Il caldo estivo mi sta sulle palle fin quasi dagli esordi stagionali. Il caldo mi fa sudare, mi rende colloso ed insofferente; aspetto con trepidazione il 21 Giugno, solstizio di estate ed inizio dell’accorciamento delle ore di luce diurna. Ovviamente il 22 Giugno non fa più freddo in virtù della perdita di alcuni secondi di luce, ma psicologicamente aiuta ed il cielo sa quanto mi devo aiutare. Già detto ripetutamente. What the fuck.
E a me piacciono i prati verdi. Non necessariamente curati e pettinati ma verdi, con tante specie diverse di erba, fiori, insetti che ci vivono, il profumo dell’erba ed il luccichio della rugiada alla mattina. Il giallo per contro mi avvicina ai paesi aridi, che visito saltuariamente ed apprezzo ma dove giammai vivrei. Ecco perchè mi piace la pioggia, generalmente rinfresca l’aria e rinverdisce i prati. Il collage sopra mostra la differenza, a distanza di pochi giorni, tra un prato secco e lo stesso dopo la pioggia. E’ stato un lavoro impegnativo – il copia ed incolla non sempre mi riesce bene – ma sono soddisfatto.