Le eventuali.

Avevano previsto una bella rinfrescata nel pomeriggio. Sono le 10 di sera e ci sono 32 gradi. Avevano previsto pioggia, ma di pioggia non se n’è vista e se ne vedrà forse poca domani. La temperatura tornerà in poche ore oltre i 30 gradi. Intanto la ditta che dovrebbe farmi il pozzo basaluzzese sembra scomparsa. Chiamo il titolare, chiamo la segretaria, si scusano tutti e mi promettono di fissare una data. Se aspettano ancora, quando scaveranno il buco potranno metterci le mie spoglie mortali. Anzi no, ci metteranno le mie ceneri, costa meno.

Ho un problema con una fornitura di mutande. Visto che non voglio mutande firmate o griffate, sia che le compri io o Miriam, la scelta deve ricadere su modelli rigorosamente bianchi e che NON hanno la cucitura in corrispondenza del mio glande.

Una partita di 5 paia di mutande comprate non so dove e non so da chi sono bianche e contenitive, ma non funzionano a dovere. Posso passar sopra il fatto che sono enormi e che Miriam si sganascia dal ridere tutte le volte che mi vede, ma è inaccettabile come il contenimento sia insufficente, ovvero ci sta solo una palla. L’altra, una delle due, è fuori dal tessuto e finisce fatalmente contro una gamba. Soprattutto in climi caldi, il contatto tra palla e coscia è fastidioso. Si instaura un effetto colla al quale si può ovviare mettendosi una mano nel pacco ed operare a far si che la palla si scolli e rientri, seppur temporaneamente, dentro la mutanda. Oppure bisogna eseguire il passo del taglialegna quando scavalca un tronco. Credo di aver già accennato a questo fastidioso problema intimo, ma nel recente viaggio le mutande a disposizione erano di questa partita. Ho guidato per circa 42 ore in totale, almeno 30 ore con una palla fuori dalla mutanda che si incollava alla coscia.

 

 

This entry was posted in All possible crap. Bookmark the permalink.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *