Oggi raclette.

Iniziamo le razioni di foca ed alce essiccati. Sulla parola FOCA ovviamente si può giocare, comunque di inverni così non se ne vedevano da molti anni. Io non discuto, ma alcuni vedono la sfiga del 2020 che si protrae nel 2021 sotto forma di nevicate abbondanti. Danni e disagi in effetti non mancano, anche qui questa notte è mancata la corrente per almeno 10 minuti.

E’ neve un po’ pesante, ho percorso il maestoso viale di accesso scuotendo querce e robinie e non mi sembra di aver visto grossi danni in giro, ossia rami spezzati ed alberi caduti per il peso della neve.

Dovrò andare a disseppellire di nuovo le “americane” che dalla finestra non si vedono più, Miriam continua ad canticchiare le note de “Il Dottor Zivago” che è mille volte meglio de “Via col vento” anche se alcune scene ambientate nella tundra gelata sono un insulto alla fisiologia umana ed alla termodinamica.

Questa sera non ho voglia di togliere la neve; “UN BELINO” si legge a malapena, ma lo considero il prezzo che si deve pagare quando le strenne si scontrano contro il duro inverno padano. E’ da quando mia madre andava in bicicletta a scuola che non nevica cosi tanto.

Intanto la temperatura è di circa 0,5° ma la colonna d’aria si è riscaldata irrimediabilmente e dunque pioviggina ad intermittenza. Il cuscino ha resistito oltre ogni aspettativa, perbacco.

Concludo con questa immagine della Basacam 1. L’infrarosso della Mobotix fa decisamente cagare in queste condizioni. Non so bene le luci che si vedono in lontananza da che paesi o cittadine possano venire. Si vedono molto meglio del solito perchè probabilmente le luci pubbliche si riflettono sulla neve e di li sulle nuvole. Una potrebbe essere Asti ? Devo fare accertamenti.

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