
Una spoverata di neve molto coreografica e pronta a sciogliersi al primo raggio di sole ma bisogna accontentarsi di quello che Madre Natura ci concede. Anche perchè Madre Natura ci sta per fare un culo grosso come una casa se prima non ce lo fa una variante micidiale di COVID oppure una escalation nucleare tra i 4 attori, nell’ordine di coglioneria Russia, Corea del Nord, Cina, USA. La mia personale classifica è ovviamente soggettiva e credo ce ne possano essere tante altre.


Questo grafico mostra il tentativo di simulare l’andamento dei miei anticorpi interpolando le date dei vaccini e gli esami del sangue eseguiti saltuariamente per verificare gli anticorpi presenti.
Potrei corredare il grafico di spiegazioni su come sono distribuiti i valori, quali sono certi e quali invece ricavati dal desunto processo di neutralizzazione degli anticorpi con il passare del tempo.
Ma non lo faccio perchè innanzitutto, sticazzi. Sospetto che se ci fosse una persona dotata degli strumenti accademici giusti, un database completo, ripetuto per un numero adeguato di soggetti sotto esame, qualche indicazione utile potrebbe saltare fuori. In teoria, se questo grafico è anche vagamente indicativo, a metà Aprile i miei anticorpi si sarebbero azzerati e sarei pronto per la mia quarta dose di vaccino. Questa mi alzerebbe i valori tanto agognati, forse contestualmente friggendomi i neuroni, sbagasciandomi il sangue e facendomi tornare le mestruazioni. Ma intanto se non provvede il vaccino ci penserebbe il G5 o Chernobyl che si riaccende o semplicemente il decadimento dei miei processi cognitivi, già in fase avanzata per l’età anagrafica ed inevitabile dopo due anni di questa magistrale rottura di cazzo.