Venerdì 13 Novembre 2020

Abbiamo riguadagnato un sacco di posizioni ed ora gli USA sentono il nostro fiato sul collo. Loro sono 328 milioni, ieri hanno avuto 1 morto ogni 414.644 abitanti. Noi siamo 60 milioni pari ad 1 morto ogni 94.339 abitanti. Noi siamo circa 4 volte messi peggio di loro. Così, tanto per dire. Non ho affatto la pretesa che i miei dati siano giusti; possono essere sbagliate le fonti originali, sbagliati i media che le riportano, sbagliati i miei calcoli.

Oggi abbiamo discusso la possibilità di fare la canzone di Natale 2020. Potrebbe essere una versione attualizzata di Silent Night, perchè silenziosa lo sarà sicuramente stante che ce lo passeremo a casa da soli. Potrebbe diventare un hit. Il mio cartello luminoso “Buone feste un belino” si applicherebbe benissimo. Non potrò esporlo alle finestre dell’ufficio per le note perplessità manifestate allora dalla amministrazione condominiale, ma mi spiacerebbe non condividere questa manifestazione di ottimismo, a maggior ragione dopo un 2020 che, direi, è stato abbastanza complesso e travagliato.

Il brutto film di fantascienza continua. Se io non ho la lavatrice in casa ma uso la lavanderia comune e non posso usarla, accumulo panni sporchi fino alla fine della pandemia ? Imparo nuovi vocaboli; “if you are sequestred on your own” vuol dire se io mi sequestro da solo, ovvero mi autorecludo. Non è kidnapping (sequestro di persona).

Quella specie di pollo nero che io pensavo potesse essere una fagiana o un pollo nero, è in realtà un cormorano (cif. Consulente Bio).

In questa immagine che ha raccolto proprio il Cons.Bio si vede detto cormorano mezzo immerso nell’acqua. O sta mangiando o si diverte a fare le bolle con il naso.

Intanto i due aironi, quello bianco e quello cinerino, hanno fatto amicizia ed oggi li ho ripetutamente visti fianco a fianco sui bordi della Pozzanghera. Che teneri; chissà se tra loro è nato qualcosa in più di una semplice amicizia. Magari si sono incontrati su un sito di scambisti, infedeli e fedifraghi che non siete altro. Ho cercato di prenderli con il lanciafiamme ma sono scappati ancora crudi.

Oggi è in linea la pagina beta delle prossima webcam. Andrea Ilici ha fatto il lavoro in pochi minuti on line, usa un linguaggio di programmazione evoluto, le mie pagine al confronto sono tavolozze di cera con scrittura cuneiforme. http://www.stefanome.it/foscam/fos_1.php

In queste parti della campagna basaluzzese la calma di vento totale che ormai dura da giorni favorisce l’insorgere di foschia e di un odore ristagnante che sembra sia esploso un depuratore. E’ come se avessero preso le deiezioni di mucche, maiali, polli, esseri umani, mischiate insieme, microtriturate e vaporizzate in aria, sparate con dei cannoni per neve.

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Ed ora qualcosa di nuovo.

Qualche accorgimento nel settaggio e la nuova webcam fa il proprio lavoro. La qualità è mediocre perchè ci sono due vetri sporchi e c’è il riflesso, ma sono moderatamente soddisfatto ed ottimista sul fatto che una volta collocata all’aperto le foto dovrebbero essere migliori. Ho chiesto al free lance del software di studiare un modo per ovviare al limite operativo della webcam, se ci riesce dovrei poter disporre di una pagina web che espone solo l’ultima foto in ordine di tempo indipendentemente dal nome. Altrimenti potrò vederla solo io dal telefono o dal laptop.

Sono tre giorni che mi permea una angoscia leggera ma fastidiosa, come avere un cerotto nel sedere; non fa esattamente male, ma lo senti costantemente e procura un fastidio continuo, tu vorresti che passasse ma sai che non passerà fino a quando rimuoverai il cerotto. Ecco, la differenza nel mio caso è che non so dove sia il cerotto e dunque anche tirandomi giù i pantaloni il problema non si risolve.

Pare che ci rimettano in un lockdown completo come a Marzo. Io all’interno del mio nucleo famigliare suggerisco di ipotizzare la eventualità di trasferirsi con urgenza a Basaluzzo, ma Miriam preferisce valutare la possibilità di restare a Genova.

