Stand Up For Heroes

Arrivando al Madison Square Garden percorrendo a piedi la sesta strada verso nord, ero in scia ad un tizio che canticchiava e fumava qualcosa che, a memoria, poteva essere marijuana. Mi piace l’odore e dopo due blocchi non sentivo piú i piedi e mi sembrava di camminare sull’ovatta con un coro di archi e voci bianche. No, non é vero.

Non conoscevo Ronny Chieng, mentre conosco bene gli altri che seguo su Youtube da anni. La serata é stata ben condotta e con nessuna deriva sentimental-patriottica benché l’argomento si prestasse a lacrimevoli invocazioni e saluti alle bandiere. La presentazione da parte dei due presidenti della fondazione leader dell’iniziativa é stata impeccabile. Hanno raccolto in mezz’ora di “asta” circa $800.000 da destinare ad attivitá che dovrebbe fare il governo ed invece fanno dei privati e dei volontari.

Tutti i comici hanno portato una “routine” sul palco che é stata arricchita con commenti irripetibili e feroci contro il Donald nazionale.

Sorpresa della serata, Sheryl Crow, anni 57 ed ex gnocca che ancora oggi fa la sua bella figura, suona chitarra e piano. Ed é bravissima. E poi c’era Bruce Springsteen.

Mi é sembrato un po’ la caricatura di se stesso. 70 anni e vestito con l’immancabile giubbotto di jeans, la voce piú roca, dolorante, pessimista e lamentosa che mai. Ha cantato due canzoni, una molto famosa, in versione “adesso poi mi suicido”.

Nota razziale. Contemporaneamente allo spettacolo, nell’arena principale c’era una partita di Hockey su ghiaccio, i Rangers di New York contro il Salcazzo di Salcazzo pure. Moltissimi spettatori vestiti con maglie e sciarpe e cappelli dei colori della squadra locale.

Mentre ero in coda per accedere al teatro, in compagnia di una confezione di pop corn che avrebbe sfamato un coro di Alpini, i tifosi passavano il controllo e si dirigevano verso gli ingressi dell’arena. Tutti bianchi caucasici. E dico tutti; nessun nero, nessun ispanico, nessun asiatico. Sembrava avessero messo un filtro all’ingresso, una selezione. Evidentemente l’Hockey non piace alle etnie diverse da quella bianca anglosassone, o caucasica comunque. Oltre al pop corn, avevo anche una bottiglietta di acqua, che vendono togliendo il tappo per questioni di sicurezza. L’ho messa nella tasca del giaccone che si é subito allagata.

PS: i Rangers hanno perso 6-2 da una squadra di Montreal. In qualsiasi disciplina a squadra, in questi ultimi tempi le compagini di New York le prendono di santa ragione da tutti.

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