Cerca, cerca…
Baah.
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Dedicata al nostro illustre primo cittadino.
Ma chi te l’ha fatto fare ? Tanto i trinariciuti torneranno.


Gia detto, credo.
Quanto sto per scrivere probabilmente è una ripetizione una ripetizione. E’ solo per riempire un altro buco inesistente su qualche server controllato da qualche multinazionale. Allora, ci sono canzoni che ascoltavo negli anni ’80 alla radio o le poche volte che andavo in discoteca. Le ascoltavo senza avere idea di chi fossero gli autori, che faccia evessero i cantanti, che cosa dicessero i testi, nulla.
Non c’era MTV o nessuna altra stazione televisiva che trasmettesse musica o addirittura i video delle canzoni. Oggi c’è anche “Radio Italia solo musica italiana” che ha anche un canale televisivo e credo sia usata anche all’inferno in loop come punizione eterna.
Sto seguendo una serie su Netflix che si chiama Lucifer. Le puntate sono molto discontinue; alcune sono belle, intense, fatte bene. Altre sono delle cagate totali, stupide, superficiali, fatte male. In una di queste si sente per una manciata di secondi una canzone che mi ha immediatamente attivato un banco di memoria. Era una canzone che ascoltavo giusto negli anni 80. Ignoro titolo e chi la canta. Ma c’è Google e rivedendo quei trenta secondi e facendo ascoltare al cellulare le note, ecco che salta fuori “One Thing Leads To Another” di una band che si chiamava “Inxx”. Il titolo si può tradurre con “da cosa nasce cosa”.
Mano nella Mano. Mano nella Cosa. Coso nella Mano. Coso nella Cosa. Da Cosa nasce Cosa.
Invece il nome della band che sicuramente pronunciavo incssss con la “S” allungata forse si sarebbe dovuta pronunicare “In Excess”.
Il filmato della canzone è su YouTube. Mi accorgo che però guardare il filmato annacqua il piacere di ascoltare la canzone. Invece di ascoltare la musica si guarda il filmato, pretestuoso nelle intenzioni e modesto nel risultato, e si guardano i cantanti che cercano di sembrare speciali ma, anche in questo caso, assolutamente nella norma. I testi tentano di essere sofisticati ma sticazzi. In più sto mangiando una Panarellina, deliziosa ma la cui caratteristica fisica è quella di esplodere al contatto in migliaia di briciole, parte delle quali finiscono nella tastiera.

Soliti tramonti

Modalità <SNOB> ON.
Sono casualmente incappato (Instagram) in un breve filmato che mostra i controllori dell’aereoporto di Milano mentre seguono sullo schermo i vari aerei e parlano con i piloti fornendo loro indicazioni ed istruzioni. Stavo per commentare; avrei solo messo il link di una canzone su YouTube di Joe Dolce che si intitola Shuddap your face. Per fortuna ho soprasseduto ed ho evitato il rischio di sollevare un vespaio. Qualcuno avrebbe capito che mi riferivo all’inglese parlato in perfetto accento italiano dai ragazzi nella torre di controllo. Certamente preferisco essere gestito da uno bravo che parla un inglese da film comico, che da uno con perfetto accento britannico che però manda il mio aereo a schiantarsi tra le case, se questo potesse essere il caso. Ma credo che ai controllori di volo bisognerebbe insegnare una decorosa pronuncia a quel poco inglese che loro usano ripetutamente – non sarebbe un grosso sforzo – in modo che il loro accento non sia quello di Joe Dolce, il “sistema Italia” ne uscirebbe meglio. Senza poi parlare dei piloti, la maggior parte di essi hanno una cocina romanesca sovralimentata che espongono tale e quale quando parlano ai passeggeri in inglese. L’ultima volta che ho volato ATI da Roma ad Atene mi sarei nascosto sotto il sedile dalla vergogna.
Modalità <SNOB> OFF

Pubblicità progresso.

Nessun messaggio sociale, vedo questa pubblicità tutti i santi giorni e tendo ad essere volgare, grossolano.

Questo non me lo faranno togliere.

