Africa moderata.

Temporali alpini ed in pianura si arriva a +30° , tutto sommato c’è afa ma non troppa. Di sera fa ancora freschetto.

Primo Tiglio in fiore, frequentatissimo da api ed altri insetti che fanno il miele o semplicemente insetti con una glicemia alle stelle.

Ed anche questo Olmo è condannato, sta seccando la punta e nel giro di un mese sarà da tagliare. Devo ancora vedere un Olmo che contrae la malattia ed in qualche modo sopravvive. A volte ti danno speranza perché sembra che non tutto sia secco e che la pianta si stia riprendendo, ma è una ripresa effimera.

Questa foto per la verità e rubata perché non si possono fare foto in queste due stanze prodigiose nel museo diocesano. Non avevo visto il cartello che vietava le foto, e visto che ignorantia legis non excusat, sono colpevole. Queste tele sono spettacolari e la loro storia è affascinante. Mi dichiaro totalmente, abissalmente ignorante ma per fortuna c’era la guida, giovane ed appassionata di nome Elisa, che ha raccontato cosa sono, a cosa servivano.

“… blue soon became the predominant color in Genoa, earning it the name “blue de Genes,” which would later inspire the term “blue jeans.”

Ma davvero?

Leave a comment

Ringrazio sentitamente.

Ventitre minuti dopo aver scritto sul forum di WordPress, uno sconosciuto mi ha risposto e sono dunque riuscito a modificare quelle due righe sulla home page che facevano riferimento al precedente sindaco.

Ho provato decine di volte a passare in rassegna quella parte dei menù che il tizio mi ha indicato, ma non avevo mai visto quella paginetta di editor.

Sono rincoglionito, ma per fortuna la comunità di WordPress è attenta.

Leave a comment

Ed anche oggi, pioggia benedetta.

Simpatico temporalino mattutino; il pluviometro ARPA di Basaluzzo segna 9 millimetri, domani vedrò quanta ne è davvero caduta sulla Pozzanghera e sugli adorati alberi tutto intorno.

Leave a comment

Il bar sulla spiaggia.

Da quanti anni vivo a Genova e da quanti anni vivo nelle vicinanze del mare? Ho passato almeno vent’anni a pochi metri dalla spiaggia senza mai sapere che ci sono dei piccoli bar come questo. Mi sembra di essere in vacanza in qualche posto esotico, la battigia è piena di bagnanti, qualcuno nuota nel mare, aperitivi, gente sorridente e chi mi ha servito era simpatico e gentile.

Il programma è ambizioso, la compagine che sostiene la ragazza è una armata Brancaleone, ma non è una novità. Spero che non si ripetano* le precedenti disastrose amministrazioni dello stesso segno, tipo Vincenzi, Burlando, Doria. Dopo che i vincitori avranno terminato i festeggiamenti ed esaurito gli effetti degli orgasmi, speriamo che facciano bene.

Errata Corrige

* nella prima stesura di queste righe avevo scritto “ripetino” che in effetti mi sembrava suonasse male, ma non ci ero stato troppo a pensare. Dopo 24 ore, rileggendo, mi è sembrato che suonasse davvero male e sono dovuto andare su Google per vedere come cazzo si scriveva.

La sintassi e la grammatica mi si stanno deteriorando. Anzi, a voler essere precisi, sono i banchi neuronali dove è custodito il mio vocabolario della lingua italina che penso si stiano deteriorando, ormai da diverso tempo.

Non è infatti la prima volta; i miei dubbi affiorano sull’uso della I dopo la doppia C. Devo spesso consultare Google, sul quale trovo che:

  • Camicia(singolare) → Camicie (plurale) (la vocale “i” in “camicia” mantiene la “i” al plurale)
  • Doccia(singolare) → Docce (plurale) (la consonante “c” in “doccia” perde la “i” al plurale)
  • Ciliegia(singolare) → Ciliegie (plurale) (la vocale “i” in “ciliegia” mantiene la “i” al plurale)
  • Bugia(singolare) → Bugie (plurale) (la consonante “g” in “bugia” perde la “i” al plurale)

Eccezioni:

  • Alcune parole, come “provincia” e “valigia”, possono avere sia la forma con la “i” che senza al plurale (es.: province o provincie, valige o valigie). 

