Come previsto, le strenne sono state rimosse. Basta frizzi e lazzi, palle e lucine, scritte malevoli e cavi elettrici che viaggiano per il cortile. Miriam ha osservato che in genere le strenne si tolgono dopo l’Epifania, mentre gli anni passati a Genova venivano tolte verso Pasqua. “Epifania ? Ma va a cagare e così sia“. Non so se la frase sia blasfema, se si me ne dolgo.
Questa notte, verso le 2, è venuta una notevole ramata d’acqua con vento, sospetto fosse una formazione fatta da uno o più cumulonembi. Sarà durata 10 minuti. Oggi la neve al suolo è ondulata, classico risultato della pioggia.
E seguita una passeggiata. La neve è leggermente trasformata, ossia c’è una crosticina gelata e sotto un po’ di tutto, neve bagnata, a volte più asciutta, acqua, fango. E forse la peggiore neve sulla quale ci si può trovare per sciare, camminare, imparare una lingua straniera, verificare la teoria della relatività, fare qualsiasi cosa.
Aver tolto le strenne vuol dire aver rispristinato l’ordine in cortile; quei fili appesi ed il cartello pur con il suo messaggio meraviglioso erano un disturbo nell’equilibrio cosmico. Percepivo questo disturbo anche mentre ero seduto sulla panchina zen. A proposito, devo ricordarmi di fare il giro del pastore elettrico, verificare che non ci siano problemi e ridare corrente.
Esaltato dai risultati dei gatti, ho installato la fotocamera ad infrarossi con rilevamento di movimento di fronte ad una mangiatoia con noci, semi, grissini. Volevo attirare scoiattoli ed altri simpatici animaletti.
Il risultato però è stato a dir poco deludente. Il vetrino esterno si è appannato e sono state scattate alcune foto come questa. Non so se c’è qualche animale oppure la foto è stata scattata per noia. Devo riprovare.