Pensiero della sera.

Titolo banale, direi patetico e neppure corretto; ma cazzo, sono le ore 1:20, altro che sera, tra un po’ albeggia. Vabbè, aspetto che il Glicosaminoglicanopolisolfato in gel si asciughi sulla neo flebite altrimenti mi appiccico alle lenzuola.

Sono giunto alla conclusione che Renzi farà ben poco. Se è uno di loro ce lo piazzerà nel culo ma solo dopo aver sfilato quello di Letta, che a sua volta aveva preso il posto di Monti, che aveva messo il suo prima di quello di Silvio e così indietro per altri decenni. Godiamoci la effimera impressione di sollievo e speranza. Se invece non è uno di loro, ci penseranno loro a farlo fuori. Questa è una repubblica fondata oggi sul sopruso istituzionale e l’unica strategia per il popolo italiano sarebbe la violenza fisica. Se ne prende qualche decina di migliaia pescandoli dalle più alte cariche dello stato fino al geometra del comune che non fa passare la pratica edilizia perchè non gli hai dato la stecca. E si mandano in Africa a zappare la terra e scavare pozzi per l’acqua. Diciamo pure che questo sistema sia poco civile, ma direi che soprattutto è inutile perchè la mamma del furbastro italiota è sempre straincinta. Dunque teniamoci la tenue speranza che il prossimo premier riesca a fare qualcosa di buono per questo paese. Specificatamente per chi, non si sa.

This entry was posted in All possible crap. Bookmark the permalink.

10 Responses to Pensiero della sera.

  1. Roberto says:

    E’ molto triste pensare che tu abbia tragicamente ragione.

  2. Retarded says:

    Ma sai, per quanto non nutri nessuna aspettativa per Renzi, ma anzi un crescente fastidio per quello che dice e fa, penso che in buona parte siano gli italiani stessi a metterselo nel culo da soli: quando la gente acclama qualcuno come il messia, il salvatore della patria, l’ultima incredibile e imperdibile speranza, come quello che o lui o domani saremo tutti stecchiti, anche dovesse far cagare meno degli altri, sarebbe una tragedia. Insomma, se gli italiani iniziassero a promuovere i professionisti invece che i santoni, a valutare dei risultati e non delle promesse, forse, oltre a darsi qualche chance in più si farebbero meno male in caso di errore.
    Detto questo, sono contrario ad una protesta violenta, e non perché io sia contrario alla violenza, che per altro ognuno di noi subisce costantemente in varie forme (tranne quella fisica, ma solo perché troppo sfacciata e socialmente inaccettabile). Semplicemente: è inefficace. L’unica cosa che si può fare è affamare la bestia, sia essa una azienda, uno stato o altro. Basterebbe un po’ di disobbedienza fiscale. Quella sì che fa male, più di tante botte.

    • Roberto says:

      Il nostro sistema di governo è blindato: tu non puoi scegliere chi votare, lo scelgono i partiti per te, non puoi fare disobbedienza fiscale perchè ti tolgono anche le mutande tue e dei tuoi parenti prossimi, non puoi manifestare civilmente perchè non serve a niente, non puoi manifestare in maniera veemente perchè ti manganellano, non puoi cambiare il governo in carica anche se fa porcate perchè fra loro non si sfiduciano neppure se condannati in via definitiva; forse questa non sembra essere una tirannide ma di fatto lo è, mascherata da democrazia. Ma tanto c’è la TV a tenerci le menti impegnate con i talents, le isole dei famosi (!), i grandi fratelli, le prove dei cuochi, i tali e quali, i grandi balli di personaggi altamente rappresentativi della nostra società, il festival di sanremo (il più grande spettacolo del mondo, ce lo invidiano pure nello Zaire)….eccetera eccetera….e ci obbligano pure a pagare una tassa (pardon, pizzo) annuale per queste porcherie. Non lamentiamoci: siamo sempre stati sudditi, tuttora lo siamo, ed ancora lo saremo (anzi…sanremo…ho fatto la battuta!)

    • admin says:

      Analisi lucida e nichilista, che condivido. Siamo decaduti come popolo e come nazione, un vero peccato.

