La scorsa primavera il 100% dei bossi presenti nella tenuta, ossia una piantina stentata, era stata attaccata da ragnetti o non so quali animaletti che ne avevano azzerato il fogliame.
A più riprese mi ero ripromesso di togliere la pianta seccata, me ne sono sempre dimenticato. Adesso però ho scoperto che il bosso è pieno di foglioline nuove, insomma è vivo e vegeto.
Sono combattuto se tagliare o meno i rami più bassi della Q5, quelli che sfiorano il terreno, con lo scopo di dare più aria sotto le fronde e stimolare la crescita nelle parti più alte della pianta. E non sapendo quale sia la cosa migliore da fare, avrei bisogno di un esperto in alberi che mi consigliasse.
L’inutile processo di approntamento dell nuova webcam è in corso di esecuzione. Non so ancora se e dove la metterò, ma intanto preparo le pagine necessarie per mostrare le immagini.
Questo è quanto in questo momento la webcam riprende. La griglia e la zanzariera non aiutano, però le pagine stanno venendo su bene. La home page di bascam.it riporta queste informazioni ed un avvertimento.
Questo sito web serve come target per le immagini delle webcam di stefanome.it riferibili a Basaluzzo e trasmesse via FTP. Per il resto non serve assolutamente a niente. In realtà, in questo preciso istante una routine java senza che voi lo sappiate sta copiando tutti i file del vostro computer o mobile device. Terminato l’upload, probabilmente 2 o 3 secondi fa, ha iniziato a fare il download di un virus e prima che voi abbiate chiuso il browser, si sarà autoinstallato ed iniziarà a modificare i vostri file eseguibili e ben presto il vostro monitor si oscurerà e voi comincerete a sentire nausea. Sono gli effetti dei microimpulsi elettrici che questo virus trasmette ai vostri centri nervosi tramite i vostri occhi. E’ un sistema di condizionamento psicologico studiato dalla CIA che è stato mantenuto segreto per molti anni, noi lo abbiamo rubato ed installato su questa pagina web. Mentre state leggendo queste righe sentite caldo, avete delle visioni, udite delle voci. E’ il vostro incoscio che vi parla. Sta dicendo che è giunto il momento che la smettiate di leggere queste cazzate e vi dedichiate a qualcosa di costruttivo, come studiare il congiuntivo, declinare qualche verbo irregolare.
Questa pagina risale al 20 Dicembre 2020, in pieno COVID, avevo delle idee confuse ma intanto mettevo le mani avanti.
Ogni tanto una canzonetta colpisce qualche banco neuronale deputato a non so che cosa e devo ascoltarla a ripetizione. Questa è l’ultima in ordine di tempo. Il suo effetto durerà qualche giorno e poi se ne andrà come una febbre influenzale. Ma per il momento… volume a tavoletta.
Porto il furgone a fare la revisione dalla Nissan di Alessandria. Mi accolgono annichiliti perchè sono senza Internet. Non possono fare nulla, accettazione, schede clienti, nulla. Poi arriva un responsabile con qualche anno di più dei ragazzi alle scrivanie ed allora viene compilato un foglio A4 bianco con il mio nome, targa. Punto.
Mi viene data una macchina “di cortesia” che poi costa €35, insomma “son gentile son cortese ma pagatemi le spese“.
La vettura che mi viene data mi dice se supero il limite di velocità, mi corregge se mi sposto troppo dalla mia carreggiata, se provo ad andare contromano si mette a vibrare e rallenta vistosamente. Le strade sono vuote, provo a simulare la guida da ubriaco e l’auto impazzisce, suona, frena, mi manovra il volante, insomma sembrerebbe che sia lei a decidere cosa fare.
Il computer di bordo mostra non la strada ma l’immagine del satellite, penso quella di Google. Devo dire che la funzione mi piace anche se è un veicolo di distrazione. Forse hanno tutti quei sistemi di guida proprio perchè i cretini come me finiscono in un fosso a furia di guardare il computer.
