E’ il momento della Cicoria selvatica. E’ una delle ultime a fiorire e resiste bene al caldo ed al seccume. Così però il campo inizia ad essere disordinato e valuto se sia il caso di passare con la trincia. Poi vedo che sotto c’è ancora molta erba verde e credo pulluli di vita, dunque no, non si taglia.
Il Platano (ne ho messi altri due in giro ma questo è IL Platano) sta ingrandendo il tronco e la vecchia corteccia si stacca. Sotto si annidano numerose famiglie di Forbicine, ovvero Forticula Aurucularia. (grazie Wikipedia)

Ennesimo tentativo di far nascere erba nel buco di un albero morto. Appena finito di innaffiare, sono arrivare frotte di formiche per prendersi i semi e portarli nei nidi. Allora intorno al buco nero spargo un cerchio di un prodotto anti-formiche.
Il Consorzio agrario ha molti prodotti anti-formiche, a me vende quelli naturali perché non ho il patentino di agricoltore. La confezione ha due facce; ha un nome che richiama sostanze naturali, Bio-salcazzo, Natura Amica, Viva Gli Insetti, Trattamento-molto-Ecologico. Ma leggendo le istruzioni in piccolo, tutto questo buonismo verso le formichine scompare lasciando il posto a formule chimiche che richiamano il disastro di Bhopal o Seveso. Se ne ingerisco per sbaglio una dose minima, sono morto. Se per errore ne finisce un po’ in una Pozzanghera, uccide per sempre tutte le forme di vita in essa contenute.
Però queste cazzo di formichine hanno molto da mangiare adesso che tutte le erbe fanno i semi, perché si devono accanire contro il mio bislacco tentativo di far crescere un po’ di erbetta?
Intanto una piccola saccatura in arrivo da Nord-qualcosa sta provocando dei furibondi temporali su tutti i rilievi alpini ed appenninici, ci sono allerte e tutto il corollario di avvisi. Qui a Basaluzzo i modelli dicono che è poco probabile che arrivi un temporale, ma ci può comunque provare ed allora non sai se augurarti un temporalino, di quelli di calore di un tempo, oppure rischiarti una buriana con vento di burrasca e grandine come albicocche.