Intanto la Luna.

Questa notte, 5 Novembre, pare la Luna sia 27.000 km più vicina del solito, dunque si vede più grande.

Nel mentre, a New York avviso di vento forte.

This is an important message from NY Alert

HEADLINE: Wind Advisory issued November 5 at 12:41PM EST until November 6 at 8:00AM EST by NWS Upton NY
DESCRIPTION: * WHAT…West winds 20 to 30 mph with gusts up to 50 mph expected.
* WHERE…Portions of southern Connecticut, northeast New Jersey,
and southeast New York.
* WHEN…From 9 PM this evening to 8 AM EST Thursday.
* IMPACTS…Gusty winds will blow around unsecured objects. Tree
limbs could be blown down and a few power outages may result.
INSTRUCTIONS: Winds this strong can make driving difficult, especially for high
profile vehicles. Use extra caution.
Secure outdoor objects.
Issued By: NWS Upton NY
———-

Questi i risultati delle votazioni per il sindaco nei miei 4 blocchi che corrispondono ad un distretto elettorale. Il mio è un quartiere di persone perlopiù anziane ed infatti ha preso più voti il tranquillo ed affidabile Cuomo.

Leave a comment

New York ha un nuovo sindaco comunista.

Ovviamente non è un comunista, si limita a definirsi “socialist” ma se lo dice il Presidente, che ha sempre ragione, vuol dire che è comunista e trasformerà New York in Cuba (c’è chi lo ha detto seriamente)

Ho seguito gli ultimi giorni di campagna elettorale, affascinante. A meno di venti minuti dalla chiusura dei seggi, in televisione trasmettevano ancora spot elettorali, come se ci fossero stati elettori indecisi che avrebbero potuto cambiare idea, precipitarsi per strada ed andare a votare. Ho letto un po’ di cose sul nuovo sindaco, un anno fa quasi nessuno sapeva chi fosse e chi ne parlava sbagliava il cognome. Ovviamente i pareri sono discordi; io leggo un paio di siti on line sedicenti non di parte ma obiettivi. Questi in genere hanno giornalisti e commentatori di diversa opinione che scrivono un articolo dopo l’altro in modo che chi legge ascolta le due campane e poi decide a chi dar credito.

Io ovviamente non so cosa pensare; gli Americani sono adesso abituati ai venditori di fumo di destra, ora devono confrontarsi con i possibili venditori di fumo di sinistra, non so chi sia peggio, ma resta il fatto che questo sindaco è una novità assoluta e tutti si interrogano se e cosa succederà a New York.

Questa notte sono previsti venti a 80 km/ora, il banco di prova delle mie nuove campane a vento sul terrazzo. Il vento verrà da nord ovest, dunque se dovessero volar via attraverserebbero nell’ordine la 3rd avenue, la 2nd avenue, York Avenue, FDR Drive, East River, Roosvelt Island, di nuovo l’East River.

E poi Astoria (vicinato dei Queens dove vive Mamdani), a seguire parte di Brooklyn, l’aeroporto JFK, infine Far Rockavay ed Atlantic Beach.

Durante il suo tragitto, potrebbe cadere appunto sulla testa di Mamdani o interferire con i voli degli aerei, anche se adesso con lo shut down del governo i voli sono a rischio perchè il personale non viene pagato da due mesi.

Leave a comment

Oggi gita in barca

Non era programmata, ma cammina cammina ci siamo trovati un po’ troppo a nord, per tornare a Midtown abbiamo preso il battello che serve ai pendolari per muoversi avanti e indietro sull’East River.

Mentre nelle ore di punta i battelli sono probabilmente strapieni di gente triste, stanca ed in parte incazzata che fissa il proprio cellulare, in ore off-peak eravamo in pochi sparuti passeggeri, direi tutti turisti intenti a fotografare il panorama.

La barca ci ha risparmiato un bel po’ di strada a piedi, ma comunque oggi abbiamo percorso 10.3 Km. Miriam è rovesciata sul divano mentre guarda la diretta sulle votazioni del prossimo sindaco di New York. Oggi è l’ultimo giorno di votazioni, domani si saprà il risultato, che pare scontato con la vittoria di Zohran Mamdani.

Questo è il filmato ripreso da Miriam mentre mi slogavo una spalla. Grazie ad un sofisticato sistema di editing, adesso è reso visibile senza slogarsi un polso sul cellulare o dover ruotare lo schermo del laptop. Azzera il pathos del cimento la risata iniziale di Miriam ma anche il tizio con l’aspirapolvere alla fine, gli venisse un breve ma intenso cagotto.

