Un po’ di olio.

In questa domenica uggiosa, mentre passo da un pezzo di libro a dei giochetti cretini sul telefono, prendo foto a caso e le modifico aumentando la saturazione dei colori e poi uso una funzione che rende la fotografia come un dipinto ad olio. Lo faccio ogni tanto, molte volte vengono fuori delle pataccate, ma talvolta il risultato è carino.

Una seconda attività che svolgo con puerile piacere è bloccare utenti di Facebook. Non so perchè l’algoritmo mi propone certi personaggi che detesto, provo una piacevole sensazione nel bloccarli, in modo che la loro esistenza per me scompare, come se li relegassi in un’altra dimensione. Il loro veleno, la loro rabbia e le loro considerazioni ipocrite mi danno estremamente fastidio e quando li vedo mi sale la pressione. Se Facebook non offrisse questa facoltà, probabilmente perderei Facebook e le mie pagine di gatti.

Non voglio essere esposto a: pro-putin, trinariciuti estremisti, complottisti delle scie chimiche, negazionisti del cambio climatico, siti meteo catastrofici. Mi si blocca la peristalsi esofagea, mi si ingrossa la vena giugulare esterna. No, non voglio essere esposto a questi individui.

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