  3. Retarded says:

    Perdonami, ma se anche tu potessi scegliere di votare, chi voteresti? No perchè io non vedo persone di qualità da nessuna parte, né vicino né lontano, né in cima alla piramide né alla base. Ed è quello che cercavo di dire precedentemente.
    La disobbedienza è una provocazione, ma intanto è più probabile che, oltre a non ottenere nulla, tu ci rimetta di più con la violenza di piazza (magari anche la vita) che non in altro modo. L’italia è piena di evasori che se la passano piuttosto bene. Sarebbe invece il caso di portare via i coglioni da questo paese, cosa che io vorrei fare. Ripeto, non importa che sia un programma TV, il tuo lavoro, il tuo stato, se non condividi cerca di “affamare”, cambiando canale, lavoro, paese. Per quanto possibile, ovviamente.
    Comunque il problema non è essere sudditi o meno, che conta fino ad un certo punto, piuttosto è l’essere un popolo insignificante e icapace di esprimere qualcosa.

  4. Roberto says:

    Vorrei tornare un pochino sul tema della disobbedienza fiscale: sarebbe bello se potessero farlo (e lo farebbero volentieri) milioni di lavoratori dipendenti e pensionati. Non lo possono fare, sono gabellati alla fonte. Autonomi, artigiani e liberi professionisti non lo possono fare due volte, lo fanno già alla fonte.Quindi la disobbedienza fiscale in Italia non può esistere.

    • admin says:

      In ogni caso io non credo che noi cittadini si debba fare i conti con le pubbliche amministrazioni. Se ci deve essere un regolamento di conti, forse dovrebbe avvenire tra noi cittadini. Chi non delinque contro chi delinque, chi paga le tasse contro chi non le paga, chi si ferma al semaforo rosso contro chi invece tira dritto. Ovviamente anche questa ultima soluzione è utopia più pura della più nera delle liquerizie. Io credo davvero che noi ci si possa estinguere serenamente come popolo e concedere ai reietti del mondo di prendere il nostro posto, magari tra di loro c’è gente sana così tra qualche decennio diventeranno i nuovi italiani, rifonderanno questo paese apprezzando la sua bellezza.

    • Retarded says:

      Allora, che io sappia il datore di lavoro non è obbligato a fare da sostituto d’imposta, puoi tranquillamente dirgli di non occuparsi delle tue tasse. Ovviamente poi sono tutti problemi tuoi, se non volessi evadere dovresti rivolgerti ad un commercialista, pagandolo (ah ah ah). Per i pensionati effettivamente non so.
      In ogni caso io da tempo penso “Stefano Menada for president”! …ma solo perché non conosco nessun’altro di meglio 😛
      In realtà è proprio quello che dovrebbero fare i partiti, selezionare le persone migliori per quel ruolo (sempre che si sia favorevoli alla professione di politico), così come nelle università dei laureati dovrebbero selezionare i futuri nuovi laureati nelle università, e così via. Il problema è che nulla di tutto ciò avviene, manca la qualità, la democrazia diretta di per se non è né bene né male, l’importante è che ci siano le persone giuste al posto giusto.
      Poi un paese fatto di persone che fanno cagare non può che fare cagare, ormai mi rendo conto il mio vero “nemico” non è tanto il politico, quanto il mio concittadino, che cerca di mettermelo nel culo in mille modi. I politici volendo si cambiano, la testa della gente no, se non in decenni o secoli. E qui purtroppo nasce uno dei cortocircuiti della democrazia. Per questo io sono favorevole ad una dittatura di Stefano Menada!

    • admin says:

      Il lavoratore che riceve il cedolino paga mensile, vede una cifra in alto a destra. Poi questa viene seguita da varie voci con il segno “MENO” ed alla fine trova che la stessa cifra è del 30% in meno. Il datore di lavoro a propria volta ha delle altre voci di cui tenere conto che non so se sono evidenziate in busta paga, ma comunque se il dipendente ha in busta 100, allo stato ed ai suoi ammenniccoli ne vanno altri 100, grosso modo. Anche Renzi ha detto che vuole alleggerire il costo del lavoro, ma i milioni di lavoratori pubblici che vivono sul costo del lavoro (altrui) come fanno a ricevere lo stipendio ? Mistero dell’algebra.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *