Bollettino del prurito n° 3

Sono tornato da poco da una serata “formale” alla quale per fortuna erano presenti anche degli amici e dunque non è stato troppo male. Anche gli ospiti erano davvero personaggi suggestivi.

Ma durante l’apertivo mi sono beccato due pompini reali da altrettanti individui i cui nomi mi sono svaniti dopo pochi secondi che me li avevano detti. Nel primo caso eravamo in tre ossia il somministratore di pistolotti, il sottoscritto ed una signora, avvocatessa,  che ai prodromi di quello che sarebbe stato un monologo autocelebrativo si è scusata dicendo “devo andare a risolvere una equazione di quinto grado” e si è dileguata. Frase geniale. E come conseguenza il monologo si è scatenato contro di me. Secondo le intenzioni avrei dovuto rimanere impressionato dall’occupazione prestigiosa, dal luogo di residenza prestigioso, e dall’abilità di guida (Montecarlo – Rapallo in un’ ora e venti minuti).

Il secondo invece era un tizio unto in volto e con un riporto clamoroso ed ancora più unto della faccia. Mi hanno detto che è una persona molto nota  nel suo condominio. Si è messo a parlare di Storia dal 1930 ad oggi. E va bene, mi hai mostrato quanto sei sapiente, quanto hai studiato, ora però ti vorrei dire che non me ne fraga un cazzo di quello che mi dici, invece mi fai una pompa che sarebbe durata fino al giorno successivo se non fosse iniziata la cena. Avrei voluto commentare con un bello “sticazzi” o “mecojoni” ma mi manca ancora il coraggio.

Stasera mi gratto come se non avessi preso l’antistaminchia. Ovviamente non riesco a dormire. Non posso prendere due pastiglie di antistaminchia ed allora per combattere il prurito al braccio mi sono spalmato la prima cosa che mi è capitata sotto mano. Domani guarderò che cazzo era, adesso sono le 1:03 del mattino e mi caccio a letto, prurito permettendo.

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