armadio a muro c’è uno sportello che accede ad un piccolo cavedio dove passano i tubi dell’acqua e quelli degli scarichi. Lo sportello deve essere apribile dal condominio e dunque non si può chiudere. Però da qualche tempo esce un odore micidiale. Avevo messo del nastro adesivo e per un po’ è durato, ma adesso si è scollato e l’odore invade la stanza. Allora ho acquistato un sigillante che dovrebbe bloccare lo spiffero infernale che esce dal cavedio. In corrispondenza dello sportello ci sono diverse valvole, si tratta di una servitù ovvero qualcuno dalla portineria può accedere da noi se deve aprire gli sportelli (ce ne sono quattro in tutta la casa).

Forse potrei avvisare gli amministratore di condominio che se dalla portineria dovessero venire a chiudere l’acqua, dovrebbero portarsi un taglierino altrimenti farebbero fatica ad aprire lo sportello del cavedio.

Il traduttore on line di Google è decisamente troppo gentile ed annacqua inopportunatamente la precisa e tecnicamente ineccepibile terminologia che avrei usato in italiano, volta a manifestare il mio acceso disappunto per dover ospitare una servitù di passaggio per le valvole dei tubi dei vicini di casa.

Qualche aggiornamento di parametri che consentono alla webcam in streaming di proseguire nel suo lavoro. Non l’ho fatto io ma il tecnico-amico che si cura della messa in onda delle immagini.

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Foto varie senza commento banale.

Per una volta ho il pudore di mettere qui delle foto assolutamente a caso e senza spiegazioni, solo perchè per me vogliono dire qualcosa. Di assolutamente superluo.

Qualcosa che accomuna la Pozzanghera Fangosa con Central Park; quattro querce, che qui non si vedono.

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Wind Chimes

Sono una mia forma compulsiva conclamata, per orgoglio non li appendo allo specchietto retrovisore della mia autovettura, ma altrove va bene e in giro ne ho già installati sette.

Credo che da regolamento condominiale non si possano mettere perchè a) possono volare via e cadere in strada e b) possono rompere le balle ai vicini. A favore la loro posizione molto bassa e dunque deve venire un tornado per sollevarli e farli volare via. In merito ai vicini, ho un terrazzo al piano di sotto ed un terrazzo al piano di sopra, se si lamenteranno li toglierò.

Scopo dell’installazione; quando c’è vento dovrebbero sentirsi nella webcam in streaming. Utilità sottozero ma impegno economico bassissimo e provare non nuoce.

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Da New Jersey mi scrivono.

Questi i dati inseriti da utente con indirizzo IP 173.239.240.229
nome = Ashli
messaggio = Manhood Shield boosts natural nitric oxide for rock-hard erections, stronger stamina, and explosive bedroom confidence. No pills, no pumps

L’IP corrisponde ad un indirizzo considerato sospetto da un sito che ti dice quali sono gli IP sospetti, questo IP è nel New Jersey. Se guardo su Google c’è un prodotto in vendita con quel nome la cui spiegazione è pari al testo della mail. L’ossido nitrico viene spiegato che è la base del Viagra. Insomma, questo mi vuole vendere pillole di Viagra. Però dice che non sono pillole, allora forse è una una bustina che si scioglie nell’acqua come l’OKI. E se fosse una supposta al Viagra? Una supposta ricurva che prima ti tocca la prostata e poi te lo fa venire duro.

Intanto su Facebook qui in USA mi si presentano a ripetizione pagine che supportano Trumpino. Vuoi vedere che secondo un sofisticato algoritmo c’è un subdolo collegamento tra le due cose, insomma io potrei essere un repubblicano che ricorre al Viagra. Ogni giorno scopro qualcosa.

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Colori

Questa foto è di una banalità disarmante. Probabilmente ne ho già pubblicate di identiche perchè è normale, la mattina, che il sole colori le parti più alte dei palazzi di rosso. Io scatto una foto e questa fa schifo. Allora comincio a modificare luminosità, saturazione, alti, bassi, medi ma il risultato non migliora, anzi.

Intanto imperversa la campagna per il sindaco, sul canale locale se ne parla mentre sono iniziate le pre-votazioni, ossia si vota una settimana prima della data ufficiale.

Ho guardato ieri sera un altro pezzo del dibattito. Funziona così; l’intervistatore ha 15 secondi per fare una domanda, molto specifica, secca, diretta. L’ordine con cui i tre candidati rispondono è a sorte. Hanno 45 secondi per rispondere. Sono dunque veloci, concisi, rispondono esattamente alle domande senza girare intorno e senza eludere la risposta perchè hanno meno di un minuto a disposizione. A volte si scambiano accuse dirette senza mai alzare la voce. I tempi sono rispettati al secondo, nessuno sfora. Gli argomenti sono i più disparati. La posta in gioco è immensa, i problemi sono giganteschi.

