Didattica a distanza.

La webcam ha ripreso una formazione nuvolosa lontana, oltre l’orizzonte.

Ad una più accurata analisi visiva, si vede una bella formazione comuliforme con il proprio incus. Insomma è un temporale.

A duecento km di distanza in direzione sud-ovest il radar + satellite vede un temporale, piccolino, a metà strada tra Corsica e Costa Azzurra. E’ lui, bianco azzurrino nella foto satellitare si vede anche l’incus. Al suolo il vento è una sorta di Grecale, ma in quota è un ovest secco ed infatti l’incus va nella direzione opposta al nucleo temporalesco. Ed anche oggi il mio contributo al nulla è servito.

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Dopo la bassa.

Nel catino padano oggi sole, i prossimi giorni probabilmente nebbia & polveri sottili.

Una ulteriore e finale imbiancata della insistente bassa pressione con ritornante brematurata, ed ora sole in Alta Val Susa.

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La ritornante continua.

Non so davvero se ed in che misura questa bassa pressione insista più del “normale”. Ma a naso direi che dura più della media. Insomma in genere queste figure durano 24 ore, poi lentamente si allontanano verso sud, sud-est. Questa non solo si muove quasi impercettibilmente, ma va verso ovest. Non è una novità assoluta ma sicuramente è raro.

Tutto quanto detto, sostanzialmente infondato, oggi il pastore elettrico era tranciato in più punti, credo siano stati i cinghiali. Non ho visto però grandi opere di scavo, probabilmente hanno scavato in punti dove non ho controllato.

La Q5 nel suo splendore tardo autunnale. Prima o poi cercherò di capire che modello di quercia è esattamente. Ce ne sono seicento tipi diversi, pare.

L’ibrido ‘Nellie Stevens’ (Ilex aquifolium x Ilex cornuta ‘Nellie R. Stevens‘) si differenzia dall’Ilex aquifolium soprattutto per la forma delle foglie oblunghe ovate di colore verde intenso. Ideale per siepi, bordure arbustive o come esemplare isolato, presenta un’elevata tolleranza alla potatura. Per questo motivo può essere utilizzato con successo nell’arte topiaria. (descrizione copiata da Villegiardini)

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La ritornante.

Una ventina di millimetri di precipitazione, che contano i due centimetri di neve sciolti in due millimetri di acqua e poi diciotto di pioggia. Molto bene.

Questo invece è il biglietto di auguri che da oggi attacco ad ogni e-mail che mando fino a fine anno. E’ la cucitura sul mio sopraciglio più gli auguri, neutrali in due lingue, anzi in tre sebbene “Ut Cacas In Urtica” è il latino di “Vai a cagare sulle ortiche”.

Questo ultimo concetto è molto più augurante degli auguri generici perchè suggerisce una buona peristalsi, preceduta da una alimentazione bilanciata. Le ortiche rappresentano invece l’invito a fare esercizio fisico, perchè chi non lo fa rischia di urticarsi.

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Poteva mancare il tramonto?

Alta val Susa con la debole nevicata da sfondamento quasi già del tutto sciolta.

Questa foto mostra i limiti della webcam, i colori sono sfalsati.

Questa è fatta con la macchinetta fotografica. Qualche bel contrasto ma sfuocata, con un po’ di effetto “Fata Morgana” che è un nome abbastanza cretino ma è quello che credo sia in uso comunemente.

Questa, ripresa dopo la precedente, è migliore perchè si vede anche il cielo che prova a fare dei cumuli che sembrano mammatus ma in realtà potrebbero essere virghe di neve appena accennate.

La luce a pannelli solari ha una autonomia risibile, ma so cosa devo fare.

Stavo per prendere anche la batteria da 12 volt, ma sarebbe arrivata a Gennaio e credo la troverò in un negozio di elettricità. Ho acquistato due oggetti che spero siano compatibili tra di loro e compatibili con l’elegante illuminazione che ho adesso. Dovrebbe essere sufficiente sostituire la lampadina e collegare la stessa al portalampada…

Oh, cazzo...

Mi sono reso conto adesso che l’attuale portalampada non è affatto compatibile con la lampadina che ho acquistato. Meno male che c’è Amazon, ho ordinato una elegante lampada da parete per esterno antica rurale (ergo perfetta per la Pozzanghera) in ferro (o in bronzo) e persino Retro con la R maiuscola.

Dovrebbe funzionare; il sistema penso sia omogeneo e sebbene io non abbia mai capito la differenza tra volt, watt, ampere, i quattro elementi del meccanismo dovrebbero funzionare come si deve. In genere il funzionamento del crepuscolare si verifica utilizzando una calza con la quale si copre il marchingenio per vedere se chiude il circuito quando è buio. Il voltaggio è volutamente basso per evitare che, sopravissuto al comodino, non perda la vita per elettrocuzione.

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Ecco il cartoncino degli auguri 2024.

Questa è la versione natalizia della mia sutura sopra l’occhio, modificata e resa festiva a guisa di albero con le decorazioni su un pendio montano. Si vedono i punti come rami, varie imperfezioni della cute, dei grumi di sangue. Ho nascosto l’occhio perchè era decontestualizzato. Non sono contento della scritta, tema e carattere banale, ne ho provate varie versioni, questa è la meno peggio.

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Sorpresa.

Un paio di centimetri di neve. Qualche sito web lo aveva previsto, complice un modello che vedeva la quota neve molto bassa a ridosso degli Appennini. Bella, come sempre.

La Pozzanghera oggi è molto ben frequentata; due Aironi, uno cinerino (Gastone) ed uno bianco. Cinque caprioli, se conto bene le zampe.

Indugio sulla presenza di così tanta fauna selvatica in una sola immagine. Il Cons.Bio enfatizza come il gelo ed il freddo influiscano sulle uscite in gruppo. Che la neve sia magica non è discutibile. Secondo la mia visione onirica, la fauna si bea di questa neve in quanto è effimera, domani sarà tutta sciolta ma per il momento non fa troppo freddo e piace anche a loro.

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Idee per il cartoncino.

Questo è un po’ troppo innovativo, quasi alieno direi, ed anche se si potrebbe rendere più tradizionale aggiungendo qualche palla colorata, dei nastri dorati o qualche renna, ci devo ancora lavorare.

Questo è più tradizionale, aggiungerei magari delle campane sparse o a gruppi ma anche in questo caso siamo ad una versione in bozza.

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Il fronte caldo è passato.

Qualche centimetro al suolo. Adesso pausa, poi non so, potrebbe farne ancora un po’ tra qualche ora.

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Inverno.

E’ con innegabile gioia che vedo e salvo queste immagini di inverno a Basaluzzo. Il ghiaccio è sottile e si scioglierà nel corso della mattina, ma intanto me lo guardo con affetto. E ci sono anche due caprioli nel pratone, aggiungono un tocco selvatico all’immagine, ma lasciate in pace i miei alberi.

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