Il palo deve attendere.

Avevo preparato tutto. La scala era saldamente fissata al palo, avevo una borsa riciclabile di UNES supermercato con dentro tutto quanto mi sarebbe servito per risistemare la webcam orientandola in modo diverso. Ho indossato l’imbragatura di sicurezza. Miriam era in casa di fronte al laptop che guardava la webcam in streaming. Ci saremmo telefonati per orientamento e direzione.

Era tutto pronto, ho iniziato a salire sulla scala ma quando sono arrivato a due metri dalla webcam, ho avuto paura. Per l’ultimo tratto da salire si usano i pioli conficcati nel palo, io mi devo legare così ho entrambe le mani libere. Il palo sembrava solido ma forse non mi sono fidato.

Sono sceso sconfitto, ho rimesso tutto via.

Però mercoledì arriva il camion con il cestello, lo stesso usato per sistemare il nido dei calabroni due settimane fa.

Forse, se tutto va bene, mercoledì sarà il giorno buono.

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Gonfio.

Questo gabbiano è stato da Pneus Genova e si è fatto gonfiare a 2.1 bars. Adesso che non ci sono i piccoli, se ne sta tranquillo sopra la webcam e guarda con un certo distacco cosa succede sul terrazzo. Ci fossero stati i piccoli avrebbe iniziato ad agitarsi, urlando e richiamando l’attenzione della comunità dei gabbiani, avrebbero iniziato a sorvolare con fare minaccioso.

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Statistiche visitatori.

Ho sentito il bisogno di controllare quante sono le visite ai miei due domini, stefanome e bascam.

Devo giungere alla conclusione che forse sono severamente appataccate, ossia temo siano numeri sbagliati, errori, blackouts, confusione & fastidio generale.

Stefanome in dodici mesi ha accumulato 235.161 visite, una media di 644 al giorno, ben lontani dalla media di circa 15.000 giornaliere ai tempi delle webcam del Righi. Ma sarà vero? Credo più nelle 644 attuali rispetto ai 15.000 degli anni passati; ma quanti sono BOT, sistemi automatici, visite di sitemi correlati a Google, scambisti anonimi, compiacenti escort che guardano le mie webcam sperando di vedere una mia foto nudo?

Nelle more dei numeri generali, viene ribadito che le pagine più visitate sono quelle del Blog, uno dei misteri. Un secondo mistero è che la fotografia di Brignole è la più visitata in assoluto.

Questo invece è il dominio Bascam; pochissime visite fino a metà Maggio 2025, poi improvvisamente i numeri schizzano in alto. Ma su Bascam.it non c’è proprio un cazzo di niente; doveva servire come appoggio per le webcam di Basaluzzo ma queste sono invece sul sito stefanome.it, dovrebbe avere un numero irrisorio di visite, vicine allo zero. E invece il totale delle visite supera abbondantemente stefanome.it.

Non ha senso ma provo a darmi una spiegazione; la foto più visitata è quella della prima webcam sul tetto, una Mobotix che scriveva l’immagine il cui nome era current_bas.jpg. Quasi 800.000 hits, ma l’ultima foto che ha scattato la webcam fu nel Novembre 2022 perchè poi venne sostituita con la HIK che salva le immagini sul dominio stefanome.it.

E allora? Non ci capisco niente, neppure voglio chiedere al provider (Aruba) perchè temo di ricevere risposte vaghe ed irritanti. Comunque le visite a bascam.it si sono azzerate più o meno il giorno che ho cancellato le vecchie foto dal sito bascam.it, ivi inclusa la plurivisitata current_bas.jpg.

Tutto questo mi porta a pensare che le statistiche siano un pacco, costano qualche euro all’anno ma sono di improbabile accuratezza, va a caghér ma soprattutto

Simpatica immagine con un cumulo castellano ed una modesta virga piovosa, forse nevosa, che torna vapore acqueo a metà strada.

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Altri tre tenaci.

Questo è uno dei quattro grossi tigli messi a dimora due primavere fa. Mentre io mi trastullavo oltremare, qualcuno ha inavvertitamente reciso il tubo che portava acqua a questa pianta. Qualcuno se n’è accorto ed ha giuntato il tubo rotto, ma per ragioni ignote ha chiuso il rubinettino dosatore che alimentava l’irrigatore. Questa pianta è rimasta senz’acqua per circa un mesetto con temperature diurne spesso intorno ai 36°, ha perso tutte le foglie (meno 4) per difendersi dal seccume. Ora, in modo abbastanza prevedibile, sta buttando delle nuove foglie.

Questo invece è un acero che qualche anno fa mi fu donato perchè era stato espiantato da dove era, è approdato qui. Questo non viene irrigato perchè è a dimora da più anni, ma ha comunque perso molte foglie ed ora ne sta buttando un po’.

Infine questo è un piccolo frassino, anch’esso viene da una lavorazione di un giardino, doveva essere dismesso ed è approdato qui. Non viene irrigato, si è imbruttito perdendo foglie ed annerendo i getti primaverili ma adesso cerca di riprendersi.

Non tutte le piante sopravvivono a questa seconda primavera forzata. Mettono su foglie che ormai restano piccole e prendono poco sole, l’autunno è appena iniziato, possono passare un mese abbondante prima di ingiallire come fanno in autunno. Ma la ripresa della successiva primavera non è affatto scontata; spesso perdono i rami apicali, restando capitozzate in maniera che poi fanno fatica a continuare a crescere, oppure mettono su foglioline piccole e verso l’estate la pianta secca definitivamente.

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102 e spiccioli

Discreto nubifragio notturno, tre ore di fulmini e saette, corrente saltata, qualche strada allagata, un po’ di danni locali,

Pozzanghera tracimata, insomma una bella perturbazione atlantica di stampo equinoziale. Ne verrà ancora nelle prossime ore e semmai aggiornerò accumuli e foto.

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Sopravvivere.

La scorsa primavera il 100% dei bossi presenti nella tenuta, ossia una piantina stentata, era stata attaccata da ragnetti o non so quali animaletti che ne avevano azzerato il fogliame.

A più riprese mi ero ripromesso di togliere la pianta seccata, me ne sono sempre dimenticato. Adesso però ho scoperto che il bosso è pieno di foglioline nuove, insomma è vivo e vegeto.

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Q5

Sono combattuto se tagliare o meno i rami più bassi della Q5, quelli che sfiorano il terreno, con lo scopo di dare più aria sotto le fronde e stimolare la crescita nelle parti più alte della pianta. E non sapendo quale sia la cosa migliore da fare, avrei bisogno di un esperto in alberi che mi consigliasse.

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Bascam

L’inutile processo di approntamento dell nuova webcam è in corso di esecuzione. Non so ancora se e dove la metterò, ma intanto preparo le pagine necessarie per mostrare le immagini.

Questo è quanto in questo momento la webcam riprende. La griglia e la zanzariera non aiutano, però le pagine stanno venendo su bene. La home page di bascam.it riporta queste informazioni ed un avvertimento.

Questo sito web serve come target per le immagini delle webcam di stefanome.it riferibili a Basaluzzo e trasmesse via FTP. Per il resto non serve assolutamente a niente.
In realtà, in questo preciso istante una routine java senza che voi lo sappiate sta copiando tutti i file del vostro computer o mobile device.
Terminato l’upload, probabilmente 2 o 3 secondi fa, ha iniziato a fare il download di un virus e prima che voi abbiate chiuso il browser, si sarà autoinstallato ed iniziarà a modificare i vostri file eseguibili e ben presto il vostro monitor si oscurerà e voi comincerete a sentire nausea. Sono gli effetti dei microimpulsi elettrici che questo virus trasmette ai vostri centri nervosi tramite i vostri occhi. E’ un sistema di condizionamento psicologico studiato dalla CIA che è stato mantenuto segreto per molti anni, noi lo abbiamo rubato ed installato su questa pagina web. Mentre state leggendo queste righe sentite caldo, avete delle visioni, udite delle voci. E’ il vostro incoscio che vi parla. Sta dicendo che è giunto il momento che la smettiate di leggere queste cazzate e vi dedichiate a qualcosa di costruttivo, come studiare il congiuntivo, declinare qualche verbo irregolare.

