Si ma io mi cremo.

Qualche giorno fa ho passato un’ora abbondante in una banca del centro, in coda allo sportello per fare una operazione che on line non si riesce a fare. Sono entrato che stavano servendo il numero 20 ed ho staccato il numero 54. Armato di santa pazienza mi sono seduto. Al mio fianco una signora, la numero 52 dall’aspetto gentile che voleva fare due chiacchiere. Era li per pagare i diritti al Comune di Genova per poter aprire il loculo dove sono conservati i mortali resti della sua famiglia. Ai marmai deve mostrare la ricevuta e solo allora, armati di scalpello e martello, rimuovono la lastra e poi non ho capito cosa devono fare. Un paio di anni fa aveva dovuto far aprire lo stesso loculo per trovare il posto per un figlio, adesso era il turno di occuparsi del marito. Lei era ortodossa ed il marito si era convertito dunque quando quelli della società di cremazione avevano reclamato il corpo del marito che aveva scelto di farsi cremare,  lei si era opposta ed ora doveva far risistemare le ossa esistenti per far posto a quelle del marito.  Mi ha raccontato un sacco di cose della sua famiglia ma non mi ha attivato il circuito “sai che cazzo me ne frega” perchè era una signora davvero dai modi per bene e gentili. Le ho raccontato che anch’io ho intenzione di farmi incenerire, voglio appunto evitare a qualche parente di doversi preoccupare di farmi mettere chissà dove aprendo loculi, spostando, riducendo, riordinando gli avi in modo da farmi stare comodo. Una ampolla e via, potete anche gettarmi in mare o spargermi tra le quercie a Basaluzzo.

Tutto sommato è stata una conversazione di spessore, la signora deve aver passato dei momenti molto brutti a sentire il suo recentre trascorso di tombe, però sembrava solida e positiva. In genere io non attacco mai bottone nelle poche code che mi tocca fare perchè temo di dovermi confrontare su argomenti puerili o da rotocalco dei quali non me potrebbe fregare meno di un picocazzo, come nella fattispecie del 99% di tutto quello di cui si può discutere.

Oggi è la vigilia ed il mio umore è anche meno allegro di una conversazione sulla cremazione. Mi rendo conto che è una macchinazione chimica del mio cervello, che il resto dell’universo non è cambiato di un micron ed io non avrei ragione di essere più o meno amichevole di un mese fa, ma oggi è tempo di feste.

Ogni tanto qualcuno cerca di spiegare come ci si sente in occasione di una crisi depressiva. Tutti gli anni io pago un contributo in depressione a fasi alterne, va e viene, ma nel periodo delle feste natalizie trova una proteina eccezionale.  Io da almeno 3 settimane mi sento come se vivessi all’interno di uno scafandro da palombaro al quale viene pompato vapore da una caldaia al cui interno viene fatta bollire della merda di vacca.

Ci sono due indici estremamente affidabili del mio stato depressivo. Il primo è il grado di interesse per quel che mi capito intorno. In questi giorni è zero. Il secondo è il grado di prospettive ed interesse per il futuro. Anche questo è zero. In più assisto impotente alla totale insofferenza verso l’idea di fare gli auguri. Lo spirito di Natale è sepolto da qualche parte ed ogni tanto manda in superficie qualche bolla di gas che non odora affatto di buono. Quello che farei volentieri è scattarmi una foto del cazzo e mandarla alle amiche di Miriam su un paio di chat su Whatsapp. Ma non è un effetto del Natale, lo farei anche il resto dell’anno. Per par condicio, posso dire che anche Miriam non è nella sua forma migliore, ma il suo problema è il freddo. A poco serve ricordarle che l’altro ieri le giornate hanno iniziato ad allungarsi. Lei patisce il freddo sopra ogni cosa, non riesce a liberarsene da Novembre a Marzo.

Ed ora alcune belle foto delle solite webcam.

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A Basaluzzo i caprioli hanno occupato il giardinetto di fronte a casa. Tagliono l’erba e la concimano. Spero non siano interessati anche agli alberi ed alle loro cortecce.

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Tramonti da alta pressione invernale, senza nebbia in pianura.

 

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2 Responses to Si ma io mi cremo.

  1. the hunter says:

    Foto caprioli: non è una foto da presentare en passant, è stupenda! é la prima cosa che mi sono trovato questa mattina sullo smartphone, grazie a te! Ho trasmesso al consulente bio ungulati ML e mi ha confermato femmina con maschio giovane nato in primavera. Nella mia ignoranza al riguardo so però che i caprioli si accoppiano in estate nella stagione degli amori ; le femmine hanno poi una gestazione molto lunga, lentissima in un primo periodo autunno/inverno, con poi un’ accelerazione in primavera e – miracolo di natura- nascono tutti verso maggio quando erba , piante e clima favoriscono al massimo la crescita e la sopravvivenza!
    Buon Natale davvero!

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