Venerdì di pulizie.

Intanto vorrei dire che ho voglia di prendere la sega a motore e fare a pezzi il laptop sul quale sto scrivendo, si pianta in continuazione ed è lento come se avesse 3 byte di ram di memoria. Non ricordo se l’ho acquistato da Unitronic o Bennet e farei a pezzi anche il loro reparto informatico.

Detto ciò, oggi grandi pulizie di Maggio. Ho tagliato l’erba nel pratone dietro la Pozzanghera. Ho impiegato 4 ore e verso la fine ho perso un bullone ed ho rischiato di perdere la trincia per strada. Vuol dire non solo lasciare l’attezzo nel mezzo del prato, ma strappare i comandi idraulici, divelgere la presa di forza, piegare 4 braccetti. Mi è andata bene, me ne sono accorto ed ho fatto un tappullo di cui sono molto orgoglioso che mi ha permesso di terminare il lavoro. Mi sento “due mani sprecate nei tappulli in campo agricolo“.

Nel frattempo le truppe di assalto rumene dotate di un decespugliatore a filo modello invasione della Polonia hanno pulito parte del bosco.

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Poi ho estirpato tutti gli alberelli, pioppi soprattutto, che crescevano sulle rive della Pozzanghera. Mi è dispiaciuto, ma devo scegliere; o salvaguardo la pozzanghera o consento agli  alberi che attingono direttamente alla medesima di crescere indisturbati e potenzialmente mettere a repentaglio la tenuta e dunque la riserva di acqua.

 

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