Pensierino del Lunedì mattino.

Abbiamo ragionato sulla possibilità di rimanere a New York visto che da queste parte sono in posizione di allerta ma non ci sono casi. Le mascherine sono esaurite ma la vita scorre come sempre.

Ma diversi motivi ci inducono a rientrare, abbiamo fatto il check in on line ed il volo da NY a Francoforte è già in ritardo e forse perderemo la coincidenza per Genova, ma in qualche modo cerchiamo di arrivare.

Questo è uno dei diversi cantieri nelle vicinanze. C’è un vecchio palazzo, il proprietario manda via gli inquilini e vende tutto ad un costruttore che demolisce e tira su un palazzo da zero. Qui sono arrivati al terzo piano, ne faranno ancora una decina e faranno in fretta, perchè devono vendere al più presto.

La vita prosegue indisturbata. Il carbon footprint dell’uomo è sempre lo stesso, adesso i giornali sono assorbiti da un virus che uccide una persona su qualche centinaia, il riscaldamento globale ne sta uccidendo ben di più ma non se ne parla.

Ah, anche a New York le mascherine sono introvabili. Avremmo ordini da parenti ed amici a Genova che potrebbero garantirci un buon reddito una tantum. Dovremmo tornare con una valigia di quelle che usa mia suocera, circa 2 metri cubi, piena. Ma di mascherine nemmeno l’ombra anche se qui ti dicono che se prendi una garza un po’ spessa e la spruzzi leggermente di alcool e te la avvolgi alla testa è ugualmente se non più efficiente. Un burka altamente infiammabile insomma.

This entry was posted in All possible crap. Bookmark the permalink.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *