Non vorrei sembrere ripetitivo, ossessionato e monotematico, ma insomma, mentre ho percorso a piedi un blocco per andare a cena ho incrociato una quantità imbarazzante di gnocca. Diversa dalla gnocca dell’autogrill di Vignole Borbera; queste sono senza un filo di trucco, senza un tatuaggio, vestite semplicemente senza orpelli, ma tremendamente belle. Anche Miriam ha dovuto convenire che per un maschio eterosessuale in età riproduttiva, percorrere verso le 6 di un tiepido pomeriggio estivo la Lexington Avenue nella Upper East Side può essere un’esperienza forte.
Il ristorante si chiama “Oysters, Burgers and Martini” e si mangia bene. Ho preso un filetto di salmone con quinoa e hummus di Israele. Ho bevuto però un beverone che prometteva di essere solo leggermente alcolico, ed invece mi ha stordito per bene. Nel raggio di 5 minuti a piedi ci sono una trentina di posti dove si può mangiare di tutto: tra Turco a Indiano, Cinese, Italiano, Francese, Iraniano, pizza, sushi, pub stile inglese, hamburger, pesce, carne, vegetariano, ebraico, indonesiano. Questa regola dei 5 minuti si applica a buona parte di Manhattan e parte di Brooklyn.
Ma sticazzi eno-gastronomici. Sono stanchissimo e credo di avere un po’ di febbre, probabilmente per gli sbalzi di clima e per le arie condizionate che uccidono i più cagionevoli. E’ così che gli americani vogliono essere superiori. I meno preparati all’aria condizionata sia ammalano e muoiono, garantendo una super razza di sopravissuti. Intanto per le prossime ore sono previsti temporali anche forti. Tutti sono in trepidante attesa del severe storm e degli allagamenti e della grandine, colpi di vento, fulmini.
Rispetto alla media italiana, qui sono più precisi nella terminologia usata per descrivere i fenomeni. Ossia non confondono un temporale con un tifone tropicale. Però sono estremamente più spettacolarizzanti di tutti i fenomeni. La decadenza imposta dai MEDIA.