CTE

Anche oggi temperature vicine ai record. Ufficiali 36°, registrati sul terrazino 41°. Dalle 12 fino alle 19 si sta chiusi in casa, io accendo l’aria condizionata, Miriam la spegne. Seguono trattative del tipo “la accendo in camera da letto e tu stai nel soggiorno dove la teniamo spenta”. “Si ma se devo andare in bagno ho freddo”, “e allora vai a cagare dai vicini” e così via.

Ieri veso le 18:30 eravamo nel Parco, dal laghetto dove andiamo sempre per stare un po’ tranquilli. C’è spesso qualcuno che suona, o canta o entrambe le cose, si mettono spesso vicino ad una statua dove ad orari stabiliti c’è anche qualcuno che racconta le fiabe per i bambini. E’ un luogo di incontro per i buskers, ossia i suonatori di strada.

C’era un ragazzo nero nero e magro magro e ricoperto di tatuaggi che suonava il violino. E lo suonava davvero bene, tutta musica classica, un piacere sentirlo.

Guardando verso sud abbiamo notato un elicottero che faceva evoluzioni volando molto vicino alle case ed alla strada. Ci sono quasi sempre elicotteri della polizia che stazionano su Midtown, ma bene in alto, mentre questo in effetti sembrava volesse atterrare.

Le cronache raccontano che un ex giocatore di football dell’università di Las Vegas negli ultimi anni aveva dei problemi che attribuiva ad una patologia che si chiama CTE, acronimo per Encefalite cronica da trauma. Qualche anno fa c’era stata una inchiesta perchè scoprirono che molti giocatori di football ne soffrivano, ed era a causa dei colpi e delle botte che si danno durante una partita. Si parlava di aumentare l’imbottitura dei caschi o mettere altre protezioni, non ho seguito la vicenda e non so come sia finita, penso nel nulla.

Questo tizio del Nevada pare avesse scritto alla NFL, la lega nazionale del football, chiedendo di fare uno studio sul suo problema, ma non aveva mai avuto risposta. Allora due giorni fa è salito in auto, ha guidato fino a New York, ha parcheggiato in doppia fila, poi è entrato a piedi in un grattacielo dove c’è una sede importante del NFL con un fucile mitragliatore. Dopo aver ucciso due persone nella lobby, ha però sbagliato ascensore ed è uscito nel posto sbagliato uccidendo altre due persone che lavoravano in uno dei tanti uffici del grattacielo. Si è infine ucciso sparandosi al petto, lasciando scritto che non si sparava in testa per permettere ai medici di fare l’autopsia, il CTE si vede solo da esame autoptico.

Ed ecco che abbiamo capito cosa faceva quell’elicottero che volava avanti e indietro tra le case e così vicino alla strada.

La ex webcam di Brooklyn adesso è da me, sembra funzionare regolarmente. E’ una vecchia storia di amicizie nate con i forum di meteorologia ormai più di venti anni fa. Ad ogni buon conto, cercherò di trovarle una collocazione, non so bene come. Ho ovviamente minacciato i gestori – ed amici – di andare in mondovisione con il mio gabinetto ma non penso di dar luogo alla minaccia.

Al Parco servono innaffiature, la potenza d’acqua è inavvicinabile, ne basterebbero tre di questi ed in un colpo solo irrigherei tutta la zona della Pozzanghera.

Sul tetto di una casa nelle vicinanze stanno cambiando i serbatoi dell’acqua. Questi sono belli freschi con il legno pulito appena uscito dalla segheria.

Inevitabile fotografia dell’angolo di due strade qualsiasi. Ma dalle 12 scatta il coprifuoco e con queste temperature si sta in casa a discutere se e come accendere l’aria condizionata.

Per non uscire nell’inferno urbano, abbiamo ordinato sushi da un ristorantino nelle vicinanze. In genere non ho problemi con il sushi, ma oggi mi sono intasato. Colpa mia; distratto ed affamato non ho usato le solite cautele. Ho impiegato un paio di ore di tentativi di sturarmi. Un film già visto, ma non mi era ancora successo di intasarmi con qualcosa che contiene il wasabi. Quando faticosamente rigurgito il blocco, molte volte una parte mi esce anche dal naso. Ma il wasabi che esce dal naso è una sensazione nuova, bruciante. Dunque ricapitolando; a testa in giù nel gabinetto, il male per l’intasamento, lo sforzo per rigurgitare, il naso che si infiamma quando rigurgito il wasabi, gli occhi che lacrimano, la tosse perchè qualcosa deve essere finito anche nei polmoni. E fuori ci sono 900° percepiti.

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