Prima o poi.

Mio padre; la sua vita per come me la ricordo è sempre stata incentrata su un rigore ed una serietà formalmente e sostanzialmente ineccepibile.  Mio padre aveva impostato la propria esistenza sul dovere assoluto di aver cura di sua moglie e dei suoi figli. Lavoro e famiglia.

Da giovane aveva vissuto il bipolarismo tra l’estro, la generosità e la follia della madre con la cupa sottomissione al dovere di capofamiglia del padre (rispettivamente mia nonna e mio nonno paterno).

Io di mio padre però conoscevo solamente quanto aveva assorbito e metteva in pratica del rigoroso, intransigente, granitico ed impenetrabile nonno Benvenuto. E’ ovvio che nel sangue avesse, ben nascosto, anche un contributo della nonna Cesarina. Io, da buon adolescente, mi accorgevo solo della parte più draconiana di mio padre e per tanti anni mi ero convinto che “ridere” fosse una anomalia del comportamento umano. Figuriamoci fare i cazzari.

Forse non c'era bisogno della buccia di arancio in bocca per sembrare un idiota.

Forse non c’era bisogno della buccia di arancio in bocca per sembrare un idiota.

Se mio padre ha vissuto in una famiglia bipolare con accenni di disfunzionalità, io non sono da meno, avendo il destino replicato in qualche modo per la seconda generazione consecutiva l’esistenza di due figure di genitori di segno opposto. Mia madre, nonostanti le tragedie che aveva vissuto, era esuberante e felice di vivere, mio padre era come mio nonno, silenzioso, riservato, un grand’uomo.

Sto invecchiando e questo di per se comporta un diverso approccio alla vita. Nel mio caso specifico, più invecchio e più sembra che nelle mie vene prevalga il sangue di mia nonna paterna e di mio nonno materno, anche quest’ultimo varrebbe da solo un libro di memorie.

Ieri era una serata formale, nella quale diversi personaggi hanno parlato mettendo in mostra la propria serietà, professionalità, impegno. Il mio rispetto verso queste persone è incondizionato, altrimenti non avrei partecipato alla serata. Non solo, ma condivido l’impegno a compiere azioni positive verso la comunità e verso i più deboli, come nello statuto di questa associazione cui mi onoro di far parte.

Tuttavia dopo pochi minuti di pace, mi scatta la sinapsi cazzara e devo mettermi a fare cose cretine. Come ad esempio tagliare la solita fetta di arancio e mostrare il peggiore dei sorrisi da imbecille. Che, devo dire, si inserisce perfettamente nella mia faccia portandomi a conclusioni che non dovrebbero giovare alla mia autostima.

Ho il senso della censura.

Ho il senso della censura.

Per fortuna al mondo non sono l’unico a voler mostrare questo aspetto scanzonato,  talvolta coinvolgo altri amici nonchè rispettabili membri di questa comunità, affermati professionisti che poi si fanno fotografare con me ed ignare altre persone che non sanno che verranno ritratte con due o più imbecilli che con malcelato orgoglio mostrano lo stesso sorriso beota che conferisce fatalmente la buccia di arancio.

Nella foto a fianco ho tagliato le persone che mi circondavano. Una aveva la buccia di arancio, una era inconsapevole ed è meglio che non veda mai la foto che lo ritrae con me e l’altro asino dentato. Mentre eravamo impegnati in questa cosa, sono passati non uno, bensì due personaggi di rilievo di gruppi esterni al nostro che ci hanno stretto le mani; al primo ho nascosto la fenomenale dentatura, ma al secondo non ci sono riuscito e dalla sua espressione ho ricavato una serie di impressioni tutt’altro che positive. Peggio per lui. Comunque prima o poi verrò cacciato e bandito dalla organizzazione con divulgazione di una mia foto segnaletica, magari proprio quella con i dentoni.

Altro argomento. No, meglio di no, semmai un’altra volta.

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3 Responses to Prima o poi.

  1. Mitì says:

    Chissà se riesci a leggerlo o ti caccia fuori (se accadesse, dammi IP via mail che ti faccio togliere dalla lista nera) http://www.placidasignora.com/2010/02/16/sul-ridere/

    • admin says:

      Funziona ! Ho accesso ad una enorme biblioteca di cose da leggere. Da domani comincio a sfogliarlo, grazie !

  2. Mitì says:

    Bene! Spero vi sia qualcosa che ti interessa 🙂

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