Otto Maggio 2020.

Questa è l’ultima foto trasmessa dalla webcam di New York prima dell’interruzione delle trasmissioni. E mi sa che resterà tale per un bel po’, circa un annetto se va bene. Era previsto di tornare a New York tra un paio di mesi. Fossimo in tempi normali avrei dei margini per poter fare qualcosa da remoto. Ossia mandare una persona in casa, eseguire qualche veloce controllo per stabilire cosa può essere successo, eventualmente intervenire. Ma questi non sono tempi normali. Proverò ad escogitare qualcuno e qualcosa, ma chiedere adesso un favore per una questione così banale mi sembra inverosimilmente inappropriato. Quando riprenderà a trasmettere forse avremo di nuovo una vita abbastanza normale, primavera 2021, forse.

Questa immagine resterà on line per un bel po’.

Riprendo con l’argomento meno interessante possibile che però mi permette di allungare il periodo di sanità mentale, prima del crollo che può avvenire in qualsiasi giorno.

Piccola nave olandese che porta prodotti chimici e petroliferi oppure olii che potrebbero essere alimentari, tipo olio di Oliva fatto in Liguria da olive che arrivano dal Marocco avendo aggirato i controlli ed i vincoli di import/export. Sicuramente preferirei essere in montagna a scattare foto alle marmotte, o a Basaluzzo a scattare foto alla Pozzanghera. In mancanza di questo, scatto foto alle navi che passano, va fin bene così.

Una volta c’era l’Avvisatore Marittimo. Anzi, c’è ancora ed è on line. Anni ’90; le comunicazioni con gli armatori erano il telefono ed il Telex, ma in genere si sapeva senza fallo quando la nave sarebbe arrivata, cosa c’era a bordo, cosa andava scaricato. Se vedevi una nave in movimento di fronte al porto dovevi leggere l’Avvisatore Marittimo per sapere qualcosa della nave. Probabilmente quelli del settore sapevano tutto di ciascuna nave, oppure sapevano delle navi che avevano in gestione. Adesso c’è Internet e basta un attimo per sapere che nave è, che rotta fa, cosa trasporta. Anche se nel pop up sopra la nave è data in partenza da Genova e destinazione Genova che ha senso solo se fosse andata in mare a fare delle prove di macchina o di timone oppure va al largo, scarica qualche centinaia di tonnellate di prodotti chimici di scarto e poi torna a Genova per ritirare l’ordine di focaccia prima di prendere di nuovo il mare.

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