Navi in rada.

Insomma, il titolo fa davvero schifo. Ho scattato una foto e devo dare un titolo, la foto è mediocre, non serve a niente, non vuol dire niente, ma stante che Polpetta non sarebbe stato indicato – giusto per fare un esempio – insomma, che cazzo.

Una bella chimichiera in rada davanti a casa. Questo era il termine che sentivo a casa da bambino, non so se sia formalmente corretto. Leggo sulla murata MARNAVI. Sono a casa ed ho ben poco da fare dopo aver preparato gli zucchini “alla Menada“. Vado su Google; compagnia di navigazione di Napoli, flotta di diverse unità, un buon sito web. Ho conosciuto diversi armatori napoletani; sono tosti e capaci, forse l’ultimo drappello di armatori italiani che resiste, insieme a qualche sopravissuto genovese. Certo che la crisi dei trasporti marittimi co-generata dal COVID non aiuta. Tra una nave da carico ed una discoteca non so quale renda di meno in queste settimane. Questa nave nella foto si chiama Levoli Speed. Eseguo un veloce controllo;

Vado sul sito che rintraccia quasi tutte le navi nel mondo in tempo reale. La Levoli Speed è quel puntino rosso proprio di fronte a Corso Italia, ancorata in attesa di ormeggiare nel porto. Sono incerto se mandare la foto agli armatori, avendo la loro e-mail. Molti armatori sono estremamente superstiziosi. Se mandassi la foto e poi la stessa nave si incaglia o da una botta sul molo, io vengo messo nella black list mondiale come porta sfiga planetario e, visto che il mio settore è molto simile ed è incidentalmente quello che sostiene il mio conto per la linea ADSL, penso che sia meglio trattenersi. Mi spiace però, se io ricevessi una foto della mia portaerei o corazzata o incrociatore da battaglia mi farebbe piacere. Anche del sommergibile che però è più difficile da fotografare.

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