Un contributo a questo mio senso di disagio credo venga anche dalla situazione in USA. Dopo l’emozione per la sconfitta di Trumpetta e la nomina di un futuro presidente dignitoso è subentrata la depressione post parto. Ho discusso con un amico che mostra ottimismo nel valutare la complessa situazione istituzionale con un Trumpetta che si comporta in modo talmente fuori dalle righe che la stessa legge non prevede fattispecie applicabili. Ma io non riesco a trovare i termini per essere ottimista.

Non ultimo, il mio sentimento nei confronti di coloro che ancora oggi sostengono Trumpetta è definitivamente antagonista, critico e spregiativo. Tale che rischio davvero di perdere qualche amico. Conosco un paio di trumpisti e sono propenso a ritenere che semmai si presentasse la circostanza di doversi confrontare con le loro idee, li manderei a fare in culo senza mezzi termini. Mi rendo conto che il mio è un atteggiamento esagerato; perchè mai devo essere così emotivamente coinvolto da quanto accade oltre oceano quando probabilmente farei meglio a focalizzarmi sui nostri enormi problemi mediterranei ?

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Sembrerò pure provinciale.

Ma ho gli occhi pieni di lacrime. Mi ha informato per prima una amica di New York con un messaggio WhatsApp, poi ho scambiato messaggi con un altro amico, poi due contatti su Facebook. La mia vicina di casa. Piangono tutti. Adesso Trump farà tutto il possibile ed anche di più per negare la sconfitta. Ho letto cosa potrebbe succedere. Non so valutare, aspetto le scadenze istituzionali prima di considerare lo stronzo definitivamente uscito di scena.

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Workout mattiniero.

La nebbia è arrivata verso le 8, quando ho iniziato la mia attività motoria che consiste nel raccogliere le foglie. Prima do una robusta scrollata agli alberi, esercizio non necessario e non particolarmente intelligente, ma sotto alcune piante vengo accolto da una pioggia di foglie, mi piace la sensazione. Poi le raggruppo con l’attrezzo specifico e poscia le porto via con la cariola. La procedura va spiegata perchè non è intuitiva. Inizialmente avevo provato con il soffiatore ma non funziona bene. Il soffiatore sposta le foglie in direzioni talvolta imprevedibili e non sempre volute. Inoltre quando le foglie sono bagnate dalla rugiata, tendono a rimanere impigliate nell’erba. Quando una foglia rimane impigliata nell’erba mi innervosisco. Mi avvicino con il soffiatore e punto la bocca del tubo a pochi centimetri dalla foglia che però oppone una tenace resistenza e talvolta proprio non si sposta dalla sua posizione. Allora generalmente provo a prenderla a calci. Ma il tentativo non sempre riesce; a volte si insinua ancor più nel tappeto erboso, oppure rimane incollata alla scarpa costringendoni a camminare trascinando un piede. Allora diventa una cosa tra me e quella foglia. Poso il soffiatore per avere le mani libere, prendere la foglia ed accartocciarla perchè così facendo perde la sua risolutezza e diventa più soffiabile. Ma il soffiatore si spegne. Quando il soffiatore si spegne durante l’uso, per motivi a me sconosciuti non riparte. La foglia semi-accartocciata è sempre li che mi guarda, io provo inutilmente a mettere in moto il bastardo tirando la corda della messa in moto senza sosta, ansimando e valutando se non sia il caso di bruciare la foglia, così impara. Ecco perchè uso il rastrello.

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Foliage, secondo commento banale.

Da quando abbiamo casa a Basaluzzo, in questa stagione siamo sempre altrove, per esempio a vedere la maratona ed Halloween a New York. Invece nel 2020 siamo nella campagna e tutto sommato non si sta male. La mattina c’è un nebbione, poi verso le 12 spunta il sole e di sera ci sono questi tramonti.

Ma l’evento più significativo di oggi è il montaggio di 4 (quattro) lampade a led a batteria solare sui due lati lunghi del molo. Una cineseria venduta in comode confezioni da 4 unità.

