Bon feste un lino.

Dovrebbe essere una spina multipla USB che ha problemi esistenziali, lampeggia. Domani devo verificare se siamo in zona rossa o arancione o marrone con pinoli e se di conseguenza i negozi che vendono articoli di elettronica sono aperti oppure no oppure sono aperti nei minuti pari se la data è pari altrimenti nei minuti dispari se la data è dispari.

Meno 3 gradi, domattina sarà tutto ghiacciato.

Temperatura crollata quando il sole è tramontato con il cielo sereno, la emissione dell’infrarosso assolve al proprio compito che consente al pianeta di non surriscaldarsi. Per ora.

Serata di luna piena. Mi sfiora l’idea di uscire e fare foto alla luna che riflette sulla neve, Tutto sommato però ritengo sia un’idea veramente malsana, fanculo.

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Seconda terribile slavina di foto.

Basaluzzo, 28 Dicembre 2020; 17 centimetri di neve abbastanza asciutta, molto coreografica e con pochi danni alle piante. Segue una slavina di foto, perchè l’occasione era ghiotta. Non metto alcun commento del cazzo, tutte le foto hanno un significato quasi nullo e dunque non c’è alcunchè da aggiungere alla mediocrità delle singole immagini.

Solo una nota sulla foto dove si vede Miriam trafficare intorno al cartello “Buone Feste Un Belino”. Stava parlando con una amica al telefono. L’amica aveva appena visto la foto della webcam e le ha chiesto di rimuovere la neve in modo che la scritta fosse completamente visibile.

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Brina.

Neve.

Vediamo cosa succede. Si potrebbe preannunciare un forte accumulo di fotografie della neve, ma la diagnosi è ancora incerta.

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Appennini.

Sono capace pure io a far foto ad effetto usando un teleobiettivo. Poi il prato verde e la neve in lontananza sono elementi grazie ai quali si riescono a far foto anche in stato etilico avanzato.

Il Tobbio, 1.092 metri, in cima c’è un quadratino nero che corrisponde ad una chiesetta diroccata, neppure tanto piccola. Si riconosce bene, sono stato in cima, anche se di tutta la gita ricordo soprattutto quando siamo rientrati nel bosco a Voltaggio. Davvero, si vede che ero stanco. Probabilmente ci sono salito anche con la moto da Trial, due glaciazioni fa.

A Sinistra il Giarolo, poi una cresta che termina con il Cosfrone (1.667) e l’Ebro (1.700). Sinceramente, non ho davvero idea di che cazzo di monti siano, ma ho un riscontro grazie al sito tedesco che genera panorami. Ritengo di aver buone probabilità di averli individuati.

E’ il giorno dopo Natale, una giornata tiepida di sole. Ne abbiamo approfittato per una passeggiata campestre. Su precise indicazioni di Miriam, ho appena acquistato su Amazon delle fasce di gomma che Miriam usa quando fa ginnastica. Nella figura c’è la solita gnocca che mostra come funziona. Naturalmente la gnocca, una ventina di anni di età, avrebbe bisogno di tutto fuorchè rompersi i maroni facendo ginnastica per rinforzare chissà quale muscolo. Intanto sorseggio un the, Miriam una tisana drenante. Le piace molto anche con una spruzzata di salsa di soia, di cui lei non è al corrente. Evidentemente quella robaccia che beve è talmente cattiva che la soia non si sente. La prossima volta provo con il curry.

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Sono due.

Ieri sera ho impostato la macchina per fare filmati. I gatti sono due, tigrati entrambi. Quello più piccolo a sinistra nella foto è molto guardingo, mentre mangiava è scappato un paio di volte perchè probabilmente ha sentito rumori. Quello di destra invece è più tranquillo, ha lungamente annusato la ciotola perchè ha sentito l’odore del primo, poi ha mangiato.

Quello grosso mi pare sia un maschio castrato, per un attimo si è visto di schiena in posizione alzata e così mi è parso. Entrambi mangiano con la coda che si allunga ma rimane sollevata dal suolo di un paio di centimetri, lo faceva anche la mia gatta. Sto pensando di fare un video composto da spezzoni di quelli ripresi stanotte e metterlo su YouTube per la felicità del pianeta.

A Basaluzzo piove, c’è un po’ di vento da Nord-qualcosa, sono 5 gradi, buon Natale. Scegliere un simbolo di gioia e felicità a caso tra quelli qui di sotto riportati. Ritagliatelo ed incollatevelo dove preferite.

