La corrente elettrica c’è, il telefono pure.
ATTENZIONE: ho raccontato questa cosa un centinaio di volte.
A meno che il servizio ADSL non sia in panne, probabilmente è il router in blocco, ogni tanto succede per motivi a me ignoti; una oscillazione della tensione, una fluttuazione nel segnale ADSL, un soffio di energia statica che percorre il router che vibra e con esso i circuito e, stracazzo, si blocca. Il router in genere riparte premendo il tasto del reset ma più prosaicamente togliendo la spina dalla presa, contando fino a 10 e ridando la corrente. Ho operato il distacco della corrente da remoto sulla fornitura di energia elettrica al piano terra MA, essendoci il gruppo di continuità, è stata una manovra totalmente inutile. Mi sento particolarmente scemo per aver pensato che questa manovra avrebbe potuto funzionare; avrei dovuto staccare il router a valle del UPS, staccandolo a monte è come se avessi deciso di resettare il router tirando una pietra nella Pfm, o aprendo e richiudendo la porta del frigorifero cantando qualcosa di Al Bano, stessa utilità. Devo cambiare il sistema, o meglio devo studiare un sistema alternativo ed ho già una idea.
In alternativa al blocco del router, il router potrebbe essersi fulminato, un topo potrebbe aver mangiato il gruppo di continuità. Il gruppo di continuità potrebbe aver mangiato un topo. Qualche spina facente parte del groviglio dei cavi di alimentazione di router e webcam si è staccata. Gli Alieni hanno artatamente operato l’oscuramento delle webcam.
Dal sito 187 ho effettuato un reset della linea. In 10 anni di webcam il sistema ha funzionato una volta, forse due. Ci dev’essere anche una funzione che fa resettare il router automaticamente ad un orario prefissato. Devo verificare. La webcam per esempio fa un reset random ogni 24 ore. E’ utile perchè qualsiasi cosa succeda, un reset non fa mai male. Sono affascinato dalla logica tedesca di far fare un reset casuale alla webcam. Non so se numericamente il tempo medio durante il quale una webcam è down scende con il reset casuale o rimane invariato con il reset a tempo determinato.
Sicuramente oggi ho trovato la gomma posteriore del motorino a terra ed ho percorso un paio di km giù dal righi in equilibrio precario. Adesso il motorino è dal gommista e, sticazzi gommosi, alle ore 13 me lo restituiscono.
Mentre scrivo queste inutili note, mi accorgo che incappo in innumerevoli errori di ortografia che devo correggere ad una seconda o terza lettura. La ragione è semplice; avendo raddoppiato la dose giornaliera di fluoxetina, il mio cervello gira più veloce. La cosa non mi rende più intelligente, ma più confuso. Penso a diverse cose contemporaneamente e commetto errori nella attività più manuale, ossia scrivere. Inoltre ho vampate di caldo e di freddo, dormo male, mi sento spesso la febbre ed ho altri disturbi intestinali circa i quali però evito di scendere nei dettagli. Ma pago ossequiosamente il prezzo del ridosaggio, l’alternativa è peggiore.
Lo sforzo del mese. E’ stato non scrivere volgarità nella traduzione di un libretto per bambini dall’italiano all’inglese. Un orsetto che si succhia il pollice si presta a variazioni triviali della peggior specie. E sono certo che i bambini si divertirebbero un mondo, ma l’autrice non sarebbe stata d’accordo.
L’orsetto lo succhia. (questo è il titolo leggermente rimaneggiato)
- Nel bosco è nato un orso.
- Mamma e papà lo hanno chiamato Baby.
- Pesava dieci chili alla nascita ed il travaglio è stato eterno.
- A tre mesi sniffa cocaina, bestemmia e si succhia il pollice.
- Poichè non arriva a succhiarsi il cazzo, il pollice è un ripiego.
- Mamma e papà sono preoccupati per la cocaina.
- E perchè ruba le autoradio.
- Baby continua a succhiarsi il pollice.
- Mamma e papà gli hanno fatto rimuovere chirurgicamente il pollice.
- Piccolo bastardo che piange tutta la notte.
- Così impari a disubbidire.
- Adesso lo hanno mandato in un collegio religioso.
- Dunque bambini fate silenzio, non succhiate, non rompete i coglioni ai genitori.
- Altrimenti sapete che fine fate.
A proposito di farmaci, conoscevo un tizio che ad un certo punto ha cominciato ad avere attacchi di ansia, allora assumeva farmaci ansiolitici, però questi farmaci gli causavano reazioni allergiche con fastidiosi pruriti in varie parti del corpo, allora assumeva anche farmaci antistaminici, che però gli causavano torpore, cosa che comprometteva la sua attività lavorativa, allora assumeva anche farmaci eccitanti, che però gli causavano stati d’ansia, ed allora assumeva ansiolitici…..loop….loop….loop…..
Certo, una volta era così. C’è stata una fase della mia “guerra chimica” risalente a circa 20 anni fa in cui prendevo 4-5 medicine diverse, sicuramente NON farmaci eccitanti e non antisaminici, però erano complementari per suplire uno agli effetti dell’altro. Un inferno. Oggi però credo non si faccia più. Ti becchi gli effetti collaterali di un farmaco ed aspetti che passino, se non passano dopo una decina di giorni, si cambia farmaco.