Quello su Genova si sposta di nulla; tuona dalle 4 di questa notte quasi ininterrottamente.

Ovviamente si segnalano danni e disagi, torrenti in piena, solite cose.
Mi rilasso quardando questa foto di Grange Sises. Uno spettacolo. E poi il solito busillis; il colore delle querce.
A sinistra nella foto tre querce. Apparentemente sono della stessa famiglia, genere, tipo, modello, anno di nascita. Ma diversissimo lo stato di ingiallimento delle foglie. Ho appena finito un bel libro sugli alberi, The genius of trees, scritto da una ricercatrice inglese di cui invidio il lavoro che fa. Per fortuna non vaneggia di come si parla agli alberi, come si devono accarezzare, che non sono intelligenti come noi, quasi.
In realtà però sono su questo pianeta da 390 milioni di anni, non sono così casuali ed inermi, hanno un funzionamento estremamente sofisticato, non saranno intelligenti ma sanno, e meglio di noi, come si sopravvive, come si cresce e come ci si riproduce al mondo.
Però non ho trovato qualcosa che spiega perchè gli alberi – specialmente quelli della Pozzanghera Fangosa – non ingialliscono a tempo. O magari lo sottende, perchè questi alberi sono figli di altri alberi e gli alberi si sviluppano e crescono a seconda di dove si trovano e la terra e le luce e l’acqua e trasmettono… non lo so, sto inventando.


Svegliata alle 6 perché qualcuno stava scaricando una decina di tonnellate di ghiaia sul tetto. Poi ho scoperto che era pioggia. Un muro d’acqua, non vedevo nemmeno la casa di fronte. Ora ha rallentato un poco, ma continua a diluviare. Ogni volta temo molto per la tenuta dei muraglioni della (tua ex) zona. Non vorrei trovarmi dal Righi direttamente in piazza a San Nicola.