Città Medievale.

  • Location; una serata conviviale in cui un personaggio parla ed altri ascoltano e fanno domande.
  • Audience;  imprenditori, professionisti e qualche politico.
  • Speaker; un forestiero che ricopre un posto importante in ambito genovese.

Cosa ho ascoltato e cosa ho capito, somma tra parole dette e non dette:

  • Genova è una citta medievale, nel senso che è divisa tra fazioni come i Guelfi ed i Ghibellini. Il loro beneficio privato prevale su qualsiasi considerazione di “bene pubblico” o senso del dovere verso i cittadini. A costo di fare danni irriparabili come è accaduto ed accade ancora perchè questi individui hanno molto potere.
  • La classe dirigente genovese evade sistematicamente ogni forma di decisione.
  • Il sindaco sarà sicuramente onesto ma ha ideologie spaventosamente arretrate e su temi scottanti ed irrisolti la sua incompetenza è disarmante.
  • Gli Erzelli sono una bufala immobiliare. E’ stato finalmente accompagnato alla porta uno dei più biechi attori di questa farsa di provincia, adesso sarebbe opportuno far funzionare l’area.
  • Chissà se quando è stata progettata e costruita la torre della Capitaneria di Porto qualcuno ha ipotizzato tutti gli scenari che sarebbero potuti capitare. Non certamente la possibilità che fosse colpita da un asteroide, ma se ci passano davanti 6.500 navi all’anno forse un guasto meccanico combinato con altri fattori umani si poteva tenere in conto. Forse allora la torre sarebbe stata costruita 10 metri all’interno del molo, quando basta e avanza per evitare che una nave la speronasse. Ma è solo una ipotesi; forse l’analisi avrebbe concluso che NO, non c’erano rischi di sorta e dunque sarebbe stata costruita nell’identico posto, lasciando che la fatalità più imprevedibile togliesse comunque la vita a nove persone in pochi istanti, perchè così era scritto.

Sicuramente ho capito male. Ma perchè, perchè, mi domando io mi incazzo ancora quando sento questi discorsi ? Dovrei battermene il belino, il mio lavoro non dipende da Genova, potrei andare a vivere in qualsiasi parte del mondo e Genova potrebbe dissolversi senza tangermi, eppure mi incazzo sempre.

Al nostro brillante primo Cittadino dedico una prosa di Giuseppe Giusti “il Re Travicello”.

Al Re Travicello
piovuto ai ranocchi,
mi levo il cappello
e piego i ginocchi;
lo predico anch’io
cascato da Dio:
oh comodo, oh bello
un Re Travicello!
Calò nel suo regno
con molto fracasso;
le teste di legno
fan sempre del chiasso:
ma subito tacque,
e al sommo dell’acque
rimase un corbello
il Re Travicello.
Da tutto il pantano
veduto quel coso,
«È questo il Sovrano
così rumoroso? »
(s’udì gracidare).
«Per farsi fischiare
fa tanto bordello
un Re Travicello?
Un tronco piallato
avrà la corona?
O Giove ha sbagliato,
oppur ci minchiona:
sia dato lo sfratto
al Re mentecatto,
si mandi in appello
il Re Travicello».
Tacete, tacete;
lasciate il reame,
o bestie che siete,
a un Re di legname.
Non tira a pelare,
vi lascia cantare,
non apre macello
un Re Travicello.

Altro argomento. C’è un telecomando che mi detesta, ma la verità potrebbe essere peggiore. Io premo questo telecomando, il led si accende, mantengo premuto il tasto per un paio di secondi, forse tre. Il cancello non si apre. Passo il telecomando a Miriam, preme il medesimo tasto ed immediatamente il cancello si apre. Percorriamo una rampa di accesso, adesso si deve aprire un portone basculante. Premo un altro pulsante, lo premo una seconda volta, poi una terza ed il portone non risponde. Passo nuovamente il telecomando a Miriam, preme il pulsante ed il portone si apre. Lei ride, sua madre – presente occasionale – anche.

Io non credo che il telecomando sia dotato di una forma di riconoscimento del dito ed il mio non gli piace. C’è una spiegazione logica e banale. La So.CREM alla quale mi sono associato qualche giorno fa, possiede un satellite geostazionario sopra Genova. Pochi lo sanno, ma è dotato di un laser capace di incenerire una persona. E’ plausibile che loro abbiano interpretato male le mie volontà testamentarie di essere cremato DOPO la mia morte. Forse ho barrato la casella sbagliata sul modulo, magari ho chiesto di essere incenerito ASAP (As Soon As Possible, al più presto possibile) e loro stanno prendendo le misure per beccarmi alla prima occasione. Ecco perchè il telecomando non risponde, il mio campo elettrico è alterato, ho già una traccia magnetica indotta da un raggio specifico del satellite che prima o poi consentirà di sparare un raggio laser ed incenerirmi. Devo ricordarmi di andare dalla SO.CREM e verificare cosa accidenti ho compilato.

Zot !

Zot !

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One Response to Città Medievale.

  1. Mig1 says:

    I telecomandi hanno un’anima.
    Un’anima gentile, quando funzioanano.
    L’anima de li mortacci loro e de chi l’ha inventati, quando non funzionano.
    Ho detto.

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