

Evito accuratamente di parlare di politica italiana ed anche di quella americana. Tuttavia nella attuale situazione contraddittoria e confusa, direi, della politica USA, tra una settimana ci sono le elezioni del prossimo sindaco di New York. Tra jet lag e stanchezze varie mi sono dilettato nel guardare un po’ di campagna elettorale in televisione. Se a Washington ci sono personaggi che sembrano caricature, a New York non sembra molto diverso. Cambia il colore, ma la musica mi sembra la stessa; populisti da operetta che offrono al popolo bove una favoletta pronta a trasformarsi in trappola per polli. Sono leggermente avvilito.

Un trend che mi pare si stia affermando da queste parti è la nascita di musei basati quasi esclusivamente su l’intelligenza artificiale e sofisticati sistemi di realtà virtuale. Oggi ne abbiamo fatto una scorpacciata.
Nel breve video si sente qualcuno che urla perchè questo tipo di immagine compare spesso nei suoi peggiori incubi notturni. Oggi tra l’altro è stata la prima giornata fredda di questo autunno. Qualcuno, lo stesso qualcuno che urla per un’onda virtuale, ha espresso fastidio per le temperature che ha giudicato polari, circa 15° centigradi.

Io sono la figura nella foto. C’erano anche una spiaggia con le onde che si infrangevano sul pavimento, un bosco dove camminando si spostavano le foglie gialle per terra, una visita nel museo d’Orsay (Parigi) ed altre cose da Fantasy al quadrato che mi sognerò per diversi giorni.