Un paio di informazioni essenziali; ho messo in funzione il pozzo. In 26 minuti ha prodotto 517 litri di acqua, considerando le 4 pompate che da in 24 ore vengono fuori quei 2000 litri/giorno che rappresentano il massimo per il pozzo.

Piove moderatamente, anzi a tratti cade neve bagnata. Nel mio pluviometro pochi minuti fa c’erano 20 millimetri. Vento da nord, la temperatura in poche ore è scesa da 6 a 1.6° qui nei sobborghi. ARPA fornisce dati diversi, 10 millimetri e 4.5°. Ho dovuto rinforzare gli ormeggi all’alberello di Natale, trovato rovesciato le cui palle sono rotolate in giro, e la scritta perchè il vento ha raffiche sostenute.

Ecco, adesso la neve ha iniziato ad attecchire e rischio di intasare il mondo di foto, tutte simili e mediocri come da tradizione. Mi fermo qui.

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Visitatori notturni.

Avevo notato le impronte di un gatto. Allora ho messo una ciotola con dei croccantini ed una macchinetta fotografica ad infrarossi. Eccolo; un tigrato, probabilmente grigio.

E’ probabilmente un gatto da casa, sembra bello grassoccio, sano, il pelo ben tenuto. Qualche giorno fa avevo trovato le sue impronte sul parabrezza del furgone, credo sia un visitatore abituale. Ho un vicino che ha cani e gatti, ma a distanza di gatto ho almeno altre cinque cascine. Il mio primo istinto sarebbe di dargli croccantini ad oltranza, oltre a salmone, carne, pollo, pesce. Ma non è una buona idea; potrebbe avere bisogno, per esempio, di una dieta per sciogliere i calcoli, diversi gatti ne soffrono.

Potrei dargli croccantini per gatti delicati, ma se si abitua e poi non ci siamo ? Ci rimarrebbe molto male e potrebbe soffrire di depressione. Ovviamente ho preso in considerazione la possibilità di aspettarlo per fraternizzare; si è presentato alle 18:20, alle 23:30 ed alle 4:20. Non che aspettarlo sveglio al buio, al freddo di notte a Dicembre sia una idea fantastica, e poi i gatti sono stronzissimi e se mi vede probabilmente capirebbe le mie intenzioni e non si farebbe vedere apposta. Anzi potrebbe chiamare degli amici per venire a vedere senza essere visti quel cretino che passa la notte su una sedia al buio. Potrei diventare un Meme per la comunità di gatti dei comuni limitrofi. E se mi viene una banale bronchite e mi ammalo in tempi di epidemia da COVID, Miriam mi chiude in uno sgabuzzino in quarantena fino a Giugno. Ci devo pensare. Potrei mettere una trappola a gabbia, catturarlo e poi diventare suo amico o finire al pronto soccorso per farmi medicare dopo che lo faccio uscire dalla gabbia. Poi però io adoro i gatti e mi affeziono a queste bestiacce. Meglio soprassedere.

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Metto qui questa mappa senza crederci.

Gli accumuli con questa mappa si vedono ma sono davvero una indicazione di massima, specialmente se considero che siamo a -144 ore. Comunque, vale la pena annotarsi che dalle nostre parti, Ligura e Basso Piemonte, Ovadese, Novese e Tortonese, siamo intorno agli 80 centimetri di neve. Tanto per dire.

Aggiornamento anti-vigilia.

Questa roba qui sopra ricorda il 27 Dicembre 1996, sono andato a vedere le mappe di allora. Fu una nevicata storica. Il modello ovviamente ha modificato lo scenario in termini di precipitazioni, adesso sembrerebbe che la nevicata anticipi di circa 12 ore, poi però resta il freddo, arriverebbe un secondo fronte e poi una ritornante da est, insomma una bella goccia fredda che sul Mediterraneo può scombinare molto il tempo ma è difficilissimo prevedere le precipitazioni.

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Sole Vs. notte.

Lo script che Andrea Alici mi ha fornito, serve a prendere i dati della durata del giorno e della notte e stabilire quanto sole abbiamo perso o guadagnato dall’ultimo solstizio e quanto ancora ne resta da perdere o guadagnare rispetto al prossimo. Per ogni giorno del calendario.

E’ la fotografia giornaliera del pendolo che va avanti e indietro da 4.5 miliardi di anni, prendo i dati on line e poi devo elaborarli e trasferirli su un data base sul server. Al resto pensa lo script. E’ parte della mia forma maniacale & compulsiva di sapere in qualsiasi momento a che punto del pendolo siamo.

