Stante che oggi c’è stata la maratona e che qualsiasi cosa mi venisse in mente sarebbe scontato, banale, fatuo e superluo, salvo alcune foto generiche con un laconico commento.

Fettuccine all’aragosta, versione copiata da internet ma personalizzata SM. Ho aggiunto gamberetti e capesante tagliate a pezzettini con le forbici, molta meno panna della ricetta originale, nessun pomodoro. Ho sbagliato la cottura di entrambi i gamberetti e le capesante (troppo cotti) ma quando fai un soffritto con il burro ed aggiungi abbondante Brandy, non può venire troppo cattivo. Anche se il Brandy comperato in bottiglietta formato da alcolizzato anonimo è di una marca locale, probabilmente fatto in uno scantinato di Brooklyn.

Direttamente dalle Hawaii, una roba incredibilmente buona, arrivata in regalo per posta. E’ uno snack che negli USA va molto, ma in Mainland è abbastanza artificiale ed il cielo sa cosa c’è dentro. E’ gommoso e lascia le mani unte di un unto che non va più via, neppure con l’acquaragia. Questa invece è carne disidratata, leggermente condita con erbe varie e senza frilli aggiunti. Secca ed asciutta si mastica piacevolmente fino a che non produce un bolo che a quel punto si scioglie. Dinamicamente parlando suona terribile ma in realtà è squisito.

Red Hook, Brooklyn. Locale specializzato in barbecue, gran cibo e gran musica. Ci si mette in paziente fila in un ambiente pieno di fumo e quando si arriva ad ordinare in genere si è già ubriachi perchè la birra è buona. In genere ho capito che uno rimane in coda e l’altro va a fare il pieno di birra al bancone e lo porta a chi è in coda. Quando si arriva a momento di ordinare, si è ubriachi si ordina pollo che è facile da ricordare, con una inverosimile porzione di Mac & Cheese, una poltiglia di pasta stracotta e formaggio che si può mangiare solo in USA senza sentirsi un traditore della buona cucina. Pollo e Mac & Cheese davvero deliziosi. Il tipo con il cappellino è un amico, suona il basso e participa a diverse band che suonano musica di vario tipo. Questa sera c’era Country che non mi fa impazzire. Ma avevo abbastanza birra in corpo da subirla bene. Patisco ben di più la musica melodica italiana che il Country, o qualsiasi altra cosa.

Questo che passa al 17mo miglio era l’idolo locale, Meb Keflezighi arrivato “solo” undicesimo. La Maratona anche quest’anno è stata una grossa festa popolare, poi dopo i primi 5000 corridori ci siamo infilati a mangiare in un posto trucido che non ha subito un rinnovo dei locali dal 1925. Tutto è del 1925, per fortuna non lo erano le uova della mia favolosa omelette con American Cheese, lo stesso del Mac & Cheese che è la negazione del formaggio artigianale, ma una volta sciolto va giù bene.

La maratona nel parco. Tutti gli anni vado nello stesso punto e scatto la stessa foto.

A Basaluzzo cinquanta millimetri di normalità, dopo mesi e mesi di siccità quasi totale. Ci vorrebbero un paio di settimane di pioggia ed altri 500 millimetri di accumuli per rientrare nelle medie. Alcuni giornali hanno già scritto “siccità finita” ed auguro a chi ha scritto il titolo ed al direttore che lo ha approvato di rimanere disidratati più del Beef Jerky in mezzo al Sahara.