Un attimo di sobrietà evoluzionistica.

Oggi osservavo rapito la mia valvola mitralica, o qualcosa di simile, che più o meno una volta al secondo si apre e si chiude. In questa foto credo sia quel lembo bianco che sembra uno sportello che appoggia male su un battente. In realtà chiude abbastanza bene, almeno per la mia età. Ogni anno, da qualche anno,  vado a fare questo esame. Sento pareri discordanti, a seconda del medico cambia il referto; durante gli anni dispari mi dicono di stare tranquillo, durante gli anni pari invece mi suggeriscono di essere precoccupato. Non so se ho capito bene cosa c’è di dilatato, non credo risponderei esaurientemente all’esame di anatomia, ma siamo al limite dei valori decorosi e normali.  Nel 2018, anno pari,  mi si dice anche che dovrei fare un ulteriore esame, abbassare il colesterolo, fare movimento, non mangiare formaggio, prendere delle medicine, non fare sforzi (impossibile, senza sforzo non cago).

Piuttosto, il motivo del mio stupore è che mentre fissavo il monitor sul quale veniva trasmesso il mio cuore in azione, mi è saltata al naso una considerazione scemissima. Quel meccanismo perfetto di materiale organico che si apre e si chiude mosso da non so quanti minuscoli muscoletti, viene fuori dall’evoluzione di un organismo monocellulare che nuotava nel mare. E quella valvoletta è arrivata a furia di tentativi, di errori, di animali morti perchè l’errore nella maggioranza dei casi era fatale. Allora capisco chi ritiene che ci debba essere un tipo barbuto e molto in gamba che ha preso del fango e dei sassolini e ha creato l’uomo. E che se mi masturbo finisco all’inferno, devo solo aspettare che l’aneurisma si apra e ZAC, mi ritrovo in qualche girone dei maniaci delle webcam panoramiche o dei forzati delle Pozzanghere Fangose.

Insomma, farò anche quest’altro esame. Non credo comporti la profanazione del mio tratto digerente, operazione alla quale sono aduso. Se non ho capito male, prima mi mettono in vena un liquido colorato al sapore di vaniglia, credo anche radioattivo. Poi quando brillo di luce propria come se fossi uno smartphone, ricevo Capodistria e parlo in Mandarino, mi cacciano nel tubo della TAC con l’aria condizionata al massimo. L’operatore della TAC nel frattempo riceve una telefonata dalla fidanzata che gli dice che è incinta, ma non di lui. Scoppia una discussione, lui si dimentica di me, sbatte la porta e se ne va al bar a bere con gli amici. Il ciclo va avanti per qualche ora e quando si ricordano di me e mi tolgono dal tubo, vedo attraverso i vestiti e faccio lievitare i conigli.

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