Ho sicuramente già scritto le cazzate che sto per ripetere. Ma è arrivata l’estate e con essa le vacanze al mare. La mia non è una lamentela, sarebbe estremamente sciocco lamentarsi dell’opportunità di andare in una gradevole località balneare con dei cari amici. Tuttavia se a Miriam piacesse la montagna sarei più lieto, diciamo così.
Genova – Calvi – Tinos – Basaluzzo. Tre giorni in Corsica sono belli, dopo io sarei tornato di corsa nelle colline basaluzzesi ma sono stato indotto a trascorrere anche una settimana in un’isoletta delle Cicladi. Suggestive Cicladi, in più con cari amici coi quali è ormai una consolidata abitudine, ogni volta un’isola diversa. Questa volta è mancato il vento, rendendo la permanenza molto simile a come lo sarebbe stato passare una settimana su una sedia seduto di fronte ad un altoforno aperto. Mi dicono che il Meltemi soffia ad iniziare dalla metà di Luglio. Ha ripreso a prudermi il braccio destro, mi sono scarificato il gomito a furia di grattarmi, ordinaria amministrazione del clima estivo.
Miriam come sempre parte con una valigia preparata per fronteggiare un errore di rotta del traghetto. Non si sa mai; metti caso che il comandante si sbaglia e ci sbarca a Nuuk, capitale della Groenlandia. Nessun problema; Miriam ha piumini d’oca, piles doppio strato, maglioni e calze di lana. A Milos ci saranno stati 36 gradi ma non importa, la prudenza non è mai troppa.

Al posto della solita foto del cazzo di qualche spiaggetta come ce ne sono migliaia in tutto il mondo, la mia vacanza mi ha permesso di stringere amicizia con i tre gatti del padrone di casa, eccoli. Tre divi adottati dal padrone di casa, sciancati, mezzi cechi ma affettuosissimi.
Segnalo a scopo documentale ed a favore dei posteri che la mattina ci metto 20 minuti per spalmarmi la crema antisole protezione 50, operazione fastidiosa ma fondamentale se non voglio ritrovarmi dopo due giorni con la faccia di Harry Belafonte ed ustioni ovunque. Non mi piace essere abbronzato, va bene ?

Un’altra highlight della vacanza è stata aver fotografato questa roccia che sembra palesemente un cazzo menomato. L’ho anche pubblicata su facebook ed ho ricevuto diversi likes perchè tutti hanno pensato la stessa cosa. Lorena Bobbitt, per chi se la ricorda.
Immutabile nei secoli il menu dei ristoranti isolani, che è uguale per tutti, probabilmente è stampato da qualche associazione di categoria e distribuito a tutti i ristoratori. Ho potuto gustare nuovamente il letale formaggio locale fritto in Castrol TT che posso assumere solo una volta all’anno, perchè se lo prendessi due mi ucciderebbe.

Lunch nel consueto ristorantino sulla spiaggia a mangiare insalata graca.
Comunque ci sono sempre le immancabili “greek salad”, le polpette compresse in officina, le foglie di vite ripiene di materiale vario, la capra cotta nelle fosse Imhoff.
Tinos è un’isola tranquillissima frequentabile anche da persone anziane. I villaggi interni sono deliziosi ma le spiagge talvolta non sono così pulite. I greci apparentemente scaricano ancora le acque di sentina delle petroliere in mare aperto; in molte spiagge c’è catrame sparso come c’era nelle spiagge liguri trenta anni fa. E poi tanta plastica quasi ovunque, sopravviverà alla specie umana. Ma l’acqua è perlo più cristallina.
Siamo dovuti passare per Mikonos che, al contrario, è il caos, c’è un traffico assurdo, gente ovunque, una ressa da stadio. Non fa per me. Annoto che è anche marcio, stramarcio di figa. Sono però fuori tempo massimo per età, stato civile e tutto il resto. L’aeroporto è meravigliosamente disorganizzato e sembra vivere nella confusione totale, è un miracolo che non si sia finiti a Tel Aviv con le valige a Londra. Privo di aria condizionata, indicazioni sbagliate, ordini contraddittori e code da maremoto.

La foto mostra un cespuglio fiorito con una specie di lucertola ipertrofica che da lontano sembrava una pietra. La foto di strordinaria fattezza è stata fatta dal Consulente Biologico della Pozzanghera che si trovava a passare casualmente, armato della sua macchina fotografica che ingrandisce un pestasso di volte prima di incendiarsi. (era lui a pianificare la giornata isolana avendo precedentemente condotto una approfondita ricerca sulle diverse spiagge)
Ed ora alcuni lamentosi accenni sulla situazione meteo-stagionale di Basaluzzo.
Negli ultimi giorni sono cadute le briciole della recente irruzione fredda, circa 5 millimetri di pioggia ed infatti un po’ di gramigna s’è rinverdita togliendo quell’aspetto arido che detesto e che mi fa sognare Vancouver (dove credo piova tantissimo). Ma in generale lo stato della vegetazione è tipica di fine Agosto, tutto molto secco ed assetato, sofferente dopo la siccità degli ultimi mesi. Solo che, stracazzo, siamo all’inizio di Luglio. Stanno morendo almeno 3 carpini e forse una quercia (di quelle che ho messo a dimora negli ultimi anni). La Pozzanghera ha poca acqua; troppo poca per riuscire a sopravvivere l’estate se non piove, e siccome le previsioni sono negative, ieri ho buttato 2 ore di riserva della cisterna pari a 10 centimetri di livello della medesima, dunque 5 cm/ora. Nessun cambiamento notabile di livello della Pozzanghera, ma da qualche parte i litri preziosi sono allocati tra le nobili sponde. Adesso dopo che Basaluzzo è stata lisciata da due temporali che hanno regalato acqua nelle vicinanze, ritorna l’alta pressione del cazzo e devo iniziare a preoccuparmi di tenere umide le radici delle giovani piante.
Un breve accenno alle elezioni di Genova.
Io non ho votato il ballottaggio perchè ero assente e ciò mi infonde un leggero senso di colpa, l’elezione di un nuovo sindaco mi costringe di togliere la poesia che avevo dedicato a Doria, sindaco trasparente. L’unica cosa che trovo simpatico annotare in merito a questa tornata elettorale è la reazione di una selezione dei trombati, che scrivono inferociti sulle pagine di Facebook. Dichiarano che presto sfileranno per Genova le truppe corazzate delle SS con le squadracce fasciste in camicia nera. Compagni concittadini; ma fatevi una vita, rilassatevi, pensate alla vostra salute, almeno quella fisica, perchè quella mentale mi pare ormai compromessa.