
Arpa Piemonte
Questa mattina l’altezza dell’acqua della Pfm è di 60 centimetri. Prima delle piogge, ossia il 2 Ottobre era di circa 42, dunque il livello è aumentato di 18 centimetri.
Calcolare quanto deve piovere per alzare il livello di 1 centimetro (10 millimetri) non è facile. In teoria la pioggia che cade sull’acqua non subisce perdite – pertanto 1 mm di pioggia = 1 mm di innalzamento del livelo. Ma il terreno intorno pende verso la Pfm, dopo un certo numero di millimetri il terreno è saturo e la pioggia ruscella nella Pfm, dunque dopo un po’ che piove non è più vero che 10 millimetri di pioggia corrispondono a 10 millimetri di innalzamento del livello, ma cominceranno a diventare 11, poi 12, e continueranno a salire fino a quando tutto l’invaso non assorbirà più acqua e dunque il bacino alimentarà completamente la Pfm. Più o meno il terreno compreso nello spartiacque è pari a 5 volte la superficie della Pfm, quanto il terreno è saturo e continua a piovere, il rapporto dovrebbe essere 1 a 5, ossia per ogni millimetro di pioggia caduta, nella Pfm ne arrivano 5.
In realtà, la pioggia caduta tra la mezzanotte del 2 e la mezzanotte del 3 sui campi e la collinetta intorno alla Pfm non ha ruscellato, ma sicuramente ha in parte saturato il terreno. Quella dopo invece, avendo trovato il terreno parzialmente saturo, è finita in parte nella Pfm.
L’algoritmo che stabilisce quando e quanto il ruscellamento alimenta la Pfm in relazione alla caduta di pioggia è composto da un simpatico gruppo di variabili. In questo caso specifico, facendo un calcolo spannometrico, il rapporto è 37 a 180, che è circa 1 a 5.
Comunque sia, non me ne frega un picocazzo. L’importante è che adesso ci sono 20 centimetri di acqua nuova che hanno aumentato il livello dell’acqua. L’acqua oggi è leggermente torbida ma le carpe stanno apprezzando, razzolano in quella parte delle rive che sono tornate sommerse, si vede che c’è cibo.