Lo avevo fatto per la prima volta lo scorso Ottobre, facendo una fatica boia ma c’era Andrea che mi aiutava on line ed al telefono, dunque alla fine il sistema aveva funzionato. Andrea dopo il tutorial aveva dovuto fare un ciclo di terapia farmacologica per curare lo stress che gli avevo causato non capendo un picocazzo di quello che lui mi diceva e che dovevo fare.

Allo scoccare del 21 Dicembre, il meccanismo si è fermato perchè la tabella dei dati prevede un semestre, quello estate-autunno e quello inverno-primavera. Ho pertanto dovuto cancellare la tabella esistente e riempirla con i dati che vanno dal 22 Dicembre al 21 Giugno prossimo.

Sticazzi premesso, ho salvato la stampa dello script perchè gioisco per essere riuscito a rifare tutto il processo di raccolta, elaborazione e trasmissione dati sul server. Ho impegato qualche ora di errori, nuovi tentativi, altri errori e successivi tentativi.

20 Dicembre; tutto procede regolarmente.

Genova; oggi è il 20 dicembre 2020.
Il sole dura 8 h. 50 min. 23 sec.
7 sec. in meno rispetto a ieri.
Dall’ultimo solstizio, il sole dura 6 h. 41 min. 57 sec. in meno.
Rispetto al prossimo solstizio, il sole dura 2 sec. in più.
Percentuale 99,5%

Basaluzzo; oggi è il 20 dicembre 2020.
Il sole dura 8 h. 47 min. 45 sec.
7 sec. in meno rispetto a ieri.
Dall’ultimo solstizio, il sole dura 6 h. 47 min. 25 sec. in meno.
Rispetto al prossimo solstizio, il sole dura 2 sec. in più.
Percentuale 99,5%

21 Dicembre, solstizio invernale, la dicitura della quinta riga suona strana ma in effetti la durata del giorno dura ZERO rispetto al solstizio invernale. E siamo arrivati al 100% della durata della notte rispetto al guadagno del semestre. Il pendolo per un istante è fermo.

Genova; oggi è il 21 dicembre 2020.
Il sole dura 8 h. 50 min. 21 sec.
2 sec. in meno rispetto a ieri.
Dall’ultimo solstizio, il sole dura 6 h. 41 min. 59 sec. in meno.
Rispetto al prossimo solstizio, il sole dura in più.
Percentuale 100,0%

Basaluzzo; oggi è il 21 dicembre 2020.
Il sole dura 8 h. 47 min. 43 sec.
2 sec. in meno rispetto a ieri.
Dall’ultimo solstizio, il sole dura 6 h. 47 min. 27 sec. in meno.
Rispetto al prossimo solstizio, il sole dura in più.
Percentuale 100,0%

22 Dicembre prime ore del mattino; oddio non ho ancora aggiornato la tabella che non contiene riferimenti per il 22 Dicembre e per i giorni a seguire. Panico. Andrea non lo sa, ma sta correndo il rischio di ricevere una mia telefonata.

Genova; oggi è il 0 .
Il sole dura
in meno rispetto a ieri.
Dall’ultimo solstizio, il sole dura in meno.
Rispetto al prossimo solstizio, il sole dura in più.
Percentuale

Basaluzzo; oggi è il 0 .
Il sole dura
in meno rispetto a ieri.
Dall’ultimo solstizio, il sole dura in meno.
Rispetto al prossimo solstizio, il sole dura in più.
Percentuale

22 Dicembre dopo gli aggiornamenti. Non so bene se guidato da una forza celeste o se sta per crollare l’intera dorsale euro-atlantica, ma apparentemente gli aggiornamenti funzionano regolarmente. Ho cambiato l’etichetta della percentuale. L’ho chiamata “disagio” in quanto in effetti rappresenta la percentuale di disagio fisico ed emotivo che a me comporta l’avvicinarsi della stagione estiva, il culmine (100%) verrà raggiunto il 21 Giugno 2021. Se sarò ancora vivo, naturalmente.

Genova; oggi è il 22 dicembre 2020.
Il sole dura 8 h. 50 min. 24 sec.
2 sec. in più rispetto a ieri.
Dall’ultimo solstizio, il sole dura 2 sec. in più.
Rispetto al prossimo solstizio, il sole dura 6 h. 41 min. 57 sec. in meno.
Disagio 0,55%

Basaluzzo; oggi è il 22 dicembre 2020.
Il sole dura 8 h. 47 min. 45 sec.
4 sec. in più rispetto a ieri.
Dall’ultimo solstizio, il sole dura 4 sec. in più.
Rispetto al prossimo solstizio, il sole dura 6 h. 47 min. 26 sec. in meno.
Disagio 0,55%

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Uccellini.