Nel frattempo Miriam sta facendo la lavanderia nel seminterrato comune. La domenica mattina è perfetta, non c’è mai nessuno. Ed io scrivo cretinate sul blog. Oggi brunch con amici, stasera staremo a casa leggeri perchè ci siamo comperati un barattolo di uova di salmone. Probabilmente sono finte, modificate geneticamente, piene di conservanti e coloranti, ormoni, sostanze dopanti. Li mangiamo su dei crackers con un sottile strato di formaggio Philadelphia. Bisogna programmare le cose con cura.

Ecco un grossolano gif animato di due immagini prese più o meno dallo stesso punto, la prima con il cellulare nel luglio 2009, la seconda con una macchinetta fotografica il 26 ottobre 2025. Così si spiega perchè non possono essere meglio allineate, oltre al fatto che io sono scarso in queste cose.

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Rosso.

Il nuovo quartier generale di JP Morgan a New York da poco inaugurato, colorato per metà di rosso. Città piena di decorazioni in stile Halloween; teschi, cadaveri, mostri, ragni pelosi grandi come cani di grossa taglia e zombie che cantano e ballano. Oggi sono andato con Miriam a fare la pedicure dai soliti cinesi qui vicino, i nostri piedi brillano di freschezza e resteranno unti per settimane, perchè in quei posti usano un unguento che è impossibile da eliminare. Sarà grasso da cuscinetti.

Miriam, con la propria livrea invernale, scatta foto per le amiche. Circolano già bambini vestiti da Batman o uomo ragno e bambine vestite da principesse o da mignotte in incubazione.

Due stili diversi, Porsche in primo piano e Tesla in secondo piano. I gusti non si discutono, non ho mai guidato entrambe, ma confesso che vorrei salire sulla Tesla per capire com’è e come funziona. Sarà vero che quando accendi il computer di bordo, sullo schermo compare la foto di Elon Musk in mutande e reggiseno?

Questa, dicono i commentatori, è la più delicata e determinante elezione del sindaco di New York da sempre. I bookmakers mi sembra diano Zohran come prossimo sindaco di New York con un grande margine su Cuomo e Sliwa. Ho ascoltato un confronto televisivo tra i tre candidati. A parole sono tutti bravi, io però non sono in grado di capire o giudicare chi potrebbe far meglio degli altri. Evito pertanto di lanciarmi in commenti non supportati da abbastanza conoscenza della materia, ossia commenti idioti. Buona fortuna a New York.

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Dalla Padella Nella Brace?

Ad un’ora di volo da New York si insegue il Sole all’orizzonte ma invano, alla fine vince lui e tramonta.

Evito accuratamente di parlare di politica italiana ed anche di quella americana. Tuttavia nella attuale situazione contraddittoria e confusa, direi, della politica USA, tra una settimana ci sono le elezioni del prossimo sindaco di New York. Tra jet lag e stanchezze varie mi sono dilettato nel guardare un po’ di campagna elettorale in televisione. Se a Washington ci sono personaggi che sembrano caricature, a New York non sembra molto diverso. Cambia il colore, ma la musica mi sembra la stessa; populisti da operetta che offrono al popolo bove una favoletta pronta a trasformarsi in trappola per polli. Sono leggermente avvilito.

Un trend che mi pare si stia affermando da queste parti è la nascita di musei basati quasi esclusivamente su l’intelligenza artificiale e sofisticati sistemi di realtà virtuale. Oggi ne abbiamo fatto una scorpacciata.

Nel breve video si sente qualcuno che urla perchè questo tipo di immagine compare spesso nei suoi peggiori incubi notturni. Oggi tra l’altro è stata la prima giornata fredda di questo autunno. Qualcuno, lo stesso qualcuno che urla per un’onda virtuale, ha espresso fastidio per le temperature che ha giudicato polari, circa 15° centigradi.

Io sono la figura nella foto. C’erano anche una spiaggia con le onde che si infrangevano sul pavimento, un bosco dove camminando si spostavano le foglie gialle per terra, una visita nel museo d’Orsay (Parigi) ed altre cose da Fantasy al quadrato che mi sognerò per diversi giorni.

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Le protezioni.

Ho messo le protezioni ai cinque nuovi arrivati, adesso sono più tranquillo. Nel trapezio dove ho seminato l’erba, stanno spuntando delle minuscole foglioline che potrebbero essere quelle cose che ho messo. Presto per dirlo, qualcosa però sta nascendo.

Mi ha già telefonato il Consulente Biologico che ha guardato la webcam. Mi ha confermato che l’Ontano si pronuncia con l’accento sulla a e non sulla o come pensavo io. Anche il vivaista l’ha chiamato ontàno e non òntano. Però òntano mi piace di più, scriverò alla Crusca lamentandomi. Il mio telefono invece è ancora più categorico, l’intelligenza artificiale sta diventando inquietante.

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