Tornato nella terra del fuoco.

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Un sentito mavaffanculo ai 32° centigradi di Basaluzzo oggi. Fa proprio caldo e la Pozzanghera è piena di alghe nere galleggianti che non avevo ancora visto.

Che schifo.

In genere il nero corrisponde a putridume, ma non ci sono odori strani. Si, ho tirato fuori un biacco morto senza testa. Ma non dovrebbe bastare a fare imputridire tutta l’acqua. Sto inventando, magari invece c’è un grosso animale morto sul fondo e l’acqua prenderà vita come un grosso organismo aggressivo.

Anche questa poi…

Anche questa meraviglia pop-art non è nera ma ha delle interessanti striature.

Ne ho tolte una carriolata, ma ce ne sono ancora e mi viene il sospetto che alcune di queste siano alghe che si sono formate sul fondo e che sono venute a galle per motivi che rientrano nella meccanica quantistica delle Pozzanghera fangosa.

Ci vorrebbe un bel po’ di pioggia, i 4 mm di tre giorni fa sono evaporati immediatamente. Domani è l’ultimo giorno dell’estate meteorologica e siamo sopra le medie di 6 gradi. Ma ormai le medie sono da dimenticare, hanno valore solo per stracciarsi le vesti e lamentarsi; il clima sta cambiando a velocità mai viste nella storia dell’umanità e bisogna tenerne conto. Bere più birra è una soluzione per me accettabile.

Il ciliegio selvatico sta assumendo la livrea autunnale. Anche alcuni tigli adulti stanno perdendo le foglie. Non stanno seccando, almeno spero. Non è un cosa rara a fine agosto, ma le foglie gialle con 30° è una combinazione che proprio non mi piace. Forse i prossimi giorni si torna a temperature consone per i primi di Settembre, magari vengono anche due gocce di pioggia.

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