Mi segno la data perché mi servirà in futuro. Oggi l’elettricista ha completato il passaggio dei cavi di rete dalla Pozzanghera al router in casa. Adesso lo switch che alimenta le due webcam zona Pozzanghera è al sicuro. Non solo; per l’occasione adesso la luce notturna sul paletto dal molo è veramente notturna in quanto alimentata tramite un interruttore crepuscolare. E, non solo non solo, ho anche un cavo ulteriore che dalla Pozzanghera arriva in casa che potrei un giorno utilizzare per qualche altra puzzonata come una stazioncina meteo, un sistema balistico antiaerei.

- A) Il router di Eolo. Tutte le webcam sono collegate a questo router, perché Eolo funziona bene.
- B) Il router di TIM. Lo tengo quasi per affetto perché potrebbe servire in caso di emergenza, ma il servizio fa davvero schifo e, quando funziona, è lentissimo.
- C) Traduttore del segnale dalla parabola di Eolo al router. In realtà non so che cazzo è ed a che cazzo serve, il cavo blu arriva dal tetto e quello bianco va al router.
- D) POE della webcam sul tetto.
- E) POE della webcam sugli alberi.
- F) Switch POE che sdoppia il segnale che arriva dal router ed alimenta le due webcam della Pozzanghera.
- G) Alimentatore dello switch.
- H) il vecchio, caro splitter della TIM che separa il segnale telefonico da quello dati. Una roba da preistoria dell’informatizzazione, ma senza del quale il router di TIM non serve a nulla.
- I) Un groviglio inestricabile di cavi di rete, cavi della corrente, trasformatori, spine.
L’elettricista per mettere un connettore sul cavo di rete impiega circa 30 secondi e non sbaglia. Io devo scaricarmi da internet la sequenza dei cavi, tutti con un proprio colore o accoppiata di due colori, stamparla. Ho anch’io attestato qualche cavo nel corso della mia vita, ma lungi da me ricordarmi la sequenza dei cavi da sinistra vero destra con il connettore con la linguetta rivolta verso il basso.

Poi con la stampa sul tavolo in piena luce devo mettere i fili nella sequenza esatta senza che uno sfugga, o due sfuggano, o uno sia troppo corto, uno troppo lungo, poi mi viene un crampo alle dita, poi me ne cade uno, ho le dita sudate, mi scivolano i cavi. Parolacce.
Ho già sicuramente scritto delle mie difficoltà nell’attestare un cavo di rete. Si dice anche crimpare, usando la crimpatrice. La parola viene dall’inglese, ovviamente.