Sono configurabili in 4 modalità. Sempre acceso di notte, acceso che aumenta se vede del movimento, spento senza un motivo, acceso quanto cazzo vuole lui. Ho provato a mettere le quattro nella stessa situazione, infatti se ne accende solo una. Dovrei uscire e riconfigurarle, ma è buio e fa fresco, ci devo pensare.

Oggi Miriam mi ha tagliato i capelli. E’ la quarta volta dall’inizio della epidemia. Sembro uno degli Spandau Ballet, da una parte sono ben più corti che dall’altra. Ho avuto paura solo quando ha impugnato le forbici per tagliarmi i peli che crescono sul padiglione delle mie orecchie. Rideva e quando ride non controlla bene i movimenti ed ho temuto per le mie orecchie. Miriam si scusa del risultato scarsamente omogeneo ma a me frega meno di un picocazzo, ho altro a cui pensare piuttosto che alla mia pettinatura. Sono bello ed irresistibile comunque.

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Foscam.

Questa è la prima immagine che sono riuscito a far caricare sul server dalla nuova webcam cinesissima che potrebbe essere impiegata nella eventuale futura installazione. La qualità dell’immagine è buona, direi, considerando che ci sono i due vetri della finestra in mezzo che sono lerci ed al momento della foto, bagnati dalla pioggia. L’obiettivo è fisso ed è abbastanza ampio, però non eccessivamente fish-eye. Il Software che la gestisce non sembra però così ben fatto come quello della Mobotix. O meglio, non consente di caricare foto con la flessibilità e con le particolarità che la Mobotix permette. Ho scritto al servizio di assistenza, spero che mi risponda e che mi trovi una soluzione, sono leggermente orientato ad uno scetticismo misurato, devo solo aspettare.

Dai, però è carina; nelle foto sul sito e su Amazon sembra molto più grossa e sgraziata di quello che è. E’ possibile che gli studi di mercato abbiano suggerito di farla sembrare più grossa perchè così attira un certo numero di clienti incerti che si identificano con tutto quanto è grosso, duro e rigido. Un po’ come chi acquista una autovettura grande perchè inconsciamente emula il suo pene (in realtà di dimensioni modeste). O il pene in generale, ecco.

Amici Americani, non mi eleggete di nuovo Trump. Non entro nel merito delle polemiche e di cosa si pensa potrà succedere se vince uno o l’altro, è una questione molto complicata, ma per favore, altri quattro anni di quel pagliaccio, davvero sarebbe terribile.

Update Foscam; quando la webcam va in modalità notturna, attiva gli ultrarossi, quei led invece di illuminare la zona esterna si riflettono sul vetro della finestra ed ecco il risultato.

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Seriously ?

La surreale comunicazione dell’amministrazione di condominio.

Che il 2020 sarà ricordato per molti decenni è ormai un fatto consolidato. Tra poche ore inizieranno ad arrivare i dati delle elezioni USA, i supporters di Trump hanno detto che se Trump dovesse perdere potrebbero fare manifestazioni che in genere includono anche infiltrati che vanno in giro a rompere quello che trovano. A Genova ne sappiamo qualcosa. Che queste cose potessero succedere a New York mi sarebbe parso altamente improbabile fino a pochi mesi fa. OK, anche New York è abitata da esseri umani e le elezioni dopo mesi di epidemia sembra la ciliegia sopra la torta. E’ una notte da ricordare, sia per le elezioni che per quello che potrebbe succedere. Posso solo sperare che Biden vinca con un tale margine che Trump non possa appellarsi a presunte truffe agitando così ulteriormente i suoi supporters. Incrocio le dita.

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Bianca.

Da questa mattina la webcam sulla Pozzanghera offre una immagine bianca. Mi sembra anche con una nuance azzurrina. Trasmette regolarmente immagini come questa, però non è raggiungibile da remoto.

Potrebbe essersi fulminato il sensore. Oppure si è svalvolato il software a la webcam ha bisogno di un reset. La webcam fa un reset tutte le mattine verso le 3 (non ne sono sicuro). Il metodo spegni-accendi, quello che a volte risolve, arriverà se va bene giovedì o venerdì. Il rivenditore dice che nel caso il reset non sistemi la situazione, potrebbe essere in garanzia, bisogna che io la spedisca a lui e lui la spedisce in Germania dove la tengono per qualche settimana. Dove la volta scorsa mi dissero che la webcam era kaputt e la garanzia era scaduta.