Una ditta di San Marino produce zerbini personalizzabili. Dimensioni, colore ed eventualmente un testo. Questo elegante zerbino antiscivolo mancava nel mio ufficio, e non devo chiedere il permesso per esporlo.
Non come il messaggio luminoso che nel dicembre 2019 mi hanno intimato di rimuovere perchè inficiava il decoro di Corte Lambruschini. Stronzi.


Asini.* (vedi commenti)

Autunno affermato a Basaluzzo, finalmente il panorama ingiallisce. Ancora una spolverata a Sauze che pare destinata a scomparire tra pochi giorni per una impennata delle temperature.
Il titolo? Non sapevo cosa scrivere, ho pensato alla presenza sempre più diffusa degli asini su Facebook, terribile ed inquietante quando costoro ricoprono anche cariche pubbliche.
Ho scaricato questa bellissima foto da una pagina di Facebook che parla di New York. L’algoritmo che gestisce le preferenze ha deciso che a me piacciono le fotografie di New York ed ora mi propone numerose pagine in tema. In questa si vede casa. O meglio, si vede sul tetto la scatolona in cemento che protegge i serbatoi dell’acqua. E si intuisce la presenza del terrazzo della mia vicina al piano di sotto. In teoria si dovrebbe vedere anche un angolo del mio terrazzino e la webcam che guarda verso il Parco.
In questa inutilissima elaborazione, a sinistra c’è un ritaglio delle foto sopra, a fianco una immagine tratta da Google Map. Tre punti rilevanti, segnati con un pallino giallo, uno arancione ed uno rosso come le allerte meteo.
Ecco, anche oggi una serie di stronzate, fino a domani dovrei arrivare.

Non capisco gli alberi.
Nel senso che ci sono ancora molti alberi verdi, diversi Aceri Campestri sono stati più gialli dopo un’estate torrida. Eppure ha fatto pioggia, adesso ha fatto freddo, il sole è basso e di mattina ci sono le prime brine. Cazzo aspettano?
E’ probabile che da distratto e discontinuo osservatore delle campagne basaluzzesi quale sono, sia tutto nella norma e forse ho già esposto la mia abissale ignoranza gli anni passati, che cosa mi aspetto, non siamo a duemila metri di altitudine o in Norvegia.
Le quattro Koi viaggiano in formazione nell’acqua più chiara dell’anno. L’acqua è fredda, le alghe in sospensione sono poche, si vede il fondo.

E poco più che una spolverata, potrebbe durare pochi giorni e poi sciogliersi, ma oggi mi fa bene al cuore vedere le montagne innevate nell’ultima decade di Novembre.

Solito schifo.
I mezzi di informazione gestiti da gentetta di bassissimo valore professionale hanno diffusamente definito in questi giorni una “sciabolata artica” che arriva sull’Italia.

Perchè se avessero detto “una fredda depressione con annesso fronte perturbato” la gentetta alla quale si rivolgono non avrebbe dato peso alla notizia. Sono incappato in una notizia secondo la quale una partecipante al grande fratello avrebbe comminato un pompino ad un altro partecipante in diretta, coperti da un lenzuolo. C’è polemica ma il punto secondo me è se la ragazza ha ingoiato oppure no, ma di questo nessuno ne parla.
E va bene, questa era la solita, inutile lamentela del tipo “sono circondato da idioti”.


Il solito stau alpino.
Il vento da NNW spinge le nuvole contro le Alpi occidentali con buone nevicate e da noi, sul versante opposto, le briciole. Per il momento non è una lamentela, ma quante cazzo di volte ho già scritto le stesse identiche stronzate?

In questa immagine si vedono due elementi. Il NW italiano con l’evidente stau montano e la foto della mia nuova patente. Scadeva a Febbraio, ma qualcuno ha insistito perchè facessi subito il rinnovo perchè potrebbe scoppiare un conflitto termonucleare. In tal caso non devo preoccuparmi della patente che scade.

Nebbia notturna





Spettrale Basaluzzo notturna con nebbia, a seguire una settimana di fresco ed un po’ di pioggia all’orizzonte. Sulla pioggia ho qualche dubbio, mi sa che ne viene davvero poca, forse farà un po’ di neve sui monti, anche se venerdì notte GFS vedrebbe neve anche in pianura. Mah…