Leave a comment

Velocità terminale.

Il termine “terminale” ricorda scenari ben più drammatici. Ma in questo caso dicasi velocità terminale la massima velocità che un qualsiasi oggetto può raggiungere cadendo in un fluido data l’attrazione terrestre. Se l’oggetto in realtà non si muove rispetto al suolo è perchè il fluido nel quale cade viaggia alla velocità terminale in direzione contraria alla forza di gravità. E’ così che si galleggia come uno stronzo sull’acqua, ma qui c’è un ventilatore bello potente che crea un vento di oltre 200 chilometri all’ora che ti tiene sollevato, chiaro no?

Al primo giro, durata un paio di minuti, non so come avevo un male boia alla spalla. Avevo dovuto firmare un disclaimer nel quale, tra le altre cose, ho affermato di non aver subito operazioni e danni alle spalle. In effetti non c’è scritto se “avete qualche cazzo di patologia classica dell’invecchiamento”. Probabilmente tenevo le braccia in un modo errato. Nel secondo invece nulla. L’istruttore non ti molla se non per qualche brevissimo istante; se sbagli qualcosa nella posizione, tipo ti giri o abbassi una gamba e perdi la stabilità, potresti venir proiettato contro le pareti o prendere il volo e restare attaccato alla griglia sul soffitto fin quanto non spengono il ventilatore. Poi ti devono staccare come una mosca sul parabrezza di un’auto.

Questo è il filmato fornito dalla struttura. Stona la musica eccitante e dietro il tizio che passa l’apirapolvere; rovina l’atmosfera da sport estremo, ecco. Miriam ha provato a fare un filmato, ha premuto il tasto del film ma non quello che lo avrebbe fatto partire. Aveva una espressione molto preoccupata, temeva mi potesse venire il classico coccolone. Devo dire che a dire il vero, quando sono uscito avevo il fiatone ed il cuore accellerato, non me l’aspettavo. Lo sforzo fisico mi è sembrano irrilevante e l’emozione è stata contenuta. Forse il fatto di percepire lo stato di sospensione nell’aria attiva qualche meccanismo residente in qualche profondo angolo di circuiti nervosi che si ricordano bene di quando eravamo un mammifero che viveva sugli alberi, il progenitore comune che abbiamo con gli altri primati, chissà. Se si saltava da un ramo ad un altro era per sfuggire ad un predatore oppure inseguire una partner per accoppiarvisi, entrambe situazioni che movimentano il cuore eccome, specialmente se il belino duro continua ad incastrarsi nei rami. Sto inventando ovviamente, non sono mai salito su un albero con una erezione, non ancora.

Miriam ha scattato diverse fotografie durante la vestizione e praprazione al “volo”. E poi dopo in un pub a festeggiare con una pinta di Guinness.

Ho anche la foto di Miriam che beve con una espressione di pura felicità. Ma come noto Miriam non vuole che la foto venga resa pubblica. Sono autorizzato solo a mandarla a sua madre con WhatsApp.

Leave a comment

Oggi Giornata della Ghianda.

Ma anche della maratona di New York. Quest’anno sono andato presto, ho aspettato nel Parco i front runners, ossia gli africani che vincono sempre, queste sono le prime tre che sono passate. Poi passano i maschi, africani pure loro. Dopo una ventina di minuti arrivano i primi caucasici. Gli asiatici mi sembra che arrivino ancora dopo.

In realtà i primi a partire ed a transitare sono questi, eroi che ricevono scrosci di applausi anche se di gente sui bordi ce n’è ancora pochina, la maggior parte del pubblico arriva quando arrivano i badilanti, i non professionisti, la massa dei cinquantamila che lottano per arrivare a tagliare il traguardo, questi iniziano ad arrivare ad ondate dopo un’ora abbondante dal passaggio dei primi, gli ultimi andranno avanti fino a notte.

Miriam si mette d’accordo per uscire, ma prendo io il suo telefono e la conversazione prende una piega particolare. Vogliono andare a vedere la maratona.

Però per l’occasione, bel tempo fresco ed asciutto, parco indaffarato e Miriam impegnata con amiche, oggi è anche la giornata della raccolta delle ghiande. Questa volta non ho fotografato gli alberi sotto i quali le ho raccolte, ho fatto un lungo giro ed ho preso ghiande grandi e piccole di una decina di alberi diversi.

