Cuscini.

Quando hai una certa età scattano meccanismi cognitivi (aka rincoglionimento) che non conosco nello specifico, ma che credo possano comprendere anche passare davanti ad un negozio che vende oggettistica e restare rapiti da un cuscino. Non posso pensare che questo disegno racchiuda volutamente significati nascosti che stimolano ricordi infantili, visioni oniriche, suoni lievi, sensazioni di pace, serenità, tranquillità, gioia. Eppure quando l’ho visto non ho resistito e l’ho acquistato seduta stante. Ed è il mio cuscino preferito, potrei decidere di portarmelo in giro, come la coperta di Linus. Per dargli un senso pratico potrei adattarlo a mascherina, oppure se lo giro dalla parte opposta potrei indossarlo alla nuca, come un cappello o una sciarpa corta e gonfia che porta benefici soprattutto al collo. Se me ne comprassi un altro potrei usarli accoppiati come paraorecchie. In alternativa potrei appenderlo allo specchietto retrovisore dell’auto; molta gente appende oggetti allo specchietto retrovisore che in caso di incidente frontale non servono a nulla, questo invece potrebbe servire come air bag aggiuntivo, unendo così l’utile al dilettevole.

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