… affari semplici. La webcam di Grange spunta dal terrazzo in quanto avendo un largo angolo di ripresa, se l’avessi messa in posizione arretrata si sarebbero visti elementi del tetto o della ringhiera. La facciata di casa è di legno scurissimo, quasi nero. Passando sotto casa, bianca come è, la si vedeva come qualcosa di tremendamente esposto ed alieno rispetto all’architettura montana. In più credo che sia contro il regolamento. Credo, anche se in giro per la frazione ho visto diverse parabole di televisione in brutta evidenza.
La soluzione più veloce e pratica sarebbe stata dipingere la webcam di un colore simile alle pareti, ossia noce scuro che ho trovato al Brico con il nome di Wenge, legno e colore mai sentito prima. Non si sarebbe notata più di tanto.
Ma purtroppo si è attivato il circuito delle complicazioni. Ho pensato che era meglio mettere qualcosa che coprisse la vista dal piano strada, ad esempio una tavoletta di legno color scuro che potrebbe sembrare un pezzo di ringhiera di legno. Però facendo così la pioggia sarebbe schizzata ed avrebbe bagnato il coprilente rendendo probabilmente le immagini scadenti. In più, in caso di neve, la vista si sarebbe oscurata completamente.
Allora per prevenire questo malfunzionamento meteorologico, bisogna mettere una copertura sopra la webcam che copre anche il paravento sotto.

Il risultato è quello nella foto. Visto che per trovare un brico o un falegname che taglia del legno bisogna “scendere a valle”, ho trovato un elegante tagliere in legno che adesso è diventato un elemento di arredo con funzioni specifiche a fronte della mia patologia maniacale correlata alle webcam.