Come previsto, anche Miriam adesso è appestata. Insomma, abbiamo passato due anni di quasi totale isolamento, quasi senza muoverci dalle domestiche mura, abbiamo evitato la quasi totalità degli amici, abbiamo fatto tre dosi di vaccino, abbiamo aspettato che i contagi fossero scesi. Dopo mille titubanze e rinvii ci siamo decisi, abbiamo preso un volo aereo, siamo arrivati a New York. E ci siamo presi il COVID dopo una manciata di giorni senza neanche fiatare. Me lo sono preso al ristorante, a teatro, facendo la spesa al supermercato, vedendo amici ? E chi può dirlo. L’infezione ha un andamento ciclico, nel senso che ti sembra di stare meglio e poi nel giro di qualche minuto ti sembra di stare malissimo. Passate le prime 48 ore un po’ fastidiose, sembra un forte raffreddore ma prende a turno tutti i sistemi, da quello respiratorio a quello digerente, quello circolatorio. Ho le vampate come quelle che mi dicono essere gli effetti della manopausa, poi ho i brividi. Mangio qualcosa ed inizio a sudare. Poi mi vengono mani e piedi gelati, dura mezz’ora e poi passa. Mi viene mal di gola e mi si tappano le orecchie, mi cola il naso, poi finisce tutto improvvisamente come era arrivato.
Avremmo dovuto passare la Pasqua a casa di amici, ma uno dei figli il giorno della vigilia aveva la febbre ed è risultato positivo. Avevano invitato un po’ di persone, adesso hanno il classico frigorifero americano stracolmo e sono isolati in casa da soli.
Miriam mi ha detto che quando le ho mostrato le due notorie righette del test, prova inequivocabile che era positiva al COVID, si è sentita sollevata da un peso enorme. Invece di tentare di accoltellarmi, come ero sicuro che avrebbe fatto, si è rilassata, una liberazione. Dopo due anni di terrore di prendersi la pandamia del secolo, ora ce l’ha e si accorge che tutto sommato potrebbe anche sopravvivere, e magari sopravvivo anche io, dai.
Adesso dobbiamo posticipare il rientro, la cui data dipende dal quando saremo entrambi negativi. In teoria potremmo anche partire quando dovessimo stare bene. Non ci sono più controlli, tamponi, termometri. Potremmo strabattercene l’acciuga e partire lo stesso, ben sapendo di essere ancora contagiosi. O facendo finta di non saperlo, come sospetto stiano facendo in tanti. Tutto sommato però il posto dove siamo confinati non è male, si mangia bene e consegnano a casa qualsiasi cosa, il Parco è vicino e salute permettendo ci si può andare senza far del male a nessuno. Ieri c’erano 25 gradi. Questa mattina ce n’erano 5 con un vento boia, per il momento è meglio starsene a casa.
Nella mia testa sono scattati meccanismi che mi impediscono di assaporare il fatto di essere a New York. Forse era illusorio immaginare che dopo due anni di epidemia mi sarei sentito come normalmente mi sentivo a New York nell’era ANTE-COVID. Ho delle improvvise percezioni di dove sono, di essere qui, ma durano pochi istanti. Mi è successo mentre facevo la spesa al supermercato. Non è una circostanza che il grosso pubblico definirebbe eccitante, ma prendo quello che viene e quando viene.
Ma vaffanculo ? Si, e credo di meritarmelo. Sono spesso nella mia campana di vetro scuro e le cose mi scivolano lontane e finiscono dello scarico delle emozioni perdute.
Sono anche preoccupato di questa guerra tra Russia e Ucraina che qui si sente poco, ma per noi europei è un problema, nessuno sa che piega potrà prendere.
Poi c’è la perdurante siccità nel NW italiano, per il momento non se ne vede la fine e se continua così ci si prepara ad affrontare una estate micidiale per alberi e coltivazioni ed approvigionamenti di acqua in sofferenza.
Insomma, il mondo come lo conosco io è afflitto da problemi enormi ed io sono qui a New York e pretendo di non avere sensi di colpa, ansie, preoccupazioni ma anzi pretenderei di immergermi con la testa nella New York che conosco, che in parte è azzerata, riuscendoci tuttavia in misura solo marginale, sovrascritto da un odioso distacco.
modalita’ <MALUMORE & FASTIDIO> OFF
Per la serie Buone Notizie Forse, Qui il COVID è ancora rampante; il sindaco di New York, Eric Adams, è risultato positivo ma i neworkesi sono entrati nella modalità deny, o don’t give a shit ovvero pretendono di credere che il problema sia passato oppure non interessa occuparsene. I ristoranti – quelli non falliti – sono strapieni di gente urlante e quasi nessuno usa la mascherina. A teatro è obbligatoria e vogliono vedere una ID e la prova di vaccinazione. Io mostro la patente italiana ed il green pass europeo. Fanno finta di vederlo ma potrei mostrare qualunque cosa che sarebbe lo stesso. Fauci dice che in autunno potremmo di nuovo andare nel caos ma nessuno lo ascolta.
C sta per culo e T sta per tette.
Nel frattempo io sono leggermente positivo. Qualche brivido di febbre, qualche dolorino intestinale, ogni tanto mi cola il naso ma nulla di più. Sono chiuso in casa ed ho finito il cioccolato che si era comperato Miriam. La cui parola più gentile da quando ho fatto il test è untore, ma anche stronzo e bastardo ogni tanto vengono usati. Perchè è probabile che tra pochi giorni lo avrà anche lei. Fuori il tempo è magnifico, domani magari vado a fare una passeggiata nel Parco tenendomi ben lontano da altri umani. E da Miriam che credo stia progettando di uccidermi.
Come qualche anno fa, il contratto sindacale dei portieri sta per scadere e se non si dovesse trovare un accordo tra le parti, i doorman se ne staranno a casa. Se ciò accade, il portone verrà presidiato da guardie armate fornite da società di vigilanza. Se la guardia non ha la lista delle persone che possono entrare, nessuno può entrare e se un residente ha dimenticato di fornire il suo nome alla guardia, viene respinto, insiste ed alza la voce, probabilmente viene scaraventato fuori sul marciapiede. Forse ucciso e buttato nell’East River. Ho comperato della birra al supermercato e la commessa alla cassa mi ha chiesto una picture ID. L’ho guardata dicendo really ? Ma la Legge non consente alla cassiera nessun margine di discrezionalità per decidere se un cliente ha più o meno di 21 anni, deve vedere un documento. Poi compero otto bottiglie di gin e vodka nel negozio di liquori sotto casa e non mi chiedono nulla.
Ogni tanto il telefono si mette a fare un verso orrendo, fortissimo, che batte ogni suoneria azzerata. E poi compare una scritta come quella di poche ore fa. In genere segnala folli in autostrada contromano, bambini sottratti ai genitori, temporali forti, pericolo di allagamenti. O come in questo caso quando qualcuno si mette a sparare in metropolitana.
Dopo due anni un mese e 3 giorni ho rimesso piede a New York. Sebbene io non sia propenso a concedermi sensazioni particolarmente intense, mi aspettavo di provare un po’ più di emozione quando ho percorso le varie fasi del viaggio: partenza, volo, atterraggio, interrogatorio all’immigrazione, taxi, casa. E invece zero, come se mancassi da un mese. Tuttavia non sono sorpreso del mio encefalogramma tendente al piatto, la mia materia grigia consiste in argilla perlopiù sterile e le emozioni, come l’acqua nell’argilla, filtrano molto lentamente.
La domanda oziosa che mi assale è la seguente: quanto è cambiata New York dopo due anni di epidemia ? Solo come pretesto per poter mettere qualche foto meno che mediocre, mi sbilancio con due commenti del cazzo. Disclaimer: le mie osservazioni sono soggettive, imprecise, probabilmente viziate da superficialità.
New York sta cambiando costantemente da 400 anni, dunque ho trovato nuovi grattacieli, nuovi cantieri edili giganteschi, negozi nuovi, ristoranti nuovi, e potrei fare fatica a distinguere tra normale evoluzione e condizionamento da pandemia. Però il turnover di attività commerciali è stato enormemente più intenso, ci sono molte più vetrine del solito che espongono il cartello “retail space for lease” perchè l’attività che c’era ha chiuso ed il posto è libero. Alcuni dei miei ristoranti preferiti hanno chiuso per sempre, si vedono chiaramente le tracce di una dura lotta per la sopravvivenza, un fast forward della feroce selezione naturale che già in tempi normali avviene silenziosamente senza che nessuno se ne occupi. Ma questa volta è stato diverso e sebbene ci siano segnali di ripresa, molti angoli che prima erano vivi e vitali, oggi sono ancora abbandonati e sbarrati.
