Circa 900 a detta del pastore che ho visto nei prati vicino al Lemme, sono andato ad incontrare e gli ho detto che se gli interessava, poteva portare il gregge a pascolare nel prato intorno a casa. Ha suonato al cancello dicendo “siamo le pecore”. Mi suona strano, abituati a pensare ai mega allevamenti industriali dove gli animali sono tenuti in gabbie grandi poco più dei loro corpi, che ci siano ancora pastori che girano per la campagna in cerca di prati dove far nutrire e dormire un gregge di pecore. Conoscevo il pastore; era già arrivato qualche anno fa ma allora il campo era coltivato e dunque le pecore possono entrare solo dopo il raccolto.
Lui con il cavallo, un assistente, due cani e diverse capre. Sono entrati nel bosco risalendolo. hanno mangiato qualsiasi cosa verde, incluse le foglie degli alberi alla loro portata. hanno dato una discreta potata al piccolo cedro che ho messo a dimora sul ciglio della strada due anni fa, non che ne avesse bisogno, ma sopravviverà con qualche rametto un po’ più corto.

E sono sbucati dalla Pfm. I cani da pastore sono incredibili. Il pastore impartisce degli ordini. O meglio grida come un ossesso comandi che forse, per far loro assumere più autorità, sono anche infarciti con riferimenti sacri e divini che non vorrei citare testualmente. I cani obbediscono senza bisogno di ulteriori spiegazioni; ricompattano il gregge e lo tengono lontano da aree dove non devono andare. Le pecore sono pecore ma per nulla sceme; sanno dove cercare l’erba migliore, sanno dove c’è acqua e ombra. Si muovono secondo un modello di comportamento che non conosco, a volte tendono a disperdersi a volte invece tendono a ricompattarsi spontaneamente. Ho socializzato con uno dei cani, ma prima il pastore gli ha detto qualcosa, altrimenti forse il cane mi avrebbe sbranato.

Infine le pecore si sono sparse nel prato trovando anche il modo di dissetarsi.

Non c’era la pecora nera, ma alcune capre grigie e marroni più o meno scure. Le capre, a differenza delle pecore, tendono a salire sugli alberi per mangiarne foglie e rametti. C’è un dottore del centro analisi dove ogni tanto vado a fare qualche esame che ha i capelli dello stesso colore e pettinati esattamente come la capra nella foto qui sotto.

Il prato è stato tagliato e smosso per benino grazie agli zoccoli sottili che zappano il terreno, lo hanno anche concimato. ll vicino di casa mi ha detto che in Romania, quando il grano è alto poche dita, fanno passare le pecore perchè zappano il terreno rendendolo più areato ed allo stesso tempo concimano e mangiano le punte delle piantine stimolandone la crescita. Questo metodo di gestire il prato mi piace, non costa e fai un favore ad un pastore, per qualche tempo bisogna stare attenti a pulci e zecche che saranno rimaste sul campo. Anche al concime, ehm…