Carpe generazione 2018 ed altre brutte foto.

Per caricare il seguente filmato su YouTube ho impiegato circa un’ora. La linea ADSL a Basaluzzo fa schifo, perchè siamo una zona depressa, ovvero ci deprimono con servizi scadenti, alla faccia di quello che dicono i governi e la pubblicità ingannevole di Tim ed altri cialtroni concorrenti. Mi soffermo sulla musichetta di sottofondo, aggiunta in un secondo tempo, che rende il filmato particolarmente gaio.

Ho ripreso le piccole carpe nate la scorsa primavera. Lo scopo era cercare di fare un censimento. Facendo un fermo immagine (me lo invento) direi che 100 è il numero minimo, ma potrei sbagliare per difetto del 50%. Dunque 150. Però in queste immagini si vede una piccola sezione della Pozzanghera. Ho attratto le carpe con dei crackers all’acqua trovati in cucina che sanno abbastanza di cartone, ma piacciono a Miriam che così pensa di combattere lo svaccamento pre-menopausa che teme la stia attendendo dietro l’angolo. Dunque le carpe 2018 potrebbero essere più di 300, insomma, non ne ho idea.

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Questo invece è il consueto temporale del Brugneto, direzione ESE. Tornando alle Carpe, la quasi totalità dei piccoli è rossa, ma ci sono anche una manciata di piccoli biancastri ed altri scuri. I bianchi riprendono il colore di una o due delle Carpe Originali, ma uelli scuri invece potrebbero essere incrociati con un cinghiale che è venuto a bere e poi ha abusato di una carpa. Ma forse, più probabilmente, dev’essere qualche nonno giapponese, lo ricordo nei diagrammi di Mendel sulla ereditarietà.

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Su questa foto ho fatto dei mastrussi aumentandone il colore. Ci sono dei puntini neri che potrebbero anche sembrare polvere sull’obiettivo, ma sono uccelli che volavano ad altezze indefinibili.

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