Dopo 15 km in mano all’intelligenza artificiale giapponese, arrivo al cancello di casa ed ecco cosa vedo.
Non mi aspettavo di vedere la Pozzanghera Fangosa Menada – Water reservoir in piena evidenza. Forse avrei potuto immaginare, la notorietà del luogo e la nota amenità e pace che vi si respira hanno fatto il giro del mondo.
Ignoranza & Scarsa Competenza.
La nuova webcam funziona, ma c’era qualcosa che non andava. Facendo il collegamento dei due cavi di rete nel modo corretto, la webcam non si collegava. Allora nelle more della mia disapprovazione, scocciatura e che cazzo, avevo invertito i cavi, ossia quelli che vanno dalla webcam al POE e quello che va dal POE al router. La webcam così funzionava anche se la lucina sul POE era rossa, in genere è verde. Però la webcam del cazzo funzionava solo con i cavi invertiti.
Problema; se provavo a togliere corrente al POE anche per un secondo, la webcam non connetteva più con il router e dovevo resettarla. Pensavo fosse la batteria di backup della webcam, rotta. E mi immaginavo la trafila infinita di provare a restituire la webcam presa su Amazon che poi ci mette anni a tornare ed intanto io invecchio e quando viene restituita sono talmente rincoglionito che cerco di farla funzionare come se fosse un tostapane.
Poi, tanto per provare, ho cambiato il POE. Ed ora funziona tutto. Insomma era il POE che funzionava in modo strano. Perchè questi cazzo di oggetti uno pensa che o funzionano o NON funzionano. Non che funzionato alla belin di cane, ossia si ma con i cablaggi invertiti ed a patto che non manchi per un secondo la corrente. Sono sicuro di aver già scritto queste cose, dev’essermi già successo; potrebbe essere uno dei tanti sotterfugi che i cinesi adottano per far impazzire noi occidentali ed infine conquistarci militarmente senza trovare alcuna resistenza perchè siamo tutti impegnati a cercar di far funzionare i loro cazzo di accessori elettronici.
I calabroni hanno costruito un nido di imprecisate dimensioni tra il tetto ed i muri, sotto le tegole, nelle fessure delle travi. Non si vedeva il favo, ma una serie di buchi utilizzati dagli insetti per entrare ed uscire. Credo che anche i calabroni partecipino attivamente all’equilibrio ecologico del pianeta. Tuttavia se fanno un nido nel mio tetto e mi ronzano intorno di giorno e di notte, entrano in casa e non posso avvicinarmi ai pochi alberi da frutto che ci sono, allora devo fare qualcosa.
Sarebbe bello che per liberarsene bastasse parlar loro con fare gentile e convincerli ad emigrare a distanza di sicurezza dalle mura domestiche. Purtroppo non esistono neppure sostanze assolutamente naturali, bio compatibil-ecologiche impatto zero no OGM ed amichevoli che, spruzzate nelle vicinanze, invoglierebbero gli insetti ad andar via. Scoreggia di mucca con influenza gastrointestinale? Un disco a caso di Sanremo suonato a tutto volume per tutta la notte davanti al nido?
Ed allora si ricorre alla brutal chimica industriale, bisogna sterminarli con un veleno. Sono tremendamente dispiaciuto della scarsa eco-compatibilità del prodotto usato, non ci sono alternative che mi assolvano dall’accusa di essere contrario alla natura ed allo stesso tempo, malvagio, sterminatore di innocenti creature, cattivo dentro.
Io devo, prima o poi, salire sul palo per cambiare l’orientamento della webcam. Il palo è fallato e benchè sia stato fatto un intervento di consolidamento, non sono certo che il palo, con il mio peso, non ceda di botto schiantandosi al suolo con me ad esso legato come un salame. Per arrivare al nido c’è stato bisogno di noleggiare un camioncino dotato di cestello, che potrei utilizzare per salire sul palo. Ci devo riflettere.
Ed ora per la serie “ma che cazzo succede”; Ma Che Cazzo Succede?