I ristoranti che hanno potuto farlo, hanno messo fuori queste strutture prefabbricate dove si presume che non ci si possa trasmettere malattie. Sospetto che in realta li dentro ti prendi covid, botte di freddo memorabili, patologie respiratorie anche gravi, malattie veneree e toxoplasmosi se ti morde un topo, tutto in un serata.
Questo nella foto e Santambreus, posto culto della Uper East Side, il prefabbricato e di legno di ottima fattezza, sulle sedie ci sono coperte di cachmere per i clienti.
Sono stato in un negozio dove Miriam fa tappa abitualmente per comprarsi la crema contro le rughe. Acido ialuronico, uranio arricchito, placenta di delfino, muco di lumaca delle Ande, secrezione intima delle api del Kilimangiaro. La trovi solo a New York e costa un botto, secondo me non serve ad un picocazzo ma guai se glielo faccio notare. Mentre lei sceglieva il colore di uno smalto per unghie ho attaccato un bottone ad una commessa. Mi dice che e stata dura, per diversi mesi hanno vissuto in una città fantasma: tutto chiuso, solo barboni e teppisti in giro, nessuno che raccoglieva la spazzatura, vetrine chiuse con pannelli di legno o anche sfondate da vandali. La scorsa estate 2021 si erano illusi di esserne usciti ed invece in autunno sono arrivate le varianti. Ma adesso, dice, il turismo ha iniziato a riaffluire, nuovi esercizi commerciali stanno aprendo e sperano in una estate come quelle di una volta, o quasi.
Turisti ? In aereoporto a Newark, arrivi internazionali, davanti a noi avevamo 2 persone (due) al posto delle 2000 (duemila) che in genere ci sono per le formalità dell’immigrazione. Eravamo anche primi e soli alla coda dei taxi, non ricordo mi sia mai successo. Se c’è qualcosa di assolutamente diverso dal normale, è il numero di gente per le strade di Manhattan. Valuterei il volume di persone che si incontra sui marciapiedi ridotto dal 50 fino al 90%. Dipende dal quartiere, in certe strade c’è più gente ma altre dove normalmente si fa lo slalom tra le persone, quasi nessuno intorno. Si vedono quasi esclusivamente abitanti palesemente locali, pendolari, gente che lavora e vetrine vuote con dentro rimasugli polverosi e pezzi di arredamento da negozio mollati sul pavimento. Questo fa impressione. In genere un negozio resta poco vacante, qualcuno arriva subito a rilevare i locali. Quelli che si vedono adesso sono vuoti da mesi e mesi.
Tra i negozi sopravissuti, New York Bagel. Con questo ci abbiamo mangiato in due, due volte.
Altre novità di irrilevante importanza. I sacchetti di plastica sono spariti dai negozi, al loro posto borse riutilizzabili o sacchetti di carta. La ragazza del negozietto del sushi mi ha chiesto se volevo il sacchetto, cosa evidente a meno che non avessi avuto 4 mani e 40 dita o avessi avuto un sacchetto piegato in tasca o nascosto tra le chiappe, e poi ha aggiunto se lo volevo con le maniglie o senza. Probabilmente con le maniglie costa di più. Mi ricordo di quando anni fa appena approdato a New York ordinavo le mie prime bistecche e mi facevano domande sul grado di cottura, il tipo di salsa, la granulometria del sale, lo spessore della parte cotta rispetto a quella piu cruda, la densità media della carne, la temperatura esterna, quella interna. Mi ero dimenticato delle sempre più numerose opzioni che vengono elencate da qualsiasi commesso quando si va in un qualsiasi negozio e sulle quali bisogna singolarmente esprimere la propria scelta altrimenti la trattativa va in stallo. Ho preso il sacchetto senza maniglie ed era tanto grande che avrei potuto usarlo come sacco a pelo, alla faccia dell’ecologia.
Adesso tutti i palazzi espongono nelle portinerie un cartello che recita più o meno “Local Law 33 Building Energy Efficiency Rating” che credo serva a migliorare la consapevolezza del cittadino bovino su quello che è l’impatto ambientale del proprio palazzo. Da noi siamo “C” che è un valore medio-basso.
Questione COVID. Molte farmacie fanno i tamponi e ci sono furgoni e tende attrezzate agli angoli delle strade che fanno tamponi gratuitamente. Ci sono negozi aperti direi negli ultimi 2 anni anche in zone residenziali che fanno tamponi rapidi in un ambiente sofisticato ed esclusivo, dove per un molecolare in giornata chiedono $350. Sono entrato per qualche informazione, la ragazza insindacabilmente gnocca al banco mi ha guardato con estrema sufficienza facendomi presente che il servizio era a pagamento mentre mi squadrava come se fossi stato vestito di foglie di banano.
Anche in questa tenda fanno i test gratuiti. Dentro si trova una persona vestita in HAZMAT, semicongelata con un computer ed i tamponi. 10 minuti di attesa per il risultato, se la persona non perde i sensi per ipotermia.
Questa è la schermata di Uber sul cellulare in USA o quantomeno a New York. Se clicchi il tasto ti arriva un Uber, ti porta al più vicino centro vaccinale, ti aspetta in strada mentre ti inoculano qualche nanochip cinese ed infine ti riporta al punto dove ti ha prelevato, felice, vaccinato e ricetrasmittente. Devi avere più di 50 anni o avere patologie, non soffrire il mal d’auto, non avere reazioni allergiche altrimenti se cominci a vomitare durante il percorso probabilmente vieni scaraventato fuori e l’autista scappa nel Klondike. Miriam è attratta e fa fatica a resistere alla quarta dose. Norme anticovid: a macchia di leopardo, le mascherine sono facoltative a meno che non siano espressamente previste, come nei teatri. In un ristorante cinese ci hanno chiesto il certificato vaccinale, gli abbiamo mostrato il QR code sul telefono ed hanno fatto finta di controllarlo, ma avremmo potuto mostrare il QR code di una pizza margherita e non se ne sarebbero accorti. In altri ristoranti di mascherine e carte di vaccinazione neppure l’ombra.
Un furgone dove fanno i testi COVID, gratuiti. Credo ce ne siano a centinaia, sono ovunque.
La mia curiosità scimmiesca mi ha portato a presentarmi da uno di questi furgoni allestiti a laboratorio e mi sono fatto fare il tampone. Anzi due, il primo risultato mi è stato recapitato per email dopo 10 minuti, quello più preciso, il PCR arriva in 24 ore. Pioveva, eravamo in tre in coda sotto la tenda mobile. Con il telefono si scansiona un codice che permette di collegarsi ad un sito web, si forniscono le proprie generalità. Gratuito, non chiedono documenti, basta avere un telefono ed un indirizzo di posta elettronica. E’ anche facoltativo fornire il genere alla nascita, (gender at birth). Tempo totale dell’operazione, cinque minuti scarsi.
Insomma, parlando un po’ in giro mi pare di aver capito che un anno fa New York fosse letteralmente allo sbando, tutto chiuso e sbarrato, delinquenza, poveracci senza tetto ovunque, sporcizia, abbandono, vetrine saccheggiate.
Almeno in questa frazione infinitesimale della citta che ho potuto vedere, la vita sta riprendendo molto lentamente, la gente per strada e nei negozi sembra diversa, meno agitata, forse più triste ma qui entro nel campo delle sensazioni genitali. Nel supermercato sotto casa dove vado più frequentemente alla cassa ho incontrato una signora sulla sessantina che ho stentato a riconoscere, non sembra aver preso due anni, ma dieci. Nei suoi occhi molta stanchezza. Posso sbagliarmi, però questa è la sensazione globale che sto avendo di New York, una città invecchiata di colpo, stanca, che fa fatica a ritornare quella di prima.
La vista dalla camera da letto. I primi tempi da contadinotti con una rispettabilissima valigia di cartone era difficile prendere sonno.
Due germani, non se siano reali o meno, hanno passato qualche ora nella Pozzanghera. Non sono impossibili da vedersi, ma molto rari, aspetto i commenti del Consulente Bio in merito alla loro provenienza e destinazione.
Un poco di inverno ad Aprile. Potrei dare la stura alle lamentele di matrice climatica, ma dopo un inverno orribile, secco e tiepido come non mai da quando si tengono le misurazioni, mi deve bastare questo sguardo e sperare che questa sia una fase transitoria ma che poi le grosse alte pressioni africane, chiamale cammelli, occhiali, delta e polpi, se ne vadano a fare in culo da qualche parte e ci lascino in pace.
Nei prosimi giorni dovrebbe piovere, ma sugli accumuli incrocio le dita perchè il Piemonte meridionale è a rischio ombra e dunque siamo sul filo del rasoio. Poi, per la sezione “ha ha molto divertente” ci sarebbe questa ritornante da est che porterebbe pioggia e neve a basse quote. L’affidabilità a 144 ore è quella dell’oroscopo, ossia zero virgola zero.
Il mio pagamento a Netflix è fallito. Seguono una sfilza di caratteri ASCII totalmente credibili e dunque resterò senza Netflix e mi verranno anche tagliati i rifornimenti di Gas a Basaluzzo. Probabilmente dovrei salvare il testo della mail e conservarlo perchè contiene la profezia di quando il mondo finirà. In quel giorno ci sarà la coda di dei e di demoni che vorranno distruggerci. Finiranno per litigare tra loro e per non scontentare nessuno distruggeranno la Terra ma anche tutto il Sistema Solare.
Questo che segue è ancora meglio. Ne avevo sentito parlare ma credo sia la prima volta che mi arriva. Contiene una serie di elementi del tutto improbabili, però chi l’ha ideato mostra della buona volontà per cercare di catturrare l’attenzione di qualche persona con dei formidabili sensi di colpa. Dovrei rispondere con una mail, ma credo che per questa volta passerò.
Miriam questa domenica mattina di “cambio ora da solare a legale” si è svegliata presto per significarmi il disappunto nel considerare che si dorme un’ora di meno. Intanto ha elaborato il quadretto definitivo della sua situazione a breve. In uno scantinato sotto l’ospedale San Martino di Genova, una sala operatoria allestita di fortuna mentre dal soffitto cadono calcinacci per le bombe che piovono su Genova. Le stanno togliendo le ovaie ma quel che è peggio ha ormai perso la guerra delle chiappe che si sono fatalmente mollate perchè sono mesi e mesi che non va in palestra, il punto vita si espande a 360 gradi facendole assumere la classica forma a boiler delle donne in menopausa aggravata, infine le si vede la ricrescita dei capelli e sulle caviglie può grattuggiare il parmigiano. Ovviamente è positiva alla variante “omicron” e dopo l’intervento non le tolgono il tubo per ventilare i polmoni ma anzi gliene mettono due. Io nel frattempo sono già abbondantemente morto. Lei morirà dopo qualche mese di ricovero per le radiazioni degli ordigni nucleari.
Fiori bianchi
Fiori gialli
Fiori Bianchi & Gialli.
Nonostante il seccume i prati si stanno riempiendo di fiori. Quelle bianche sono margherite prataiole, quelli gialli sono soprattutto fiori che assomigliano al tarassaco ma sono più piccoli, poi ci sono anche i primi tarassaco che arriveranno in massa tra una decina di giorni. Tra una settantina di ore potrebbe piovere, spero con accumuli generosi ma nessuno può fornire indicazioni precise.
Questo è un Acero Campestre un po’ sofferente, buona parte della corteccia del tronco è stata cotta dal sole e la pianta stenta a crescere. E’ una di quelle piante che arriva a fine estate stremata ed inizia prematuramente a perdere le foglie. Uno degli effetti collaterali di questa vita difficile è la permanenza di foglie secche e semi che restano attaccate ai rami durante tutto l’inverno. Le altre piante più in salute, in questa stagione prima della ripresa primaverile hanno i rami assolutamente puliti.