In sintesi: La presenza o meno della “i” dopo “cc” nel plurale dipende dalla consonante o vocale che precede la sillaba “cia” o “gia”. 

Se cerco su internet trovo che “In alcuni casi, la perdita di sintassi può essere legata a condizioni più generali, come la demenza, l’amnesia dissociativa o altri disturbi neurologici che compromettono le capacità cognitive”

Insomma, se la cosa dovesse peggiorare dovrei diradare l’aggiornamento di questo sciocco blog, o quantomeno limitarmi a pubblicare immagini senza menare il torrone con commenti inutili ed ora anche pieni di errori di ortografia.

2 Comments

Continuo a non capire.

Quanto siano cresciuti – in due anni – gli alberi che misi a dimora intorno ad una quindicina di anni fa. Evidentemente c’è qualche errore di percezione da parte mia. Mi sembra che alcuni siano letteralmente raddoppiati. Bene, tralasciando le considerazioni di tipo mentale, del tipo “mi sto rincoglionendo al ritmo di due volte ogni 6 mesi” questa cosa dello sviluppo smisurato mi provoca enorme piacere.

Lo Chaberton rosso alla mattina. Poi però la luce aumenta, la Mobotix non riesce più a compensare l’abbagliamento ed i colori scompaiono.

Leave a comment

Oggi manutenzioni.

Mi segno la data perché mi servirà in futuro. Oggi l’elettricista ha completato il passaggio dei cavi di rete dalla Pozzanghera al router in casa. Adesso lo switch che alimenta le due webcam zona Pozzanghera è al sicuro. Non solo; per l’occasione adesso la luce notturna sul paletto dal molo è veramente notturna in quanto alimentata tramite un interruttore crepuscolare. E, non solo non solo, ho anche un cavo ulteriore che dalla Pozzanghera arriva in casa che potrei un giorno utilizzare per qualche altra puzzonata come una stazioncina meteo, un sistema balistico antiaerei.

  • A) Il router di Eolo. Tutte le webcam sono collegate a questo router, perché Eolo funziona bene.
  • B) Il router di TIM. Lo tengo quasi per affetto perché potrebbe servire in caso di emergenza, ma il servizio fa davvero schifo e, quando funziona, è lentissimo.
  • C) Traduttore del segnale dalla parabola di Eolo al router. In realtà non so che cazzo è ed a che cazzo serve, il cavo blu arriva dal tetto e quello bianco va al router.
  • D) POE della webcam sul tetto.
  • E) POE della webcam sugli alberi.
  • F) Switch POE che sdoppia il segnale che arriva dal router ed alimenta le due webcam della Pozzanghera.
  • G) Alimentatore dello switch.
  • H) il vecchio, caro splitter della TIM che separa il segnale telefonico da quello dati. Una roba da preistoria dell’informatizzazione, ma senza del quale il router di TIM non serve a nulla.
  • I) Un groviglio inestricabile di cavi di rete, cavi della corrente, trasformatori, spine.

L’elettricista per mettere un connettore sul cavo di rete impiega circa 30 secondi e non sbaglia. Io devo scaricarmi da internet la sequenza dei cavi, tutti con un proprio colore o accoppiata di due colori, stamparla. Ho anch’io attestato qualche cavo nel corso della mia vita, ma lungi da me ricordarmi la sequenza dei cavi da sinistra vero destra con il connettore con la linguetta rivolta verso il basso.

Poi con la stampa sul tavolo in piena luce devo mettere i fili nella sequenza esatta senza che uno sfugga, o due sfuggano, o uno sia troppo corto, uno troppo lungo, poi mi viene un crampo alle dita, poi me ne cade uno, ho le dita sudate, mi scivolano i cavi. Parolacce.

Ho già sicuramente scritto delle mie difficoltà nell’attestare un cavo di rete. Si dice anche crimpare, usando la crimpatrice. La parola viene dall’inglese, ovviamente.

Leave a comment

Un po’ di pioggia.

Piemonte e Lombardia percorsi in lungo e in largo da temporali più o meno intensi, con la caratteristica di essere molto lenti, quasi stazionari ed autorigeneranti. Insomma non sono temporali estivi da calore ma piuttosto temporali equinoziali da infiltrazione con lo scappellamento in moto da ovest verso est, come se fosse antani per due.