Ed ora… nera.

Questa sera invece la foto è nera. In effetti è notte ed è giusto che sia così, si intravede anche la lucina sul moletto, dunque sembra che il funzionamento sia regolare. In più sono riuscito ad accedere da remoto, mistero. O si è resettata da sola per volere divino, oppure è un complotto dei sionisti-palestinesi che sono invidiosi della Pozzanghera. Oppure il sensore è davvero partito e sopra una certa quantità di luce va in palla e la foto viene fuori talmente sovraesposta da diventare bianca, di sera invece torna normale. Invento.

E visto che sono nato al primo dolore, ho approfittato del guasto per ordinare su Amazon una webcam low-cost assolutamente cinese che costa meno della metà della metà di una Mobotix. Pare che svolga tutte le funzioni che mi servono, ma ho letto il manuale e non sono sicuro che faccia tutte le cose che spero. Se non dovesse funzionare come vorrei, la posso impiegare in situazione alternative. Metterla in bagno e mandare Miriam Live, ne sarebbe felice.

Questa è la cineseria che ho ordinato e che dovrebbe arrivare entro 24 ore. Il manuale contiene alcuni errori ortografici tipici dei manuali delle cineserie. Eppure non vado in un ristorante cinese da Febbraio e mi manca. Mi manca anche il sushi, i noodles. Oggi ho visto un servizio sulla gente che in metropolitana a New York si veste da Halloween. Deprimente; metro mezza vuota e pochissimi travestiti.

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Il foliage 2020.

Non è bello come quello del New England o di Central Park, ma insomma anche qui un po’ di colori autunnali ci allietano la vista. Le mattine ed i tramonti in particolar modo di questi tempi a Basaluzzo sono un trionfo dei gialli, rossi ed arancioni. Io faccio foto che vengono delle somme cagate e devo correggere luminosità, saturazione e temperatura della foto per farla assomigliare a quello che c’era veramente in quel momento.

Da destra; un Platano che inizia ad ingiallire, un Tiglio ingiallito medio, un Carpino con una minima quantità di foglie gialle, due Tigli con metà delle foglie cadute e le altre gialle. Dietro si intravedono 3 Tigli verdi, come sfondo querce ancora sul verde. Occhieggia il Cedro Piemontese sulla destra dietro il Platano. Il Cedro è l’unico albero che era sul piano prima che arrivasse la mia forma maniacale.

Carpino, Acero Campestre, il Platano di prima. Dell’Acero si vedono – un po’ meglio di altri tentativi di foto maldestre – le foglie verdi esterne e quelle gialle interne.

La panchina zen al sorgere del sole con lieve nebbia. Non sono i colori veri, sono un maldestro tentativo di rendere l’idea. Sembra quasi una foto del 1900 ingiallita dal tempo.

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Un Acero Campestre. Le foglie iniziano ad ingiallire nel centro della chioma, vicino al fusto, mentre quelle esterne sono ancora verdissime. L’effetto è molto suggestivo, ma in questa foto si vede appena.

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I Tigli declinano ogni condizione stagionale; quello a destra è verde quasi come a Luglio, quello a sinistra ha iniziato lentamente a cambiare colore, poche le foglie coinvolte. I due in mezzo sono invece pienamente autunnali, uno di più ed uno di meno. Cosa causi questa differenza non lo so; chissà se magari cercando in un forum per appassionati riesco a trovare una risposta soddisfacente.

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Della serie “Si ma, Sticazzi ?”

Sebbene le mie esperienze di viaggiatore siano ormai tra le meno interessanti e le più laconiche reperibili nell’intero panorama umano, metto qui alcune foto di una gita odierna che dista minuti 35 di auto da Basaluzzo. Pensavo di esserci già stato, ho anche una vecchissima foto che mi ritrae con la moto vicino ad un lago. Ma non era il lago di oggi. I luoghi sono ameni e si prestano a lunghe gite anche in bicicletta (rigorosamente a pedalata super assistita).

I laghi di Lavagnina; sono pieni a tappo, l’acqua è leggermente torbida perchè evidentemente le ultime piogge intense hanno portato con se terra e detriti. L’ultima foto dice tante cose, per esempio che il 2020 ce lo ricorderemo finchè viviamo. Km 8,6 percorsi, temperature settembrine.

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