Però c’è chi trae vantaggio da questa situazione; uno scoiattolo sale sull’Acero per nutrirsi con i semi ancora belli attaccati ai rami. Questo in particolare sembra giovane e sembra si sia appena svegliato per fare colazione dopo una notte di bagordi. Ha gli occhi socchiusi e lo sguardo perso, a meno che non abbia qualche malattia. Le orecchie non si vedono perchè coperte da peli. Gli scoiattoli che vedo cercando su Google sembrano diversi. Potrebbe essere una sottospecie basaluzzese geneticamente modificata dai fumi dell’Ilva di Novi.
Lo scoiattolo rosso o comune è originario dell’Europa e sta lentamente venendo soppiantato dallo scoiattolo Americano, grigio, grosso, aggressivo ed imperialista. Si riproduce senza ritegno, soprattutto dopo la spinta libertaria dell’amministrazione Obama che ha accreditato anche le coppie di fatto.
Ho inventato quasi tutto, ma non sapevo cosa cazzo scrivere a corredo della foto.
Invece dei soliti vibratori diesel, questa volta su Amazon ho ordinato questi due articoli. Tutto è partito quando mesi addietro lessi un articolo sulle api che sono a rischio e con esse l’intero ecosistema e moriremo tutti. Da quel momento vengo bombardato di pubblicità su questi oggetti che servirebbero per consentire alle api solitarie di fare il proprio nido.
Ho ceduto e ne ho acquistati una coppia, pur ricordando alcune recensioni nelle quali gli acquirenti dichiaravano che sono arrivate vespe incazzatissime, di api solitarie nemmeno l’ombra.
Ovviamente seguirò la questione monitorando se e cosa verrà ad abitare nelle due strutture.
Il Prunus Pissardi fiorito. Forse tra qualche giorno cadrà qualche goccia di pioggia. Speriamo bene.
Come anticipato, ho rimosso il palo di sostegno dei distributori di semi, ripuliti i distributori, messo il palo in garage. Mentre portavo via il palo pensavo a Novembre quando lo rimetterò al suo posto con le mangiatoie per nutrire i volatili. A Novembre come saremo ? Chiusi in casa per una nuova variante micidiale di COVID, con il cibo razionato perchè intanto la guerra in Ucraina è dilagata e siamo nel mezzo di un conflitto che vede anche la NATO impegnata ? Sono circondato da persone che emanano ansia da ogni poro, non sono preoccupato ma consapevole che qualche incertezza potrebbe essere lecita.
Sono stato un sostenitore di Berne Sanders. E’ una sorta di voce nel deserto in un paese, gli Stati Uniti, che si stanno disgregando sotto i colpi di nazionalismo obsoleto, revisionismo storico autolesivo, estremismi da entrambe le parti, dilagante mediocrità tra i rappresentanti dello Stato, ignoranza e non-consapevolezza del ceto medio, alto e basso. Non pretendo che questa mia analisi sia corretta, è come la vedo io anche se devo ammettere che un certo pessimismo cosmico sta filtrando sempre di più nelle anse profonde della mia corteccia e dunque vedo attraverso una lente sempre più marrone.
Sanders pubblica su Facebook questi quadretti dove addita le 10 persone più ricche d’America che, grazie alla pandemia, hanno incrementato a dismisura la loro già smisurata ricchezza. Io sono finito al nono posto, ma solo perchè con quello che sto per spendere per la Pozzanghera 2.0 ho eroso buona parte del mio patrimonio, altrimenti mi piazzerei della colonna di sinistra.
Da qui a Lunedì prossimo, ossia tra 150 ore più o meno, può succedere che;
La Russia lancia un attacco con ordigni nucleari sull’Ucraina ed altri paesi NATO.
Viene scoperta una nuova variante COVID resistente ai vaccini che ha una mortalità del 99%.
Piove nel Nord Ovest italiano.
I media che parlano della guerra in corso citano alcuni analisti del Pentagono che danno la prima opzione come la più probabile. Segue la variante COVID che alcuni virologi danno per scontata da qui alla fine dell’anno in corso. Infine tra circa 150 ore potrebbe entrare una perturbazione atlantica che porterebbe pioggia dalle parti di Basaluzzo, ma qui siamo nel campo della finzione cinematografica, se si vuol credere a questa terza possibilità fantasiosa, benvenuti.