Il caotico angolo cottura della rete durante la sperimentazione della “basa8”
Se si vuole modificare l’inquadratura della webcam, bisogna avere la facoltà di vedere il risultato dello spostamento. Perchè non si può spostare così, a caso e poi sperare che l’inquadratura sia corretta da subito, sia in altezza che in orizzontale e che non sia ruotata che mostra un paesaggio storto. Non posso certo salire sul palo, muovere la webcam, scendere dal palo, entrare in casa, guardare il laptop, risalire sul palo e ripetere ad libitum.
Ma intanto, preso da sacro furore, ho preso la webcam di riserva, quella che tenevo per fare un certo lavoro che ho procastinato a data da destinarsi. Ho collegato la webcam che avevo precedentemente configurato ma non ricordavo la password, neppure ricordavo se e dove avevo salvato la password. Perchè ho sempre più dei cluster neuronali che restano isolati dal resto del sistema.
Ho resettato la webcam e poi ho rifatto la procedura di prima accensione. Dieci volte perchè facevo non so quale errore cretino e la webcam scompariva alla vista del router.
Volevo attivare la APP che permette al mio telefono di collegarsi alla webcam. L’idea è che io mi porto il cellulare sul palo così in tempo reale vedo come ho spostato la webcam. Ma non ci sono riuscito.
Ho poi provato a copiare la configurazione di una webcam esistente in quella nuova. Ma non ci sono riuscito. Volevo aggiornare il firmware scaricato dal sito della casa madre della webcam. E non ci sono riuscito.
Ho nel frattempo scoperto che la webcam sul palo ha modificato le scritte sovraimposte sulla immagine.
Da così:
A così:
Non ho fatto nulla, giuro. Lo ha fatto da sola, al posto di quello che avevo scritto io mesi addietro, ha messo il modello ed il numero di matrice della webcam. Ma chi cazzo glielo ha detto? Quella serie di numeri fa molto Star Trek ma io preferisco la mia versione.
Comunque, alla fine salirò sul palo e mi farò assistere da Miriam sull’inquadratura, perchè lei sarà sul laptop in casa, collegata telefonicamente con me sul palo. Poi mi farò assistere da quelli dell’ambulanza nel caso il palo cedesse ed io mi schiantassi a terra.
Nota di colore.
Questa notte ho di nuovo picchiato Miriam. Avevo un rompipalle dietro di me che mi minacciava. Nel sogno mi sono voltato e gli ho dato uno sganassone. O meglio, l’ho dato a Miriam che si è svegliata ed ha piagnucolato per circa mezzo minuto “mi hai fatto male”. Ma forse dormiva anche lei e la cosa è finita li.
E poi una nota di speranza.
Come dovrebbe essere noto al mondo, percorro spesso Corso Italia dal lido fino alla Foce per andare in ufficio, mattina e pomeriggio per tornare. Corso Italia è mantenuto ai limiti del decoro ma oggi per la seconda volta ho visto la pulizia della passeggiata con idropulitrice. Cooperativa Il Rastrello. La prima volta qualche anno fa era l’AMIU. La persona che aveva il compito di pulire teneva la pistola puntata verso l’alto. Aveva l’espressione del sindacalista assente per malattia. Invece oggi l’addetto puntava la pistola verso il suolo. La sua azione poteva essere migliorata, ma rispetto a sparare alle allodole è un concreto passo avanti. E poi questa; incrocio Corso Marconi con via Rimassa. In genere molti automobilisti non riescono a mettere insieme i neuroni necessari per capire che se impegnano l’incrocio con auto ferme dal lato opposto, quando il semaforo diventa rosso sono bloccati nel centro del crocevia ed il traffico si blocca in tutti i sensi. Oggi c’era una simpatica vigilessa che sopperiva allo scarso QI dei genovesi bloccando le auto prima che si precipitassero a bloccare l’incrocio. Con una aggiunta per me sorprendente; faceva comunque passare le moto che non avrebbero bloccato l’incrocio. Motociclisti increduli quando venivano invitati a procedere senza fermarsi. Alcuni ringraziavano con gli occhi lucidi. Anche io ero commosso. Da una parte c’è Putin, dall’altra c’è Trump, noi abbiamo una sindachessa molto graziosa, speriamo bene.