Nel frattempo anche oggi si vota per il prossimo sindaco. Data finale martedì. C’è un certo timore che venga eletto il “socialista” Mamdani, oppure che venga eletto il “corrotto e pro Trump” Cuomo.

Strane elezioni, queste. Ho ascoltato i tre candidati parlare in televisione, a parte il candidato repubblicano, molto folklore ma poca sostanza, gli altri due sono bravi a parlare.

Se io dovessi votare, forse voterei Cuomo perchè mi sembra abbia più esperienza, Mamdani è convincente ma ha zero esperienza nel gestire una città che è probabilmente più difficile da gestire che Svizzera ed Austria messe insieme. Comunque non devo tapparmi il naso e votare anche qui.

Infatti vorrei focalizzarmi su argomenti più alla mia portata. Le ghiande.

La scelta è ardua; ce ne sono a centinaia e mi verrebbe voglia di raccoglierle tutte. Ne prendo una e quella a fianco sembra dirmi “perchè lei si ed io no”. In effetti quali sono le possibilità che una ghianda germogli? Qui nel Parco poche, se anche dovessero nascere a fianco di un albero già grande, verrebbero tagliate dai giardinieri. A Basaluzzo forse qualche chance in più ce l’hanno, ma non so in che misura. Le ghiande raccolte finiranno nel cerchio incolto in mezzo al prato. Adesso le ghiande sono nel frigorifero con un pezzetto di carta impregnato di acqua. Poi – se passo la dogana intatto – finiranno nel frigorifero a Basaluzzo. A Marzo ci sarà la messa a dimora. Devo ancora figurare come metterle in terra. Fino ad ora tutte le ghiande che ho preso localmente e tutti gli altri semi sono semplicemente stati lanciati a caso. Per queste preziose ghiande potrei studiare un metodo alternativo, ho ancora un po’ di tempo per pensarci.

Leave a comment

Devo ammettere.

Comunque sia, comunque sarà il futuro, New York oggi ha un fascino indescrivibile e la mia modesta webcam ne mostra un minuscolo angolo.

Nell’incrocio in basso a sinistra, si intravedono come delle placche sull’asfalto. Sono lastre di ferro che coprono dei lavori che riguardano la metropolitana che scorre proprio li sotto, infatti la stazione era chiusa in direzione uptown, mentre quella downtown oggi è aperta.

Hanno iniziato ad usare il martello pneumatico alle 8, anzi di martelli ne usavano una decina, ad orecchio. Fanno questi lavori il sabato e la domenica perchè il traffico è già abbastanza incasinato, se mettono anche un cantiere i giorni lavorativi la coda si forma ad Albany.

Nota. Le annotazioni che ho scritto sopra sono un classico esempio di snobberia geografica. Ossia io qui so come funzionano le cose e lo espongo scrivendo dettagli che solo i residenti possono conoscere.

Suck it.

Leave a comment

Halloween

Siamo andati per pranzo nel Village in un locale stile vecchio bar di mare dove i camerieri erano vestiti tutti da pirati.

Il nostro era mingherlino, alto due metri, lunghi capelli rossi e poi biondi a finire, truccato in volto e probabilmente trans o qualcosa del genere, simpatico e gentile. O simpatica e gentile, whatever. E poi c’era l’inevitabile passaggio di ragazze attraenti vestite in modo da non nascondere forme e colori della pelle.

(gnocche in abiti succinti)

Questa sera c’è la parata sulla west side, quella dove un gigantesco omone vestito da donna qualche anno fa riempì le mani della mamma di Miriam con quelli che alla Carla sembrarono dolcetti ma in realtà erano monodosi di lubrificante intimo. Anche dalle mie parti le strade sono affollate ed invase da umani di ogni età vestiti in maschera. Ho letto che in Italia un prete avrebbe detto che in fin dei conti festeggiare Halloween è come anticipare carnevale e dunque non è peccato. Se andiamo avanti così, tra un centinaio di anni anche il sesso pre-matrimoniale non sarà più il viale per l’inferno. Anche i detrattori politici forse si calmeranno tra qualche anno. (festa inutile perchè di matrice capitalist-americana)

Miriam era con una sua amica in giro per le strade quando sono iniziati i fuochi artificiali (di artificio come li chiamava mio padre). Si sono fermati in un punto dove si vedevano tra le case. Miriam sarebbe dovuta andare a fare la spesa come tutte le buone massaie soggiogate dal maschio alfa come sono io. Invece, complice la sia amica, si sono fermate da un (ultranoto) ristorante italiano ed hanno comperato, per se stesse e per i rispettivi mariti, minestra di carote e carpaccio di vitello. Io tendo a non essere particolarmente campanilista. Ci si abitua al cibo locale che, per carità, è estremamente diversificato e spesso non è affatto male. Ma poi ci sono ristoranti italiani che fanno da mangiare come si mangia in un buon ristorante in Liguria o Piemonte e la differenza si sente.