Questa pagina risale al 20 Dicembre 2020, in pieno COVID, avevo delle idee confuse ma intanto mettevo le mani avanti.

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La mia ultima febbre per una canzone.

Ogni tanto una canzonetta colpisce qualche banco neuronale deputato a non so che cosa e devo ascoltarla a ripetizione. Questa è l’ultima in ordine di tempo. Il suo effetto durerà qualche giorno e poi se ne andrà come una febbre influenzale. Ma per il momento… volume a tavoletta.

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Revisione.

Porto il furgone a fare la revisione dalla Nissan di Alessandria. Mi accolgono annichiliti perchè sono senza Internet. Non possono fare nulla, accettazione, schede clienti, nulla. Poi arriva un responsabile con qualche anno di più dei ragazzi alle scrivanie ed allora viene compilato un foglio A4 bianco con il mio nome, targa. Punto.

Mi viene data una macchina “di cortesia” che poi costa €35, insomma “son gentile son cortese ma pagatemi le spese“.

La vettura che mi viene data mi dice se supero il limite di velocità, mi corregge se mi sposto troppo dalla mia carreggiata, se provo ad andare contromano si mette a vibrare e rallenta vistosamente. Le strade sono vuote, provo a simulare la guida da ubriaco e l’auto impazzisce, suona, frena, mi manovra il volante, insomma sembrerebbe che sia lei a decidere cosa fare.

Il computer di bordo mostra non la strada ma l’immagine del satellite, penso quella di Google. Devo dire che la funzione mi piace anche se è un veicolo di distrazione. Forse hanno tutti quei sistemi di guida proprio perchè i cretini come me finiscono in un fosso a furia di guardare il computer.

Dopo 15 km in mano all’intelligenza artificiale giapponese, arrivo al cancello di casa ed ecco cosa vedo.

Non mi aspettavo di vedere la Pozzanghera Fangosa Menada – Water reservoir in piena evidenza. Forse avrei potuto immaginare, la notorietà del luogo e la nota amenità e pace che vi si respira hanno fatto il giro del mondo.

La nuova webcam funziona, ma c’era qualcosa che non andava. Facendo il collegamento dei due cavi di rete nel modo corretto, la webcam non si collegava. Allora nelle more della mia disapprovazione, scocciatura e che cazzo, avevo invertito i cavi, ossia quelli che vanno dalla webcam al POE e quello che va dal POE al router. La webcam così funzionava anche se la lucina sul POE era rossa, in genere è verde. Però la webcam del cazzo funzionava solo con i cavi invertiti.

Problema; se provavo a togliere corrente al POE anche per un secondo, la webcam non connetteva più con il router e dovevo resettarla. Pensavo fosse la batteria di backup della webcam, rotta. E mi immaginavo la trafila infinita di provare a restituire la webcam presa su Amazon che poi ci mette anni a tornare ed intanto io invecchio e quando viene restituita sono talmente rincoglionito che cerco di farla funzionare come se fosse un tostapane.

Poi, tanto per provare, ho cambiato il POE. Ed ora funziona tutto. Insomma era il POE che funzionava in modo strano. Perchè questi cazzo di oggetti uno pensa che o funzionano o NON funzionano. Non che funzionato alla belin di cane, ossia si ma con i cablaggi invertiti ed a patto che non manchi per un secondo la corrente. Sono sicuro di aver già scritto queste cose, dev’essermi già successo; potrebbe essere uno dei tanti sotterfugi che i cinesi adottano per far impazzire noi occidentali ed infine conquistarci militarmente senza trovare alcuna resistenza perchè siamo tutti impegnati a cercar di far funzionare i loro cazzo di accessori elettronici.

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