Alla fine è arrivato anche a Basaluzzo; un lentissimo autorigenerante che, dove ha preso per più tempo e con più intensità, credo abbia creato qualche contrattempo a chi pensava di non bagnarsi oggi.

Discharge description: Wet weather-related combined sewer overflows may have occurred. Please see the Current NYC Waterbody Advisories page on DEP’s website to see how rainfall may have Impacted NYC waterways.

Potentially impacted public areas: Unknown – N/A

Discharge date and time: 05-22-2025 07:00:00

Anche a New York piove e, come sempre quando piove, l’acqua piovana finisce negli scarichi di acque nere e da li invece di terminare negli impianti di depurazione viene deviata direttamente, con il proprio carico di galusci, nei due rami del fiume Hudson.

Leave a comment

Che clima bellissimo.

Questo intanto è l’alloggio della pompa dell’aria. Una volta montato coi i due coperchi, il silenzio che procura è totale, sono soddisfatto.

Questa è la Q5. In due anni ha praticamente raddoppiato la dimensione. In termini assoluti questa affermazione è fuorviante ed anche sbagliata. Anche il mio belino può raddoppiare dimensione, ma passare da un centimetro a due non rappresenta un incremento apprezzabile.

Questa quercia invece è passata da poco più di due metri a otto abbondanti in ventiquattro mesi. Non so come sia possibile, probabilmente sbaglio qualcosa, forse ho perso un anno di coscienza, un salto temporale. Forse il continuo utilizzo di psicofarmaci dopo ormai una quarantina di anni comincia a dare qualche problema. Devo chiedere meglio.

Prima o poi dovrò salire sul palo per orientare la webcam più verso nord, è da tanto tempo che lo dico. Ma anche verso sud il paesaggio non è male, forse anche più interessante. In questa seconda ipotesi sarebbe orientata più o meno come la webcam del Lido; il sole rappresenta un fastidio – per riflessi & abbagliamenti – solo durante i tre mesi a cavallo con il solstizio.

Mi sa che andrà a finire con ripetuti sali-scendi. Almeno adesso la terra si sta asciugando e non rischio di abbattere il palo con me sopra, scena da Vil Cojote.

Il clima in questi giorni è da manuale. Solo qualche cumulo humilis o poco più grande, asciutto con il cielo blu scuro, una brezza tesa simil Ostro frescolina che dura dal primo pomeriggio a sera. Il tutto dopo le abbondanti piogge delle scorse settimane e mesi. Non potrei chiedere di meglio.

Non so bene chi me l’ha fatto fare. Anzi lo so, ma è una ragione talmente cretina che probabilmente ho spiazzato perfino la severa (e graziosa) funzionaria del consolato USA a Milano.

  • Perchè vuole il visto?
  • L’ESTA funziona benissimo, ma voglio prendere la patente. Se lo chiedo senza visto, scade dopo tre mesi.
  • E perchè vuole prendere la patente?
  • Con quella italiana se devo affittare un’auto non ci sono problemi. Ma voglio un pezzo di plastica con la scritta New York State e sopra la mia faccia. Perchè posso. (because I can)

Insomma, ho compilato il modulo on line a fine Gennaio, qualche giorno fa l’intervista, adesso ho un visto B1/B2 incollato sul passaporto. Quando lo ottenni nel 1982 per andare a New York a lavorare era un timbro che occupava una pagina intera del passaporto, che allora era verde, in inchiosto multicolore. Adesso è un adesivo che sembra un passaporto con la mia facciona sopra, e scade nel maggio 2035. Dunque posso fare l’esame di guida ed ottenere una patente che mi servirà poco ma che soddisfazione. Oggi soprattutto che i sentimenti verso gli USA sono in caduta libera e che circolano voci sulla impossibilità di ottenere un visto, ecco li.

Leave a comment

“Sparisci, sgorbio”

Versione italiana di “get lost, creep”, film di Woody Allen, scena in discoteca. Frammenti di memorie attivate dalla coda di un gabbiano.

3 Comments

Didinutile.

Il solito “temporale del Brugneto” visto dalla webcam e contemporaneamente dal satellite e dal radar. Al momento delle fotografie stava iniziando ad esaurirsi; salvo sorprese, nel giro di un’oretta sarà dissolto.

Leave a comment