Passando in taxi sulla Park Avenue ho notato che tutti i ciliegi hanno sul terreno intorno al proprio tronco un anello di terriccio scuro, largo circa un metro e spesso quattro dita. Conferiscono alla pianta un aspetto curato ed ordinato, abbastanza tecnico anche se sui libri leggi che le radici di un albero grandicello assorbono solo dagli apici che possono essere a qualche metro di distanza dal tronco. Parrebbe pertanto che mettere fertilizzante vicino al tronco sia utile da poco ad un picocazzo.

Probabilmente è compost, magari mischiato con stallatico secco. Meno plausibile è che tutto serva per proteggere le radici più superficiali in vista dell’inverno. Ora, qualsiasi possa essere la ragione per cui lo fanno, se lo fanno nella sofisticata Park Avenue, lo posso fare io nella più rustica Pozzanghera Fangosa. Per velocizzare l’operazione al mio rientro, potrei ordinare su Amazon una decina di sacchi come questo, me li faccio recapitare in ufficio, il portiere sarà contento. Cosi appena rientro non passo neppure da casa a Genova, passo dall’ufficio e carico la macchina.

Leave a comment

Oggi riposo.

Approfittando della giornata uggiosa, oggi riposo e lavaggio dei copriletti.

A seguire; in un armadio a muro c’è uno sportello che accede ad un piccolo cavedio dove passano i tubi dell’acqua e quelli degli scarichi. Lo sportello deve essere apribile dal condominio e dunque non si può chiudere. Però da qualche tempo esce un odore micidiale. Avevo messo del nastro adesivo e per un po’ è durato, ma adesso si è scollato e l’odore invade la stanza. Allora ho acquistato un sigillante che dovrebbe bloccare lo spiffero infernale che esce dal cavedio. In corrispondenza dello sportello ci sono diverse valvole, si tratta di una servitù ovvero qualcuno dalla portineria può accedere da noi se deve aprire gli sportelli (ce ne sono quattro in tutta la casa).

Forse potrei avvisare gli amministratore di condominio che se dalla portineria dovessero venire a chiudere l’acqua, dovrebbero portarsi un taglierino altrimenti farebbero fatica ad aprire lo sportello del cavedio.

Il traduttore on line di Google è decisamente troppo gentile ed annacqua inopportunatamente la precisa e tecnicamente ineccepibile terminologia che avrei usato in italiano, volta a manifestare il mio acceso disappunto per dover ospitare una servitù di passaggio per le valvole dei tubi dei vicini di casa.

Qualche aggiornamento di parametri che consentono alla webcam in streaming di proseguire nel suo lavoro. Non l’ho fatto io ma il tecnico-amico che si cura della messa in onda delle immagini.

Leave a comment

Foto varie senza commento banale.

Per una volta ho il pudore di mettere qui delle foto assolutamente a caso e senza spiegazioni, solo perchè per me vogliono dire qualcosa. Di assolutamente superluo.

Qualcosa che accomuna la Pozzanghera Fangosa con Central Park; quattro querce, che qui non si vedono.

Leave a comment

Wind Chimes

Sono una mia forma compulsiva conclamata, per orgoglio non li appendo allo specchietto retrovisore della mia autovettura, ma altrove va bene e in giro ne ho già installati sette.

Credo che da regolamento condominiale non si possano mettere perchè a) possono volare via e cadere in strada e b) possono rompere le balle ai vicini. A favore la loro posizione molto bassa e dunque deve venire un tornado per sollevarli e farli volare via. In merito ai vicini, ho un terrazzo al piano di sotto ed un terrazzo al piano di sopra, se si lamenteranno li toglierò.

Scopo dell’installazione; quando c’è vento dovrebbero sentirsi nella webcam in streaming. Utilità sottozero ma impegno economico bassissimo e provare non nuoce.

Leave a comment