Durante queste giornate basaluzzesi ci sono diverse attività che si possono fare; una di queste consisite nel lamentarsi, e si può utilizzare per tre argomenti.

  • a) per il tempo
  • b) per il COVID
  • c) per il governo

In alternativa, si possono scattare foto ai visitatori delle mangiatoie.

Picchio Rosso. Foto identica ad una postata qualche giorno fa. Probabilmente è lo stesso esemplare.
In basso a sinistra una Cinciallegra o qualcosa che comincia con Cincia. In alto a destra non lo so, chiedo al Consulente Biologico.
Questa è decisamente una Cincia-qualcosa.
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Dunque.

Ora che abbiamo le idee perfettamente confuse sulle disposizioni di legge in merito a chi dove e come ci si può spostare nel periodo natalizio, mia suocera mia moglie ed il sottoscritto siamo installati a Basaluzzo sine die. Il clima è tipicamente invernale, piove, foschia, freddo. Molto meglio così che quelle interminabili, sterili giornate di alta pressione sul Mediterraneo centrale che qui vogliono dire nebbia 24 ore al giorno.

I dispensatori di semi sono pieni e c’è un viavai di Cinciallegre, Picchi e Ghiandaie, ma non solo. Ho sottoposto all’attenzione del Cons. Bio alcune brutte foto di pennuti che girano intorno ai semi di girasole, non sapendo di che anno e modello fossero.

Una Cinciarella.
Un Fringuello maschio.
Una Cinciabigia.

Ogni tanto faccio il periplo della Pozzanghera per vedere se è tutto in ordine. Mi porto dietro le cesoie e taglio qualche piccolo ramo che cresce storto. Forse riusciremo a vedere una coppia di cugini, anche loro esodati dalla città in un comune qui vicino. Sono entrambi dotati di prova farmacologica che li rappresenta non affetti da COVID, fanno vita altrettanto isolata, hanno figli e nipoti ed in genere organizzano una ampia riunione natalizia con parenti acquisiti e bambini festosi, ma quest’anno vedranno solo un figlio, da solo e dietro presentazione di risultati di un tampone. Allora stiamo meditando se vederci. Non so se la Legge lo consente, non so se siamo in zona rossa, gialla o cremisi. Non abbiamo ancora finalizzato la decisione in quanto quelli potenzialmente pericolosi siamo noi, bisogna che loro facciano un atto di fede nei nostri confronti. Io sono ragionevolmente sicuro di non avere il virus in corpo, alla stregua di mia moglie e di sua madre. Ma comprendo la loro eventuale titubanza, hanno entrambi anamnesi mediche che suggeriscono proprio di non fare cazzate. Bisogna anche vedere se le strade saranno sgombre, oppure se mettono le barricate o fanno brillare i ponti per impedire i passaggi tra comuni limitrofi. Potrebbero anche decidere di minare la provinciale Basaluzzo – Gavi, ma potrebbero non trovare un accordo su chi paga le mine. Come sempre, anche le migliori intenzioni si scontrano su banali dettagli economici. Ad ogni buon conto, nel caso in cui le strade fossero pattugliate da androidi armati, i nostri cugini potrebbero costruire una zattera e farsi portare dal Lemme, di notte senza luna con un GPS sarebbe facilissimo arrivare fin qui.

Non vorrei suonare blasfemo, ma saltare le due tradizionali riunioni familiari mi pesa poco. So che tutti coloro che avrei dovuto incontrare stanno ragionevolmente bene, questo 2020 è un anno particolare, bisogna farsene una ragione. E poi ho maturato una certa diffidenza per chi mi sta vicino e non indossa la mascherina, a parte mia moglie e sua madre. Non è diffidenza, a ben pensarci è un lieve, peloso disagio come se stessi facendo qualcosa di cattivo. Tu infetti me, io infetto te, o entrambe le cose. E’ inconscio, razionalmente mi rendo conto che è difficile che avvenga un contagio mortale , ma tant’è mi sto talmente abituando a stare da solo che trovarmi vicino ad una persona senza mascherina è come si accendesse una lucina in Sala Controllo. La vedo, non le do importanza, ma c’è.

Io credo che la qualità della politica nostrana sia molto bassa e c’è di che essere preoccupati. Per perdere tempo e non pensarci, seguo le vicende in USA ed ogni tanto conservo testimonianze di quanto accade colà, ecco un filmatino che circola da qualche giorno su WhatsApp (estratto da Comedy Central, non ho ancora trovato l’originale su YouTube, ma prima o poi viene fuori). Ogni tanto lo guardo e rido da solo.

Imma no gonna.
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