Luglio da pandemia.

Intanto il clima; caldo non eccessivo, secco, il sole è feroce ma le serate sono miti e la mattina è decisamente fresca. Fa sempre in tempo a cambiare e trasformarsi nella merda degli ultimi anni ma per il momento è così. La terra si sta seccando come sempre succede a Luglio, le crepe si allargano, l’erba ingiallisce, spuntano fiori da campo piccoli gialli con uno stelo alto una trentina di centimetri, ho cercato il nome, potrebbe essere Urospermum picroides, nome volgare Boccione minore, ma anche Sonchus Arvensis, nome volgarissimo Grespino dei campi. Salcazzo Rapidissimus. Alcuni alberi tra quelli che ho messo a dimora una decina di anni fa sono in sofferenza ma non è una sorpresa, in quei punti la terra è dura come pietra e non c’è traccia di umidità. Io innaffio ma a Luglio l’acqua non è mai abbastanza.

Iniziamo una timida attività sociale. Solo all’esterno e con non più di 8 persone alla volta, niente abbracci, baci, palpate al sedere o alle tette delle mogli di amici. Insomma vedersi si, ma con prudenza.

Miriam è felice perchè ha bisogno degli amici, deve chiacchierare, parlare, ridere e scherzare. Io devo ammettere che questo isolamento forzato degli ultimi tre mesi ha rafforzato la mia latente pulsione e starmene da solo. Non sento la necessità di telefonare, contattare, stare insieme ad altri esseri umani. Non voglio attribuire la benchè minima qualità a questa attitudine; non ci sono ragioni per vantarsi o compiacersi di questo modo di pensare e di vivere. Rischio di pagarla cara tra qualche anno. Forse dovrei provare ad analizzare il mio stato emotivo, capirne le radici e come si sviluppa, ma è uno studio che mi sembra assolutamente inutile. Di fatto il lavoro in qualche modo va avanti senza che la difficile situazione mi crei eccessive preoccupazioni, non ho ambizioni di accumulare un deposito pieno di monete d’oro, Miriam è più tranquilla, io vedo gli alberi crescere. Così il tempo mi scorre indolore sotto i piedi giorno dopo giorno, poche emozioni ma anche poche ansie.

Purtroppo l’ergomento principe di questo periodo è il COVID in tutte le sue declinazioni, come ci ha colti impreparati e come la inevitabile confusione sia stata moltiplicata per 100 da quei dilettanti che fanno finta di governarci. Allora dopo pochi minuti di cose già sentite e pareri già espressi in tutte le salse migliaia di volte in questi ultimi 3 mesi, il mio interesse verso la conversazione scende a zero e mi estraneo, mi viene sonno e me ne andrei a dormire.

Ribadisco; non ci sono aspetti positivi in questo approccio, vedere gli amici è bello ma scopro che è anche una fatica ed io sono stanco, non ho argomenti. Spero stiate tutti bene, auspico che il vostro umore e le vostre prospettive di vita siano ricche di luci. Io però in questo periodo potrei stare sulla panchina dalla Pozzanghera per l’intero giorno ed attendere che passi senza intoppi.

Il pozzo nel campo butta fuori circa 2000 litri di acqua al giorno, tanti, pochi non so. Però temo non bastino a compensare la perdita di acqua della Pozzanghera per l’intensa evaporazione estiva, mi sa che dovrò ricorrere al rabbocco consueto con cisterna.

L’ultimo gioco dell’estate; una macchina fotografica che scatta foto quando vede del movimento e se di notte vede un animale con gli infrarossi. Euro 60 su Amazon, è mimetica in modo che gli animali non la vedono e dunque non si accorgono quando avendo attivato l’opzione “spara”, fulmina gli animali con un laser. Per il momento dovrebbe fare solo foto, mandarle in diretta sul telefono di Miriam così questa notte viene avvisata se arriva un capriolo a bere. Lei non lo sa ancora, sarà felicissima. Oppure viene fulminata Miriam quando prende il telefono e non il capriolo ? Le istruzioni tradotte dal cinese sono confuse, divertenti se vogliamo, ma non risolvono tutti i dubbi.

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