I modelli vedono scenari discretamente diversi per un previsto passaggio dopo circa 36 ore. Da zero fino a 48 ore in genere è una previsione che viene fuori quasi uguale per tutti. Mi salvo questo collage per ricordarmi che i modelli di previsione sono il risultato di studi fatti da enti diversi, algoritmi e hardware diversi, previsori diversi ed infine pubblicati in orari diversi e con validità diverse. Dunque, come in questo caso, può capitare che il risultato non è lo stesso a seconda del modello ed allora per l’utente c’è incertezza. E’ quando ARPAL non sa se dare o meno una allerta ed i bovini cittadini si lamentano comunque vada “perchè non ci azzeccano mai“. Quanto siete idioti; fate voi le previsione quando i modelli devono elaborare una situazione che può cambiare radicalmente in 6 ore.
Evito accuratamente di parlare di cose che riguardano la politica, le persone che vengono elette, i loro programmi.
E’ inutile, dannoso per la salute (la mia) e porta inevitabilmente a farmi sfoggiare nichilismo, rassegnazione, menefreghismo quando giungo a conclusioni perlopiù affrettate sul destino gramo di Genova, della Liguria, dell’Italia, dell’Europa, del mondo occidentale, del pianeta ed estendendo il concetto, della maggior parte del Sistema Solare.
Tuttavia non posso trattenermi dal mettere qui questa fotografia di due personaggi ben noti del mondo politico genovese e ligure. Sono le due più alte cariche che ci possiamo permettere in Liguria, presidente della regione e sindaco di Genova.
E mi soffermo sul sindaco di Genova; tieni presente le decine di migliaia e forse centinaia di migliaia di teste di cazzo che qui abitano. Ieri sera rientrando a casa non ho potuto fare a meno di notare la spazzatura abbandonata per strada dai miei concittadini.
Il sindaco, per farsi eleggere si è fatta sostenere ANCHE da una masnada di ignobili idioti, incapaci, ladri. Non so cosa abbia fatto in questi primi mesi di mandato, ma comunque non posso che augurarle di riuscire a fare qualcosa di buono per la città.
Se poi, e mi rivolgo al barbuto regionale, si riuscisse ad accorciare i tempi per una mammografia, ossia aumentare le probabilità di sopravvivenza ad una donna con un cancro al seno in formazione, sarebbe o no una bella cosa?
E per finire una annotazione superficiale che è anche lo spunto per scrivere questa serie di inutili scemate; abbiamo un sindaco gnocca, ma gnocca per davvero. La sinistra continua a mostrare la falce e martello con vanto, ma almeno ultimamente a Genova ha dei rappresentanti ben vestiti.
Questa nave tutta illuminata alla fonda di fronte a Corso Italia si chiama Teliri, batte bandiera italiana ed è una posacavi. Non so cosa cazzo scrivere in questa afosa serata nella quale per motivi incidentali sono a Genova. Sono certo che molti concittadini penseranno che questa è una nave spia mandata dei poteri forti. La nave svolge attività segrete che pochi conoscono e non è un caso che sia ferma davanti a Genova.
Dopo le meravigliose piogge dei giorni scorsi, il pratone si è rinverdito. Il cerchio incolto risalta di più se l’erba intorno diventa verde. Ho studiato regioneria con discreti risultati per arrivare a questa conclusione. In questa immagine si vede altresì la parte superiore del castagno messo a dimora qualche mese fa.
Ho iniziato a leggere l’ennesimo libro sugli alberi, finito il quale avrò accresciuto la mia conoscenza la materia di alberi in misura del consueto picocazzo, raggiungendo così un livello complessivo di apprendimento pari a 1Pc+