Freddo ma non troppo.

Oggi, secondo le fantastrofiche previsioni dei siti-spazzatura, doveva venire una ondata di gelo che, a seconda del grado di stupidità del titolista, sarebbe stata “siberiana” oppure “polare”. Ovviamente nulla di tutto ciò, ci siamo svegliati con 3 gradi sotto zero, totalmente in media con le temperature del periodo. Risparmio in questa sede il consueto masticone sulle medie in aumento costante, la percezione del freddo e l’ignoranza media della popolazione.

Ad un calcolo approssimativo sulla base di dati oggettivi e completamente campati per aria, in 4 giorni i 2 bird feeder vengono svuotati completamente dalla moltitudine di piccoli pennuti che vengono a servirsi di semi di girasole. Non di rado ci sono anche 8 tra cincie e fringuelli contemporaneamente attorno ai tubi. Poi ogni tanto arriva un picchio rosso, ghiandaie, gazze. Chissà qual’è il numero totale di individui che circolano; minore è il loro numero complessivo, maggiore è il peso corporeo acquistato. Forse sono responsabile di un aumento dei casi di obesità tra la popolazione autoctona di uccellini.

Sono scomparsi anche i semi nel vassoietto sotto la struttura triangolare appositamente installata nell’aiuola delle acidofile sotto il cedro piemontese.

Oggi vado a fare scorte di noci, nocciole, mandorle che vengono vendute in comode confezioni ad uso aperitivo. I miei apertivi consistono però in cubetti di formaggio e patatine, le noci e simili dunque sono per coloro che se li vanno a recuperare. Stanotte provo con la fotocamera ad infrarossi.

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