Quasi fuori.

Non ricordo quando ho fatto la prima dose del vaccino del demonio, ossia Astra Maffo Zeneca, ma secondo le indicazioni del mio medico in pectore nonchè cosmica pessimista Miriam, tra due giorni è passato il periodo critico durante il quale secondo le bislacche informazioni che si leggono in giro, lo 0,00000005% dei vaccinati maschi adulti è morto a causa del vaccino. Dunque dovrei essere salvo a meno che io non debba morire per cause naturali come in effetti succede a molta gente. L’unico modo per azzerare il rischio di morire per colpa del vaccino è non fare il vaccino, poi restano altre 10.000 ragioni per morire ma i giornali non ne parlano. Di questi tempi siamo tutti sani come pesci e se moriamo è solo per colpa del vaccino.

Oggi sono stato nuovamente alla ASL 3 di via Assarotti perchè cerco informazioni sullo status di Miriam, che fino a pochi giorni fa era vulnerabile ed ora non più, non può fare il mio vaccino perchè ha meno di 60 anni ma gli altri vaccini sono esauriti. Allora ogni tanto vado a chiedere, se andasse Miriam potrebbe finire a botte, dunque vado io che sono preparato a tutto. Fuori dal portone c’era il solito metronotte che dispensa numeri ed indicazioni. Ossia uno va alla ASL ed invece di essere ricevuto da un funzionario che smista le persone a seconda delle loro esigenze, si trova un metronotte in divisa sulle scale. Ma meno male che c’è lui. Quest’uomo sa il fatto suo, parla con tutti coloro che provano ad entrare, molti parlano e capiscono a malapena l’italiano ma lui sorride ed annuisce in modo rassicurante a tutti, ascolta poi entra negli uffici e ne riesce poco dopo con un biglietto numerato o con informazioni su dove recarsi per necessità specifiche e scorta la persona all’interno. Se un assistito diventa molesto estrae la pistola e gli spara. Prima avevano assoldato un salumaio che ha un negozio li vicino ma questo aveva accoltellato due cinesi ed allora lo hanno sostituito con un metronotte. Per un certo tempo di fronte alla ASL3 di via Assarotti ad accogliere gli assistiti c’era un immigrato coreano ex lottatore di Sumo nella sua divisa tradizionale ma adesso ho saputo che sostituisce i semafori rotti, nel senso che mettono lui in mezzo alla strada vestito di verde che imita un semaforo.

La risposta esatta e: un metronotte, ma non Renato Rascel.

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