Beh, ci si vede.

Arieccomi nel rifugio oltre oceano. In aereo è girato nuovamente l’assistente di volo per distribuire ai passeggeri la dichiarazione doganale, quella nella quale bisogna dichiarare che oltre a non portare frutta, non si portano “Disease agents, cell cultures, or snails“. Ossia sullo stesso piano si mettono gli agenti patogeni, le culture cellulari e le lumache. Non siete gentili con le lumache, che male vi hanno fatto ? Invidia perchè a voi non piacciono e se le mangiate nei ristoranti francesi fighetti le pagate $10 ciascuna ?

Negli ultimi anni il sistema di controllo all’immigrazione era cambiato diverse volte creando talvolta abbastanza confusione. Diverse tipologie di visitatori, ciascuna con le proprie code e procedure. Per ultimo, la macchinetta che ti legge il passaporto, ti fa la foto, ti prende le impronte digitali e ti stampava un foglietto con il quale si passava la dogana.

Adesso c’è un ritorno al passato. Americani da una parte e stranieri dall’altra, per i visitatori code interminabili e ufficiale dell’immigrazione che di simpatico non ha proprio nulla ed anzi ti fa la stessa domanda due volte e ti guarda decisamente come se gli stessi sulle palle. Comunque credo cambierà ancora, almeno per i nativi che ho visto abbastanza smarriti perchè per loro forse ci sono ancora le macchinette, ma poche e le puoi usare solo ma solo se hai fatto l’application per una procedura in base alla quale ti devi registrare on line e forse fare anche una intervista.

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L’ultima volta che avevo attraversato le Alpi era stato facile identificare i monti sottostanti. Qui invece potrei essere ovunque lungo una rotta curvilinea che da Genova porta a Francoforte. Il volo Genova – Francoforte è stato di nuovo inaugurato, per la terza volta. La scorsa inaugurazione ero stato proprio sul volo e mi avevano omaggiato con un piccolo boccale in ceramica con la scritta bilingue sul volo.

Poi il volo aveva avuto un successo enorme, tale che era stato cancellato dopo un paio di settimane. Adesso ci riprovano. Ma non mi hanno dato il boccale di birra, scriverò una vibrante lettera di vibrazioni. Nota di colore; aull’Atlantico abbiamo volato a 11580 metri di altitudine, a poche centinaia di metri sotto di noi avevamo un strato continuo di nuvole, così vicine che l’effetto era di poterle sfiorare, ma era la velocità di scorrimento che faceva girare la testa. Siamo passati sulla punta della Groenlandia ma il suolo non si vedeva. A New York ci sono di giorno -7 e di notte -11 e Miriam non sta più nella pelle dalla gioia.

Rileggo tutto e poscia classifico questo scritto con un 8 nella scala da 0 a 10 di “Ma che cazzo frega”, laddove 0 rappresenta un qualche interesse e 10 è il cazzofrega totale.
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