Ormai la quasi totalità degli alberi che ho messo a dimora negli ultimi 9 anni ha ricevuto una innaffiata di emergenza. Diverse piante mostrano segni di sofferenza, ad eccezione delle querce, quelle sembrano indifferenti alla canicola. I pioppi stanno perdendo le foglie, alcune ingialliscono altre seccano. Non è grave, dovrebbero sopravvivere perchè questo è un loro sistema di protezione, l’importante è che non secchino le punte, e fino ad ora ciò non è avvenuto. I carpini iniziano con foglie gialle sparse, anche i tigli. Certi aceri sembrano anch’essi indifferenti al seccume, ma almeno due di essi improvvisamente hanno raggrinzito le foglie e molte sono secche e verdi allo stesso tempo, forse hanno preso una strinata dal caldo, spero sopravvivano anche se l’estate è ancora lunga.

Ah, le vespe; se ne stanno sui muri in ombra immobili, scappano solo se mi avvicino, a quel punto però scappo anch’io. Poi tornano e si rimettono nella posizione di prima.

Non ho idea di che tipo di atteggiamento sia; invento che avendo troppo caldo non vanno in giro a suggere nettare dai fiori ma se ne stanno all’ombra in attesa di temperature più basse.
Nella foto grande invece il prato stabile è diventato secco stabile, due pioppi ingialliscono mentre una acacia ha perso quasi tutte le foglie, sembra morta ma non lo è, probabilmente rigetterà nuovi rami vicino al terreno.
Anche oggi le temperature hanno superato verso le 4 di pomeriggio, i 37°.
E per concludere, prove tecniche di temporale. Bel cumulo castellano con pileus, sono corso in casa a prendere la macchina fotografica, era più bello 1 minuto prima ma meglio di niente.
